La Bicicletta
Corso Maestri di Mountain Bike di AmiBike

PRIMA FASE

15 maggio 2014 - Pralongo (Forno di Zoldo)
Sono arrivato ieri sera in campeggio a Forno di Zoldo. La perdita del lavoro estivo e la mia pigrizia nel cercarne subito un altro mi impone una condotta in economia... Niente albergo e un poco di mal di schiena!
Lato positivo della mancanza del lavoro: un po' di tempo per far le cose come si deve che però viene assorbito da un altro milione di cose ancora.

in campeggio a Forno di Zoldo

Eccomi con la mia Giant Anthem X3 nuovamente di fronte agli istruttori nazionali di Amibike coaudiuvati da Giancarlo M., conoscitore della zona!
Il corso accompagnatori di più di un anno fa mi aveva motivato a far pratica e a cercare di risolvere qualche problemino alla guida del mezzo e a migliorare in salita, in discesa, sugli ostacoli e in curva...
Piccole cose riguardanti soprattutto lo sguardo, la pedalata, a volte la posizione del corpo.
Piccole cose che però fanno la differenza sulle salite e discese davvero ripide e/o sconnesse.

davanti agli istruttori

L'entusiasmo per la ripresa dell'attività ciclistica in fuoristrada mi ha fatto allenare quasi tutti i giorni durante l'anno passato tra il corso "Accompagnatori" e l'inizio di quello "Maestri".
Sono deciso a dare il massimo sulla bici e ad assorbire il massimo da questa esperienza.
Proprio quest'anno purtroppo non lavorerò alla "mia" Grotta e mi mancheranno soldi nel portafogli e soprattutto montagne sotto le ruote ma mi allenerò al massimo, sfruttando soprattutto la montagnetta di terra abbandonata dietro la stazione del piatto paese di pianura in cui abito ancora...
Due piccoli sogni che mi piacerebbe realizzare sarebbero aprire una scuola di MTB di pianura magari nel mio paesello e una fuga estiva di 4 o 5 mesi (ma bene che vada anche 12. Via! In montagna!!!) in una scuola alpina...

Pronti via ecco una bella prova scritta di verifica di fisiologia, cartografia (unico argomento di cui ero un po' preparato) per vedere a che punto siamo...che mazzata!
Era un mese che avevo gli appunti del corso accomp. da ripassare lì sotto gli occhi ma, per essere presente a Pralongo, non ho avuto nemmeno il tempo per respirare tra tutte le mie attività lavorative e non che si concentrano in primavera.

Beh, si comincia con un insufficiente, o forse appena sufficiente, non so. Non ho voluto sapere. So solo che la verifica non è andata bene come avrebbe potuto.
Poi, pronti via un bel percorsino tecnico da pennellare in bici...

il primo percorso di verifica

Nulla di così difficile in realtà, ma l'emozione e soprattutto la mancanza di attività recente in montagna mi han fregato.
L'emozione ci ha fregati tutti. Sia io che quasi la totalità dei miei colleghi aspiranti maestri abbiamo cominciato quindi con pessimi risultati!!!
L'atmosfera però aiuta. Ci diamo manforte l'un l'altro (niente donne purtroppo ad aumentare l'ispirazione, quindi scriverò quasi solo al maschile!!!) e i maestri ci rassicurano sulle finalità provocatorie delle verifiche iniziali.
Ma ci sarà da lavorare!
Di positivo noto che nel giro di un paio d'ore però riprendo un po' più confidenza con l'ambiente inclinato, ricomincio a capire quel che possono fare le mie gomme e rifaccio un po' l'occhio sui sentieri...

ripido? No. Non ancora!

