Questo trekking inaspettato, si è rivelato un'esperienza straordinaria.
Siamo partiti il venerdi sera alla volta della Val di Rhemes dove abbiamo pernottato all'omonimo 'Camping Val di Rhemes'di Louvin e cenato alla 'Solitere' di Enrica Pellissier. 10 euro a testa per dormire e 15 per mangiare e bere bene ...fantastico!
La mattina dopo, con molta calma e dopo la colazione siamo partiti per Thumel, (h10:00) dove lasciamo la macchina nel parcheggio (diventato a pagamento... 10cent all'ora dalle 8 alle 18)e ci incamminiamo verso il Col Bassac.
Inizialmente il sentiero è lo stesso per il Rifugio Benevolo, poi appena possibile si raggiunge la strada sterrata per il detto rifugio e qualche decina di metri dopo l'alpeggio 'Barmaverin', verso monte (S-W) parte un bel sentiero molto ben segnato che porta per stupendi pascoli, tagliati da innumerevoli torrenti e cascate, ai 3153 metri del col Bassac. Il paesaggio in quota è lunare e si nota che lì il Ghiacciaio è sparito da poco tempo.
La vista si apre all'improvviso sulla Grand Traversiere, la punta Bassac sud e sulla testata della Valgrisanche piena di Ghiaccio e roccia. Siamo sul colle.
Da qui, una comoda traccia parte verso destra per aggirare qualche roccetta che incombe sotto il pendio sommitale.
L'ultima parte della salita e parte della discesa sono caratterizzate da una segnaletica particolare e la traccia è delimitata da sassi (uno ogni metro circa) che delimitano una comoda carreggiata su cui camminare fino al piano di Vaudet dove non c'è più sentiero, ma si seguono delle pietre messe in verticale che indicano il percorso su quei prati.
Ad un bivio, dopo aver consultato le carte e il GPS pieghiamo a sinistra (a destra si va ai laghi di San Martino) ed in breve (h16:00) arriviamo corricchiando al rifugio Bezzi per un ripido ma semplice sentiero.
In rifugio veniamo subito accolti con gentilezza, vediamo la camera, poi doccia e poi ...a dormire due ore!!!
La cena è abbondante e di ottima qualità, due primi, minestrone buonissimo, pasta buona e carne buonissima. Bis abbondanti e frequenti!!! Vino molto gradevole. Alla fine dolce per tutti. Il clima è da rifugio. Conosciamo i nostri compagni di tavola francesi che riincontreremo l'indomani. Sono arrivati lì a piedi dalla francia da un itinerario molto frequentato. Tutti fanno trekking di più giorni.
Finiamo con grappino al mirtillo e 2 partite a scacchi con cui diamo ufficialmente inizio all'attività scacchistica del circolo 'LA TORRE invincibile'. Per ora è patta tra me e Daniele, se non fosse che la prima partita l'ho persa in meno di 10 mosse...
Poi a dormire ed il giorno dopo sveglia alle 7:30 per la colazione. Partiamo abbastanza presto alla volta del Col Bassac Dere. Il sentiero parte già in quota dai 2200m circa del Rif. Bezzi. Siamo subito proiettati in un mondo fatto di ghiaccio, neve e roccia. Solo qualche piccola specie vegetale riesce ad abitare quell'ambiente inospitale. Il sentiero è leggermente più impegnativo del giorno precedente, ma sempre ottimamente segnato.
Questo fa parte della 'Houte route glaciale' che sostituisce in parte l'alta via 4 di cui i segnavia sono cancellati. Arriviamo al colle per una ripida pietraia appena abbandonata dalla neve (ad inizio stagione forse una picozza non guasta...) e pieghiamo subito a destra. La nostra meta del giorno è infatti la Becca della Traversiere di 3334m. Questa è una cima altamente panoramica sulla quale si arriva per una comoda traccia in mezzo agli sfasciumi. Solo un po' d'attenzione negli ultimi 20 metri (debolmente esposti, ma non troppo pericolosi).
Per il resto, quando il sentiero si avvicina al precipizio, basta evitarlo salendo leggermente a destra (e, scendendo, leggermente a sinistra).
In cima il panorama è da sogno, nonostante il cielo non sia stupendo come il giorno prima. La vista spazia ovunque, dal Gran Paradiso alla Venoise, alla Val d'Isere...
Scendiamo subito, perchè Daniele mi sta già maledicendo per quei venti metri di cresta finali, ma se la cava bene e con calma torniamo al colle.
Pieghiamo a destra per il lago di Goletta. Anche su questi pendii la neve se n'è andata da poco ed il fondo è un po' molliccio.
Nel lago di Goletta, fino a qualche anno fa si 'tuffava' l'omonimo ghiacciaio con un muro di 20 o 30m di ghiaccio...
Oggi di questo muro di ghiaccio rimane solo il ricordo, almeno fino a che si invertirà la tendenza climatica attuale.
Percorriamo la comba di Goletta fino a che il sentiero piega ancora a destra alla volta del Rifugio benevolo che raggiungiamo con un sentiero semplice ma ripido dal quale già si vede il rifugio.
La nostra macchina è ancora ad un oretta di cammino dal Rif. Benevolo e la raggiungiamo da un sentiero in cui l'acqua e le cascate la fanno da padroni.
Due giorni splendidi e rilassanti che mi han fatto ricordare e riscoprire il gusto di camminare in montagna...