Al lavoro! Andata e ritorno...

25 settembre 2013

Oggi è una giornata tranquilla!
Ne ho approfittato per portare giù alla grotta un po' di carburante per i generatori.
La bici è rimasta a casa e sono venuto giù a piedi.
Ho portato anche da scrivere. Il tempo è brutto e potrebbe essere una giornata molto rilassante con un po' di tempo da dedicare a me stesso...
Mentre scendevo oggi ho voluto fotografarmi per cercare di fissare il momento, non solo dentro di me, ma anche sullo schermo e sulla carta.

andando al lavoro 1

Poco prima di fotografarmi ho pensato come mi capita spesso:"Stefano, ma ti rendi conto che stai andando al lavoro?".
La cosa può sembrare normale ma non lo è più di tanto.
Siamo in molti a lavorare in bei posti, lo so, ma rispetto ai milioni di persone che in questo momento stanno ammucchiati in una città, noi siamo una percentuale irrisoria.
Ora sono sul posto di lavoro durante questa giornata tranquilla e le uniche cose che sento sono il leggero battere delle mie dita sulla tastiera, il mio respiro, il canto degli uccelli, l'ondeggiare leggero degli alberi sotto la brezza e quel rumore di foglie contro altre foglie...
Ci deve essere qualche bestiola più grande sul ripido pendio qua sotto perchè percepisco del movimento e ogni tanto si spezza qualche rametto del sottobosco. A volte una goccia di pioggia mi sconsiglia di proseguire nella scrittura...
Non è sempre così.
C'è un'organizzazione del lavoro, comunque sono da solo solamente in rari momenti.
Accontentare i turisti, gli escursionisti non è sempre facile e, per quanto la maggior parte delle persone per cui lavoro siano in vacanza e rilassate, sono sempre diverse. A volte i ritmi sono veloci.
Io non mi accontento di fare il mestiere di "guida della grotta" che già di per sè, a volte è abbastanza...senza contare quanto si è dovuto e si deve studiare.
Faccio la pulizia del sentiero dai rifiuti di qualche incivile, un po' di manutenzione del sentiero, e arrivo quasi sempre stanco alla sera.
Quando ho finito, se ho energie a sufficienza mi godo una bella salita e discesa in bici o a piedi in questo posto fantastico.
Qualcuno mi invidia dice, ma io son qui da 14 estati.
Chi ha provato questa vita, salvo rari colleghi, ha resistito al massimo un paio di anni o tre. Non è per tutti.
E non è per darmi dell'eroe, anzi...
Questo stile ti priva di molte cose normali o magari speciali di cui la gente non può fare a meno.
Io invece non riesco a fare a meno di altre cose che mi relegano ad una vita da ratto disadattato per quanto a volte non sembri!
E' facile dire:"Che invidia" ma alla fine i guadagni son pochi e la mia vita non mi permette di pianificare nulla con niente e nessuna/o salvo progetti a brevissimo termine.
Bisogna avere un certo carattere.
Io adoro questo senso di libertà relativamente selvaggia e non disprezzo così tanto questa mancanza di sicurezza che mi permette anche di fuggire da ogni pianificazione, anche quando sono nel bosco da solo alle sette di sera e se dovessi cadere in un canale forse non mi troverebbero più, però non è come dirlo...
Non mi piace più di tanto il lavoro invernale in città salvo per la compagnia che a volte è gradevole e per l'andata e ritorno quando riesco a farlo in bici, anche se in confronto alle "strade" che faccio qui, non c'è paragone...
Ci metto due o tre mesi ad abituarmi alla città e mi annoio in fretta...
Ogni tanto penso con grande paura ad un eventuale lavoro fisso, con le stesse persone, nello stesso posto magari anche brutto...aiuto!!!
Fino ad ora ho avuto una grande fortuna.
So benissimo di essere un fallito. Ho inseguito tanti progetti e non sono mai riuscito a realizzarne alcuno. Ho sempre fallito miseramente.
Tutto quel poco che faccio e che ho fatto mi è piovuto in testa e non ho fatto nulla per inseguirlo anche se cerco di fare bene.
Quel che ho inseguito non ho quasi mai raggiunto e tra le tante cose son finito anche qui, in mezzo ai monti, in questo posto splendido e ringrazio la vita per questo.
E' 14 anni che sono qui o altrove, in estate sui monti.
La vita mi ha regalato tante cose, me ne ha pure portate via tante, spesso non me le ha concesse o me le son lasciate portar via, ma col lavoro sono stato sempre fortunato.
Non ho mai avuto fame e ho visto un sacco di posti fantastici.
Ho conosciuto tante persone, ogni giorno diverse e ho avuto anche qualche persona di quelle che restano, almeno nel cuore!!!
Sono stato vicino a persone per cuore, natura e istinto.
Alcune mi mancano, altre son contento di averle perse, come per tutti credo...
Ma voglio ricordarmi, qualora domani finissi chiuso, fermo e pressato, o nell'indigenza, che c'è stato un tempo in cui ho vissuto libero, selvaggio, magari duramente e spesso da solo, ma molto vicino alla natura, sentendomi a volte profondamente parte integrante di un sistema che, la gente che mi invidia, normalmente ha abbandonato alla nascita...

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