"In questi giorni cercheremo l'impossibile" ci dice Michele...
Conosco anche Andrea, il direttore tecnico della scuola che riesce a pedalare un po' con noi solo per un pomeriggio perchè è impegnato nel corso "Accompagnatori" parallelo al nostro, così come il giovanissimo Istruttore Luca.
Saranno 4 giorni di tecnica di guida. Saremo sempre fuori in bici a sfidare curve strette e pendii ripidi nonché scivolosi per l'umidità mattutina e la neve che da poco ha abbandonato i meravigliosi boschi sopra a Pralongo (Forno di Zoldo).
Ogni giorno verifiche, fuori le cartelle rosse e quando Gianni pronuncia la fatidica frase:"Andiamo in Valutazione" cala il gelo e il timore blocca il cervello, il collo, le spalle, il bacino e sembra di guidare una bicicletta di marmo!
La situazione però migliora davvero e mi trovo sempre meglio nell'affrontare ostacoli, curve, pendii, ecc.
Bene, ecco qui che alla tenera età di 40anni, pochi secondi prima di partire per la seconda prova di valutazione tecnica, complice una bella chiacchierata di incoraggiamento reciproco coi miei ottimi compagni e colleghi di corso, dico tra me e me:

Ste, è una delle cose che ti piace di più di tutte, la sai fare. Certo, magari non più come una volta, ma adesso pensa a guidare, al percorso e, soprattutto dai il massimo e, ancor di più, divertiti mentre lo fai.

E' così che mi salta fuori una prova di valutazione quasi da manuale della Mountain Bike.

Cavolo!!! Finalmente. Ci son voluti 40 anni!!!!!!
Michele dirà:"Stefano ha fatto una prova di quelle che sarebbe da uccidere!!!"

Ho avuto in corpo una soddisfazione...
Finalmente riesco a dare il massimo in una cosa a cui tengo davvero...e c'entra la bici di sicuro ma questo è un discorso personale e parallelo a quello del corso "Maestri di Mountain Bike" e a cui ho cercato di lavorare spesso con magri risultati.
E' successo solo sul palco con la band e la mia chitarra , ma dopo moltissimi anni di chiappe strette e prestazioni musicali discutibili!!!
Anche il giorno successivo le varie prove saranno solo un grandissimo divertimento e andranno sempre bene. Provo anche una sella della Fizik con la scanalatura centrale che mi piace davvero tanto e scivola molto, il che a qualcuno non piace ma a me facilita i movimenti sulla bici...

Fizik Arione

Della Anthem non posso dire nulla di negativo, a parte che tende tanto ad impuntarsi in discesa sulle curve strette e ripide al limite. Forse la cosa migliorerebbe con una pipa più corta allo sterzo e manubrio più largo, o portando a 120mm l'escursione della forcella ma, no money, no pipa, no manubrio, no ecc, ecc!!! Prenderò due gomme nuove per l'ultima fase di ottobre che queste ormai le sto demolendo...e imparerò meglio a fare le curve ripide!!!
Di positivo? E' maneggevolissima, non mi sembra di cavalcare un bestione e continua a divertirmi...

Durante la presentazione del corso apprendo anche che si farà free-ride al Monte Cimone e questo mi dà una gran gioia.
Adoro andar forte in discesa, non così tanto farmi portare in salita da un impianto ma me ne farò una ragione.
Coglierò l'occasione per prendere più consigli possibile dallo specialista di downhill Emanuele Vincenzi che è stato anche campione italiano...e chissà mai, potendo dedicarmici, approfondire con i moduli avanzati... Tornando alla bici, quella ho e quella userò...anche se non è certo da free-ride ma le toccherà sopportarmi anche questa volta.
Il modulo di free ride sarà tra un paio di settimane.
ma torniamo all'ultima giornata di tecnica a Pralongo...
Le sere passano in buona compagnia degli indigeni di Forno di Zoldo e dintorni all'Insonnia, bar-ristorante del campeggio, un luogo rinomato tra i bikers a motore...si va a birra e grappa al corniolo, accompagnate da fiori di zucca e salvia fritti in pastella (la dieta del campione!)
Di notte un vento folle cerca di portarmi via la tenda e allora parcheggio la Panda sui picchetti!

