|
Stefano Rossignoli - ...e le altre vette - |
|
I partecipanti: Io, Lele detto Moncorvè (il mio fratellone!!! E' diplomato in flauto traverso!) e Marco (un amico, nonchè un batterista che è un martello!!!) Mentre
scrivo devo ancora chiedere autorizzazione alla proprietaria della lettera
da cui sto copiando il resoconto dell'escursione!!! ...Detto questo (non saprete mai cosa...!!!) ecco la cronaca di due giorni ad alta quota... ...La partenza giove 14 luglio 2005 alle 7:30 da casa mia! Arrivo in Valle d'Aosta (la mia seconda casa anche se una casa non ce l'ho!) alle 11 e acquisto di generi alimentari in abbondanza!!! Durante l'avvicinamento al rif. Vittorio Emanuele da 1900 a 2700 metri circa, il peso dello zaino si fa sentire, ma non è nulla rispetto alle tipe di 53 Kg che mi scarrozzo sul Monte Generoso! ...Anna se la prossima volta eviti di fracassarti le dita dei piedi....! Arrivati al rifugio mangiamo come Maiali! Per il pomeriggio avevamo previsto un'uscita a 3000 metri per acclimatarci e provare l'attrezzatura sul ghiacciaio di Moncorvè...un ambiente extra terrestre sotto le cime della Tresenta (3609m) e del Ciarforon (36??m) che da lì sembrano enormi. C'è neve molle...Premetto che NON SI VA SUL GHIACCIAIO DI POMERIGGIO D'ESTATE E CON NEVE MOLLE... Partiamo alle 15 (alle 19 ci aspettano per cena!) Io ero già stato da quelle parti e pensavo che il colle di Moncorvè fosse a 3000m, invece a 3000m cominciava il ghiacciaio e, dopo 2h di salita, a 200m dalla crepaccia terminale, dico:"Dai, per oggi va bene così!". Problemino: non sono l'unico pazzo in famiglia e Lele dice:"Ma ormai siamo qua sotto...". Vabbè, ci spariamo 2 crepacci (che sono ben coperti di neve ma è pomeriggio) ed un pendio a 45 gradi di inclinazione di ghiaccio vivo in cui ho piantato il mio primo chiodo da ghiaccio! Arriviamo
al colle alle 17:50 ...due foto e si scende veloci a parte il tratto a 45
gradi e la crepaccia terminale. ...tralascio
alcuni particolari e mi limito a fare la predica a chi non si lega in
certe occasioni...LEGATEVI, MA SOPRATTUTTO USATE IL CERVELLO! Comunque questi particolari hanno fatto guadagnare a Lele il soprannome di Moncorvè!!! Arriviamo al rifugio alle 18:59 ...mangiamo coi succhi gastrici che si annodano tra di loro. Usciamo a mangiarci un melone che ci ha regalato mio papà al mattino e le montagne ricoperte di neve e ghiaccio diventano gialle, poi arancio, poi rosa e poi si spengono, un po' come il mare alla sera d'estate quando tutti sono a cena! Si dorme poco ed in mezzo ad un sacco di Francesi! Era festa nazionale in Francia e son tutti qui per il Gran Paradiso! Ma almeno ci sdraiamo un po'. Alle 4 colazione ed alle 5 circa siamo sul sentiero di avvicinamento al ghiacciaio del Gran Paradiso alla luce dei nostri frontalini... Nonostante questo troviamo la strada giusta! Saliamo a sinistra (destra idrografica) su tracce di sentiero in mezzo a roccette pianeggianti e sicure ed abbiamo attaccato il ghiacciaio nel posto più opportuno ...ripido, molto ripido a circa 3200m. Passato questo tratto. il ghiacciaio continua a salire con una pendenza notevole ed è impressionante la coda che ci precede, ma fortunatamente ne siamo ben lontani. A 3800m, di fianco alla becca di Moncorvè che si affaccia sul colle del giorno prima ci sfiora il primo sole ma la temperatura è ancora bassissima e a 4000m passiamo la crepaccia terminale senza problemi. La lunga discesa poi prosegue tranquilla! Verso
la fine mi ha preso una cosa ...che non riuscivo a non cantare! Ero troppo
contento!!! Vi starete chiedendo perchè non vi dico nulla della cima... Speravo di potervi descrivere le sensazioni (a parte la mia solita tremarella sulle roccette che però sto combattendo e riuscirò a sconfiggere!!!), cosa si vede da lassù, ma è inutile. Non lo so descrivere, vi so dire solo la pienezza di quei momenti in cui mi sento così vivo... Né le foto, né i filmati, per quanto belli, rendono l'idea. Dovete vederlo il mondo di lassù!!! Io non volevo più scendere!!! Alla prossima...Sì perchè se tutto va bene tornerò a 4000 metri tra non molto tempo!!!
|
