Zucco dell'Angelone - Valsassina (LC) - Via del Verme

Finalmente riesco ad arrampicare il primo di gennaio...
Arrampico con gioia ma non ho dimenticato il dispiacere di qualche anno fa, quando per motivi molto, troppo seri non potemmo andarci...
Mi dispiace ancora sinceramente dei motivi per cui non son mai riuscito a scalare il primo gennaio...
Nulla che riguardi voi, cari lettori e lettrici, ma ci furono pessime sorprese per la mia socia e non collegavo più le probabili scalate del primo di gennaio a ricordi piacevoli.


Nel pandino con una buona parte degli INV!

Un filo di voglia però restava e, con la bella e irrinunciabile compagnia degli INV, abbreviazione di Invasati, eccomi sul primo sperone dell'Angelone a scalare la Via del Verme...
E' uno dei tanti conti in sospeso dei miei tempi addietro, passati a combattere con la paura dell'altezza, la distanza dai chiodi e fu anche la mia dipartita, anni fa quando, a metà strada tra il secondo e il terzo resinato del primo tiro, abbandonai quasi ogni speranza di poter scalare da primo di cordata...
Mi soccorse la cordata a fianco composta dal Toso e dal Fibra che mise a mia disposizione la corda dall'alto per poter uscire dai guai.
E' con questi pensieri che attacco la via del Verme con Silvie e Fede come seconde e Simo e Moni come altra cordata a sè. Saliamo insieme aspettandoci ad ogni sosta in pieno stile festoso a proseguire i tranquilli festeggiamenti della sera prima!


L1

La prima lunghezza in effetti la ricordavo bene! E' una bella placca molto appoggiata e a metà è anche molto liscia, con qualche conchetta dove appoggiar bene i piedi...

La chiodatura è da Angelone, ovvero mediamente sicura ma non propriamente corta!!! Resta sempre una componente psicologica da superare che 'stavolta però va via liscia. Lo stile di scalata richiesto mi piace molto quando riesco ad essere rilassato.
Su varie guide si trova gradata dal 4b al 5a ...io starei nel mezzo! Non è mai difficile. Bisogna mettere i piedi bene e su! ...come si diceva quegli anni!!! La roccia pare leggermente scivolosa...

L2

Lo concateno al primo rinviando in sosta, poi superando un bel risalto facile (III) e divertente proteggibile con un cordino in clessidra. Dopo di questo, verso destra in diagonale, parte una facilissima rampa a gradoni protetta da due resinati lontani che bado bene ad allungare per evitare inutili attriti. Un ultimo risalto facile proteggibile eventualmente con un friend medio-piccolo e si è in sosta.


Simo esce in esposizione sull'ultima placca prima del traverso dell'ultimo tiro

L3

Da qui in poi la roccia è magnifica. Forse è bellissimo da concatenare con L4.
Sulla sinistra si nota una grossa lama staccata, affrontabile direttamente o traversando prima un paio di metri a sinistra su facile cengia un po' esposta ma molto bella (io ho fatto così premiando l'estetica). Il tiro prosegue prima in leggera diagonale a sinistra poi dritto per dritto per una lama evidente in cui si può integrare la chiodatura a proprio piacimento con dadi e friends medio-piccoli.
Si esce in sosta su un terrazzino molto estetico e comodo.
Il grado non arriva mai al 5a credo....4b-4c


Silvie e uno sguardo verso le Grigne

L4

Sulla sinistra del terrazzino è evidente l'inizio del tiro in lieve traverso in diagonale a sinistra per un paio di metri e poi il piccolo strapiombo da superare molto bello e ben protetto da un resinato e, se necessario, di facile integrazione. L'uscita, verso destra, in verticale sopra la sosta è un po' esposta ma molto bella e non mancano mai maniglie per le mani, appoggi per i piedi ed, eventualmente, fessure per integrare con protezioni veloci.
Da qui sono salito in verticale verso una pianta per placca appoggiata con belle lame e poi ho traversato a destra fino in sosta su ottima roccia ruvida con concrezioni e rughette...


Gli inv in sosta prima dell'ultima doppia di discesa

Le soste sono da attrezzare ed è stata l'occasione per provare le mie nuove soste semimobili preparate con spezzoni di corda dinamica. Collaudo perfettamente riuscito...

Per la discesa si può ripercorrere la via a ritroso in corda doppia oppure sparar giù dritto per dritto con due mezze fino alle soste della prima placconata di cui c'è l'imbarazzo della scelta e con la seconda doppia si arriva a terra.



Un brindisi alla prima via tutta da primo di Simo!

Che bella vietta. E' corta ma vale di sicuro la pena percorrerla, magari unendola ad altre dello stesso settore come "Sole Fiabe e Freud" che però andrò a fare un altra volta!
Spero solo che stiano su ancora un po'!!!

La compagnia poi? Speciale! Aggiungo solo che un friend in più ce lo metto volentieri ...e che tra poco saran tutte e tutti più forti di me!!!
Grazie a tutte e a tutti e buon anno!!!


Salute!!! Buon anno!

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