28 giugno 2015 - Breithorn Occidentale 4165m con gli sci

E' fine giugno, quasi luglio, ma la voglia di sciare è tanta.
Ho appena ricominciato con una piccola dose concentrata a maggio ma ormai è già un mese e mezzo che non metto i miei K2 ai piedi e mi manca troppo...
Prima il lavoro poi il meteo poi un po' di menate casalinghe e non son riuscito ad andare...


La bella addormentata riposa al tramonto

Fortunatamente però si è andati a scalare almeno un po'!
Il mio trekking scialpinistico sul Monte Rosa è saltato e lo farò un altra volta spero ma, avendo un poco di tempo, vivo sulle previsioni meteo e scelgo comunque che domenica 28 è finalmente il giorno per rimettere i miei sci ai piedi!
Peccato capiti nel w-end ma gli altri giorni era coperto o nevischiava, nuvole e poca visibilità. I prossimi sarà troppo caldo e, potendo scegliere, voglio condizioni perfette.


Come dice il mio amico Sam:"Andiamo a gasarla!".


Da Cervinia si vede il "panettoncino" piccolo e innevato del Breithorn

Laura, bibbia dello scialpinismo, mi ha consigliato il Sustenhorn un paio di settimane fa quando era ancora perfetto e si percorreva tutto con gli sci direttamente dal parcheggio ma le condizioni di adesso ormai non mi sembrano buone e verrà molto caldo e la neve me la immagino pappa dall'inizio alla fine.
Sabato notte sul Rosa sarà sereno e domenica mattina lo zero termico sarà ancora abbastanza basso.
Non conosco molti posti io ma il Breithorn mi sembra ideale con partenza a oltre 3400m raggiungibili con la funivia e come prima scialpinistica da solo mi pare perfetto! E poi penso:"Male che vada mi farò un paio di curve sulle piste...".
Anche l'idea di salire un'altra volta oltre i 4000m mi attira molto.
Vorrei vedere come va, visto che l'anno scorso i 4061 del Gran Paradiso li avevo, seppur minimamente, patiti.
Qui a Cervinia/Plateau Rosà, l'ambiente è molto antropizzato e sono un po' combattuto nel finanziare questa situazione ma devo ammettere che raggiungere così facilmente la quota è un richiamo che oggi trovo irresistibile.
E poi trovo anche stranamente gradevole e intrigante l'ardire dell'umanità nello sfidare la montagna con la conoscenza della fisica e della meccanica...ma comunque dovrò rifletterci
Sabato sera, sono solo come un cane in una piazzola qualunque della Valtournanche a dormicchiare nella mia Pandina con in Cervino stagliato nel parabrezza.
Sono andato spesso in montagna ultimamente ma sempre a quote basse, la salita in funivia potrebbe spaccarmi la testa e voglio acclimatarmi meglio che posso quindi passo la notte intorno ai 2000m.
Mattino, Cervinia.
Biglietto della funivia di gruppo con 6 compagni gentili e improvvisati che mi tirano dentro dopo un paio di chiacchiere e risparmio di 9€ molto gradito! Con i sei poi mi incrocerò e ci fotograferemo in cima, quindi il gruppo era anche quasi vero!!!
C'è parecchia gente ma non tantissima e siamo solo cinque con gli sci.
Chiacchiero anche con gli altri sciatori e mi raccontano le loro intenzioni e parliamo un po' del mio nuovo inizio e mi chiedono cosa mi ha dato la spinta decisiva a ricominciare dopo anni di voglia e desiderio e la mia risposta è ovvia!
Durante il mio trekking mi sarebbe piaciuto fare tutte le cime di cui mi parlano ma oggi ne potrò fare una, massimo due.
L'intenzione è di salire al Breithorn Occidentale e poi magari traversare al Centrale e vedere il da farsi. Magari scendere da quello? E' 40°, ma devo ancora vedere quanto è lungo il tratto ripido e le condizioni della neve...e poi i gradi con gli sci, secondo me sono come i gradi in arrampicata e dipendono dal contesto e da ciò che sta intorno, sopra e sotto.
Arrivati al Plateau parto su neve ghiacciatissima e ho solo due sciatori davanti a me, quelli che vanno al Polluce.



Il mio cuore si è viziato e mi manca la mia socia ma a un certo punto le cose iniziano a funzionare... Funzioneranno ancora meglio poi sul ripido scivolo finale in cui dovrò assolutamente pensare al mio, tranne quando penserò a lei e alla sua scuola con riconoscenza!