la tenda non scappa con la macchina parcheggiata sopra

Al mattino poi, perfezionista e pignolo come sono, regolo la pressione degli ammortizzatori e, per un piccolo disguido, proprio l'ultimo giorno spacco la valvola di carico della forcella.
Dopo vari inutili tentativi per sistemarla, mi trovo nelle condizioni di affrontare l'intera giornata con la forcella in panne.
Non ha un vero blocco ma solo un freno in compressione abbastanza efficace. Lo utilizzo ma anche con quello, la forcella va a fine corsa nel giro di due gobbe o di un piccolo ostacolo.
Mi trovo quindi a dover guidare pensando a non spaccare del tutto la forcella piuttosto che guidar bene.

valvola di carico forcella rotta

Questo non mi impedisce di pedalare benino in salita ripida passando abbastanza bene le valutazioni, ma un po' meno in discesa o negli avvallamenti, dove avrei preferito la mia vecchia Stumpjumper rigida rispetto a una nuova con la forcella che affonda in modo incontrollato senza tornare.
Comunque sia, la giornata va benino anche se me la godo poco.

In contemporanea col corso maestri, si svolge anche quello "Accompagnatori" e a volte ci troviamo a pedalare insieme e a scoprire di non esser capaci di esasperare un movimento per evidenziarlo e farlo capire agli altri allievi!!!
Anche questo però migliorerà e ci troveremo a dar consigli durante l'ultimo giorno della loro valutazione tecnica...

Andrea Trivellato prova il percorso di verifica degli accompagnatori

Una volta a casa ho anche cercato di insegnare un po' ad affrontare curve e discese ripide a qualche amica e amico per fare esperienza visto che i nostri istruttori puntano parecchio sul modo di spiegare e su una certa uniformità didattica e la cosa pare funzionare sempre meglio
Trattiamo anche di fisica della bicicletta con Mario Fabretto.
Conclude il primo modulo la lezione di pronto soccorso di Paolo, in cui si parla anche di assicurazioni, defibrillatori, BLS e in cui come l'ultima volta, vista la marea di beghe soprattutto burocratiche, mi scappa la voglia di far sto mestiere...

Seconda fase - Panchià (Val di Fiemme)

Arrivo il giorno prima, sempre da campeggiatore a Predazzo.
Ho idea di fare un giro in bici, rientrare presto e poi sistemarmi per arrivare l'indomani piuttosto fresco per le giornate in aula.
Subirò la tentazione del Passo Rolle e di andare a guardare da sotto il Cimon della Pala.

verso il Passo Rolle

Salita in asfalto, poi giù per sterrati e sentieri molto belli e ben indicati. E' qui che il mio collega aspirante Maestro Marco. vive e accompagna in estate tour ciclistici. Accompagnerà anche me il lunedì e andremo a pedalar sulla neve!
Il passo Rolle passa stupendamente anche se mi procuro la prima ustione solare alle gambe dopo molti anni...ma devo reimparare tutto!!!
Nei boschi sopra i 1600m c'è ancora molta neve e i sentieri ripidi che avevo previsto di fare li devo lasciare allora opto per alcune varianti comunque spettacolari.

Ancora molta neve a bassa quota

L'indomani raggiungerò Panchià dalla Ciclabile delle Dolomiti. Poco meno di mezz'ora ad andatura rilassata sia per l'andata che per il ritorno...

La ciclabile delle Dolomiti

Seconda fase, ovvero altra gatta da pelare!!
Il GPS.
Non tanto come usarlo o come interpretare i suoi dati e la cartografia topografica (questo mi è sempre venuto bene e facilmente!). Lo so anche spiegare se serve, ma più che altro gestire i suoi dati con i software, cosa che non ho quasi mai fatto...e allora la fase più difficile del corso per ora è stata la seconda, in cui Giancarlo ci ha aperto un mondo davanti, ovvero quello della gestione e presentazione delle tracce gps.
Dovremo presentare un tour, un lavoro completo chiavi in mano, completo di materiale video, foto, relazioni, prezzi (Dio mi aiuti quando ci son di mezzo i soldi...) cartografia digitale e custom map per cui è successo l'irreparabile al mio computer, ovvero ho dovuto reistallare winzoz dopo 7 anni di assenza in modo da far girare alcuni software proprietari. Formattazione del computer dopo due giorni di back-up...e in tutto 12 Gb di installazione che dovrò imparare ad utilizzare in modo ...presentabile!!! Antivirus (questo sconosciuto), Map source, Base camp, software di Garmin, google earth, mappe varie, manca ancora qualcosa ma suvvia, farò e imparerò.
Il più è dedicarcisi.
Ovviamente però ora scrivo su linux!!! L'altro sistema è di là, un po' farlocco ma ben funzionante pare, pronto all'uso e visto che 7 anni fa comprai la licenza di win xp senza avere nessun cd del sistema operativo non mi son fatto molti problemi a sistemare le cose per i fatti miei con un altro win xp.

I miei soci pedalano Verso Stava

Nei due giorni di Cartografia andiamo anche a fare "pratica di GPS" in gruppo nella zona di Stava, accompagnati sempre da Marco che ci porta sul luogo e ci racconta le vicende disastrose del crollo delle pseudo-dighe di terra sopra a Stava...

Marco ci racconta l'accaduto

Il clima torna comunque allegro perchè bisogna andare avanti e in discesa andiamo a cercare qualche curva stretta dove effettuare qualche prova tecnica di allenamento.

Io e Marco al Lago Cece

Il giorno dopo su al lago Cece con Marco, esperto accompagnatore, una bella discesa innevata e un ottimo pranzetto con la sua famiglia in cui imparo anche che il cavolo e la verza si affettano meglio con la mandolina che col coltello!
Si torna a casa!

Val Lagarina

Siamo a metà corso.
Tra un paio di settimane si fa free ride al Monte Cimone e poi sotto a manipolare tracce gps e a studiare fisiologia, allenamento e alimentazione, ovviamente senza mai mollare lei, la mia bici che uso quasi tutti i giorni su pendenze piuttosto estreme...con gli obiettivi primari di divertirmi e migliorare, diventare maestro meglio possibile e poi, magari, sperando di riuscire a realizzare qualche altro piccolo sogno!
Che fortuna (per ora) potersi preoccupare di queste cose...
Alla prossima.

Terza fase

Monte Cimone (free-ride)
Pavullo nel Frignano (Comunicazione, Marketing, Meccanica)
Free ride, quindi non si pedala molto credo!
Seggiovia in salita e piste riservate alla bici in discesa.
Mai fatto.
Parto un giorno prima e distruggerò le pastiglie freno della mia Anthem in un pomeriggio facendo un sacco di discese di fila.
Per la verità erano già a metà ma così ho la media di un treno di pastiglie a giornata...mica male!!!
Già appena arrivato mi rendo conto di soffrire l'altezza e la mancanza di abitudine, sia su alcuni passaggi ripidi che sarebbero da saltar via, ma soprattutto sulle passerelle di legno...
Sulle paraboliche in legno invece, belle liscie, all'inizio sono impacciato e sempre a rischio di volo, ma per sera entro rilassato uscendone bene e bello veloce divertendomi un sacco a sentire l'accelerazione!
Le tracce sconnesse delle frenate altrui mandano un po' in crisi sia me che il mezzo...ma anche qui per sera, capisco che mollando i freni la bici non saltella più
Un pomeriggio comunque aiuta almeno a prendere un minimo di confidenza e a capire che domani dovrò stare a cuccia.
Trovo subito un compagno di discese con cui ci terremo d'occhio tutto il pomeriggio in caso di sfracellamento!!! Il nome è facile da ricordare per entrambi: Stefano!
Pian piano prendo confidenza sui piccoli drops ma non sui salti doppi e questo me lo aspettavo. Almeno però i doppi riesco a provarli e concateno il più piccolo del bike park già con tanta soddisfazione.
Per quelli grossi so già che dovrei lavorarci almeno un mese...
Sono lento a imparare io!
Riesco a fare alcuni tratti molto velocemente, ma la mancanza di abitudine mi costringe a rallentare spesso. Vabbè anche se in fondo vorrei pilotare come Sam Hill, dovrei riuscire a vivere ugualmente!!! Beh vedremo domani come andrà...

Alle 17:45 dello stesso giorno parto dal Pian del Falco per il Monte Cimone.
Ora si va in salita e si gironzola che è quello che so fare meglio.
Sono un po' affaticato dal pomeriggio ma ho voglia di guardar di là dalla dorsale appenninica!
Salgo su asfalto.

Passo Serre verso il Monte Cimone

Al passo Serre incrocio tre bikers con bici hard tails in carbonio, niente zaino, che arrivano da un sentiero. Uno è della zona e conosce strade e sentieri. Me ne indica qualcuno e si offrono di accompagnarmi verso il Cimone.
Loro ad un certo punto scenderanno a destra...
Li seguo per un poco, ma non ce n'è. Non son più lo Ste di una volta col fuoco nelle gambe che li avrei superati anche con la saltafoss.
Devo lasciarli andare.
Per fortuna la loro amica va un po' meno forte, ed è anche più di compagnia. Ci sto un po' (stando incredibilmente zitto per risparmiare il fiato!) e poi devo lasciare andare anche lei...
Vabbè, tanto lo so: sono un orso. Da solo vado anche meglio.

Lego la Anthem ad un palo da teleferica

Rallento, riprendo fiato poi aumento un po' e taglio anche qualche tornante su ripidi sentieri.
Arrivo alla fine dell'asfalto, salgo ancora in bici fin sotto il secondo tratto della "Direttissima del Cimone" un sentiero facile ma troppo ripido per la bici e alle 8:00, col sole all'orizzonte, sono in cima sfatto, demolito, distrutto...ma ultrasoddisfatto.

Foto di vetta sul Monte Cimone

Discesa in asfalto, peccato non far sentieri ma sono a pezzi...
Alle nove son giù a Sestola alla mia tenda. Son stanco che non ho voglia nemmeno di mangiare ma mi cuocio comunque un minestrone di pasta pensando a mia nonna che diceva "Quand che l'è giò, al cunta"!
La mattina dopo sono ancora alla seggiovia di Sestola per la giornata di corso e cambio le pastiglie freno al service vicino alla stazione della seggiovia.
Al posto di Emanuele Vicenzi verrà Dario Iacoponi (il trialista!).
Arriva prima di tutti gli altri. Subito mi mette a mio agio e non mi rompe le palle per la bici da xcm...
Arrivano gli altri, è abbastanza tardi, ci organizziamo, siamo in tanti. Sarà una giornata dal ritmo blando per mia fortuna quindi reggerò fisicamente.
Poca didattica oggi ma parecchio divertimento.
Come il giorno prima, mi innervosisce la mia poca destrezza sulle rampe elevate da terra e non riesco a percorrerne una intera. Unica soddisfazione è che ci ho provato e sono arrivato nel punto più alto di una...ma poi, visto che mi cagavo sotto e non riuscivo a guidare, son dovuto saltar giù (questo almeno con un po' di style!!!)...
Volevo provare un drop in legno un po' altino che già avrei voluto provare il giorno prima.
...ma dopo che l'ha fatto Ale (che è uno di quelli senza paura e che impara più velocemente), dovevo partire io ma ho preferito guardare il salto prima a piedi, aspettare un momento che i "vermi in pancia" si stabilizzassero un poco, è partito Marco che atterrando sbacchetta e a momenti tira giù una pianta col cranio ma fortunatamente ha preso l'albero solo con la bici...e Gianni ha detto basta.
Peccato. Forse in un paio di minuti partivo anche io ma vabbè. Sarà per un'altra volta...magari in Valsassina...e comunque, dopo il volo di Marco, i vermi in pancia avevano stappato lo Champagne...magari avrei fatto un disastro!!!
...però adesso mi vien il nervoso a guardare i video di Ale che fa tutto con facilità...
Beh, la giornata procede e ci ficchiamo in un sentiero lungo, prima un po' in salita (w il casco integrale! Non si fa ma me lo tolgo...) poi in discesa molto bella e tecnica. La discesa passa via bene. Molto divertente e riesco a star vicino a Dario che se gli fai domande ti risponde e ti consiglia sempre e mi cosiglia un sacco. Addirittura durante la discesa e anche il giorno dopo riuscirò quasi a fare nose press nei tornanti verso destra (di solito mi viene solo in quelli a sin)...
Poi comunicazione e marketing.
Sono sincero: Non ci sono portato per il marketing. Al diavolo la privacy, già sapete.
Avrei bisogno di aiuto a riguardo per qualsiasi mia idea/progetto di vendita, ma sono malfidente di natura, comunque Claudio l'insegnante mi apre un mondo davanti.
La cosa che mi colpisce di più è quando ci dice che bisogna avvicinarsi al potenziale acquirente e io, che so abbastanza quanto il mio modo di vivere e di pensare siano così lontani dalla media, mi rendo conto che avvicinarmi a qualsiasi acquirente è quantomeno improbabile...
La cosa curiosa è che quando ci fa parlare dei nostri progetti e di come ci vediamo al loro interno, siamo tutti così diversi...Io mi vedo maestro di mtb che accompagna una nostalgica uscita di fine corso, qualcun'altro si vede coordinatore, responsabile, ecc...proprio quello di cui avrei bisogno e che non sarò mai io!
Fortuna che siam tutti diversi!!!
Finamo la giornata con un bel giretto divertente di un paio d'ore intorno a Pavullo.
Non ho bei ricordi sportivi in quelle zone.
Alla 100km del Passatore mi ero mezzo ammazzato per finirla e durante una gara di mtb a Serramazzoni ho posto fine alla mia carriera di agonista in pessimo modo...
Ma, detto questo, non c'è un cavolo da fare. Andare in bici mi fa impazzire e il fantasma di Serramazzoni è stato sconfitto sul campo e ora siamo 1 a 1!
Come scrivevo poco sopra, metto anche a frutto qualche dritta di Dario Iacoponi e finalmente la ruota posteriore si alza un poco anche nei tornanti verso destra!!

Un giretto intorno a Pavullo nel Frignano

Meccanica? Da Lucone c'è sempre da imparare qualche segreto, qualcosa.
La meccanica non è come i salti. Quella mi viene per fortuna e imparo abbastanza in fretta...
Alla prossima, in fiera, poi alla fase finale ancora a Pavullo...con le gomme nuove, per forza, che queste le sto demolendo di giorno in giorno!

LE FASI FINALI (foto: Rive Rosse 22 dicembre 2014)



In fiera mi spiace ma è stata una giornata un po' fiacca, a parte per i 50 punti accumulati per le votazioni finali. E' stata un po' colpa mia che, avendo i week end impegnati, sono stato alla fiera del Camper di Parma il martedì in settimana e non c'era nessuno. Ho bagnato le piante che ornavano la pista, modificato e reso più percorribile una curva e registrato un paio di biciclettine che erano un po' messe male.
Qualche ragazzina e un paio di ragazzi han girato un po', qualcuna/o anche ascoltando i miei consigli e poi Paolo, un cinquantenne crossista e ciclista, ha voluto provare la lefty montata sulla Cannondale che avevamo a disposizione. Era sregolata e mi è un po' spiaciuto e purtroppo non so ancora regolare una lefty. Simpatico però si è fermato un'ora a chiacchierare e a esercitarsi insieme a me a fare sur place!!!
Son stati contenti i miei genitori che ho accompagnato e abbandonato in fiera e, da campeggiatori professionisti, per sera volevano già cambiare la loro già bellissima roulotte!

Arriviamo però alla fase finale a Pavullo, da giovedì a domenica 12 ottobre (data del verdetto).



Non posso però tralasciare che sono fortunato e ogni giorno di questa strana estate, compresi quelli dedicati al recupero o a fare lo slalom tra le gocce di pioggia, l'ho speso in funzione del corso maestri tra allenamento, studio e mappatura e relazione del tour di tre giorni intitolato:"Dalle Prealpi alle Alpi". Un tour magnifico ed impegnativo forse troppo, che va a cercare i tratti più difficili e spettacolari in salita e discesa tra Lecco (Prealpi) e la Val Biandino (Alpi Orobiche).



Ho passato l'ultimo mese a ripetere ad alta voce le tecniche di salita, discesa, curva, passaggio dell'ostacolo in salita, ecc, ecc come quando ripetevo per gli esami all'università...
Importante (ma solo fino a un certo punto) è non farsi prendere per matto dalla gente, quindi star zitti appena si è vicino a qualche passante che potrebbe spaventarsi!!!
Ho continuato ad uscire ogni tanto con qualche amica e amico, facendo pratica di insegnamento delle tecniche di guida. L'occhio così diventa più attento e si impara ad evidenziare maggiormente i movimenti da eseguire sulla bici. In realtà però non mi sono trovato molto in forma a spiegare tecniche e regolazioni durante le ultime giornate. Non malissimo ma nemmeno bene come speravo.
La guida, come sempre, ha risentito delle prime ore di tensione ma poi, appena scattato il divertimento, io e la Anthem siamo andati davvero bene, sia nelle prove tecniche da realizzare e da proporre ai colleghi, sia ad eseguire quelle realizzate dagli altri. Mi son sentito dire anche:"Hai pedalato mentre superavi l'ostacolo", ma quell'ostacolo devo ancora capire dove fosse!!! Oppure, dopo essermi fermato rovinosamente per distrazione mi son sentito dire che sul pendio non si sale in bicicletta alla bersagliera! Ero proprio tranquillo e forse anche troppo, a volte infatti deconcentrato. Mi sono anche scusato con qualcuno alla fine del corso per la mia partecipazione forse troppo entusiasta nei momenti di riding in cui non mi facevo mancare nulla...



Nel complesso, qualche distrazione, ma tutto sommato credo e spero di aver fatto bene...
Impostazione un po' troppo da free ride mi dicono, anche se devo ammettere che non sono più il rider di una volta, ma nulla da dire, hanno ragione i miei istruttori!
Il lato marketing è scarso lo so e quello di comunicazione ufficiale pure, anche se sta migliorando un poco...
Lo dico sempre e lo ammetto anche durante le pedalate, i pranzi e le cene, che posso fare il maestro, far lezione, proporre tour, forse anche bene, ma non vorrei fare nient'altro che quello. Niente politica, amministrazione, ecc. Non mi piace e non mi ci sento tagliato...al massimo posso tenere i contatti diretti con potenziali clienti e poco altro...

Dal punto di vista della guida, l'allenamento ha funzionato e passo in molti posti dove fino a qualche mese fa non pensavo di poter passare, magari con qualche ripetizione e salvo dove mi servirebbero più gambe e più fiato, ma da questo punto di vista so che ormai devo accontentarmi e lavorare a mille per ottenere poco...e ora comunque bisogna tenere botta e non mollare!



Durante le ultime giornate di corso sono un po' più riposato che nelle prime, perchè questi giorni li trascorrerò in albergo con i miei soci. L'hotel Vandelli è molto bello e mi sento un petroliere, un sultano o chissà!
Non arrivo alla tenda alle 9:00 di sera per una doccia con relativa camminata, preparazione della borsa da doccia, asciugatura veloce, cambio, per poi cominciare a cucinare un minestrone con il fornelletto da campo...

E poi, la compagnia è bella ed è bello goderne appieno.
Questo è un punto su cui mi voglio fermare un attimo.

Le cose sono andate bene. Siamo stati bene. Con qualcuno ho chiacchierato di più, con qualcuno di meno e come sempre a qualcuno avrò anche rotto le scatole!!!
Roby, over 60enne, una forza della natura è una persona speciale e ce ne siamo accorti tutti, anche lui neo-maestro, dice che siamo un gruppo magnifico.
Io, cinico come sono sempre, gli ho già detto che non sono d'accordo e che è facile essere magnifici finchè le cose funzionano bene ed è quando vanno male che si vede se il gruppo è speciale, che poi secondo me non è il gruppo ad essere speciale, ma semmai sono le persone ad esserlo.

Ho "paura" comunque di aver incontrato alcune persone speciali e qualcuno mi manca pure e vorrei averli lì, in fila, di fianco alla bici per farci un giro ogni tanto, come dire:"Su che oggi mi faccio un giro coi maestri!".

Maestri di vita alle volte con la frase giusta al momento giusto e non sto parlando di frasi sulla tecnica di guida...
...ma non si può, questo è il paradiso dei miei sogni: tante cose e passioni, bei posti, tante persone, tante donne (ma a gruppi di una...che due già son troppe!) e amici, nessuna gelosia e il tempo infinito a disposizione per goderseli appieno...
Non vorrei tediare coi particolari degli eventi del corso.
Di certo abbiam fatto percorsi meravigliosi, sassosi, fangosi e di terra asciutta e prati, abbiam costruito percosi tra noi allievi e provato quelli degli altri.



Abbiam spiegato (nel mio caso tentato di spiegare!), guidato piano e in qualche caso ci siam semplicemente divertiti guidando anche fooorte alle volte e con qualche saltino nel mezzo.
Abbiam mangiato la tigella in Villa, abbiam studiato, ripassato in compagnia, ci hanno interrogati, verifica scritta e ci han pure promosso, anche la Ila che si è intrufolata tra di noi per rifare gli esami!
Marco mi ha "portato via" il primo posto e Pier il secondo!
Se avessero chiesto a me chi doveva essere il primo avrei detto "Marco", per quanto è completo, bilanciato e comunicativo oltre ad essere un bravo rider. E Pier è decisamente più costante di me.
Sono arrivato terzo!
Anche se avrei voluto essere io il migliore, sono felice dell'ottimo risultato raggiunto dato il grande impegno che ci ho messo ad allenarmi, a studiare e a livello personale.



Ed è più di quanto mi aspettassi, visti i grandi miglioramenti dei miei colleghi aspiranti e ora maestri della Val Pusteria, della Val di Fiemme, della Val Rendena, di Bassano del Grappa e di Moggio Udinese e vista la mia negazione nel promuovere un prodotto e la mia insufficienza di orgoglio personale!
Ci penso tutti i giorni Marco alla tua frase detta poco prima di salutarci:"Ste! Mettici un po' di orgoglio!" ...detta col tuo sorriso paterno che hai ereditato meritatamente.
Mi ha già aiutato in qualche caso, a volte me ne dimentico ma mi applico...senza esagerare, eh?
Grazie a tutti. Verrei a trovarvi domani, colleghi e istruttori, in bici ovviamente, con la mia Anthem o la mia StumpJumper ma ripeto:"Se mi date una Jekill, mica la disdegno!!! ...niente lefty però please!!!".
A parte gli scherzi, sono felice di aver frequentato questo corso, sono felice per i risultati raggiunti non solo da me, ma da tutti i miei colleghi aspiranti, ora maestri di mtb. L'emozione è stata grande e ora mi manca...



Ciao e a presto.
Ste!

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