Fila esigua dietro di me

Un paio di alpinisti veloci mi superano ma la zona è piuttosto deserta.
La fila è dietro ed è comunque esigua! ...e io che pensavo di dover far slalom tra cordate!
Arrivato in vista del Breithorn vedo che c'è un piccolo assembramento di gente che è salita dopo il pernottamento in rifugio ed effettivamente sulla traccia c'è qualche incrocio di cordate e, alla base del pendio sud, alcuni mostrano preparativi piuttosto coreografici! ...ma quella non sarà la mia traccia!


Piccolo Cervino


Il pendio sud del Breithorn

Oggi passerò dappertutto tranne che di là!
Arrivano due sciatrici e qualche sciatore dagli impianti del piccolo Cervino.
Nonostante ci sia un po' di gente in giro, ma comunque non tantissima, mi sento solo e ci sto bene.
Sento tutta la responsabilità dell'ultima parte della salita che non mi pare così banale e sono ammaliato dalla bellezza del paesaggio e pianifico già che la prossima volta supererò il colle del Breithorn per andare di là!
Il pendio è molto ghiacciato e sono l'unico con gli sci ai piedi.



Sono attrezzato, ramponi e picozza sono nello zaino e, sarà la scuola di Laura ma, una volta messi i rampanti sugli attacchi alla base della parete, mi sento tranquillo e sento di poter affrontare la salita sci ai piedi senza comunque sottovalutarla e mancare di attenzione! Devo ringraziarla perchè se non fosse per lei, oggi non sarei qui con gli sci ai piedi e mi perderei qualcosa di molto bello.
Per il resto mi piace da sempre la sensazione di sentirmi solo sul ghiacciaio, di sentirmi sovrastato e di dover scegliere il percorso, di dovermi preoccupare di dove passare e, oggi, anche di dove fare le mie abbondanti inversioni!
Quando incrocio la traccia di salita a piedi la sento morbida e tritata! Appena fuori il pendio è una bella lastra!
Le lame, i rampanti e le pelli comunque tengono che è un piacere e, magari sono un po' lento e imbranato ma me la cavo egregiamente fino in vetta!
Pensavo di dover fare a botte per una foto di vetta decente, invece arrivo su e sono solo! Intorno il panorama è magnifico e indescrivibile come quasi sempre quando si è così in alto.


Oggi la visibilità è totale. Il Monviso, il Gran Paradiso si vedono nitidi. Il Monte Bianco sembra più vicino, il Cervino invece è diventato più piccolo...Qua dietro poi dalla parte svizzera e del confine svizzero/italiano è tutto un sogno...
Se andrà tutto bene, la prossima stagione, qualche montagna di quelle vedrà i miei sci!





Poco dopo giunge una cordata da tre e ci scambiamo un servizio fotografico! Siamo anche indaffarati a tranquillizzare uno dei tre che, anche se è molto soddisfatto, non si sente molto bene e a suo agio sulla cima spazzata dal vento e resta semi inginocchiato sulla neve!
Sto bene, anche se l'ultimo pezzo ho faticato un po'.
Potrei andare al Breithorn Centrale ma non vorrei perdermi una supersciata più lunga possibile su neve quasi perfetta, quindi decido di scendere subito.
Mentre tolgo i coltelli, le pelli arriva la cordata degli "amici di funivia" e ci complimentiamo e scambiamo un altro servizio fotografico!!! Per qualcuno di loro è il primo 4000.



Loro arrivano e io son pronto per scendere coi commenti di qualcuna che dice che da lì non si butterebbe con gli sci neanche morta!
La capisco! E ripido quanto basta per fare un po' impressione, ma me la sento.
La prima curva la farò con circospezione e poi le altre vedremo...
Non si può certo cadere qui.
Oggi se si cade si arriva fino in fondo a questo toboga ghiacciato.
Parto.
Merda, non so più curvare!!! Arretro, vado in rotazione, che disastro...cosa succede?
Sto in piedi ma che schifo!!!
E' come ricominciare dopo altri diciassette anni.
Riprovo...non ci siamo.
Dopo un mese e mezzo senza sciare ho perso tutta quella poca confidenza che avevo riacquistato nelle quattro gite di maggio.
Altra curva, peggio ancora.
Sento che gli sci sono inguidabili e mi sembrano quasi frenati.

I miei missili frenatiii???

Possibile che io spigoli sempre da frenar così tanto? Perchè non riesco a stare centrale? Boh.
La neve è una lastra. Di solito mi trovavo bene...
Ne penso di ogni fino a che si accende una lampadina: Sto cercando di sciare con una pelle no e una sì.
Guardo l'attacco della pelle nello sci destro e noto che è ancora "impegnato"...
Che rischio Ste!
Hai smesso per fotografare gli amici di funivia...mai interrompere un'operazione a metà...piuttosto tirane giù un pezzo mi diranno poi, così la pelle da togliere sarà svolazzante e in evidenza.
Capottare quassù voleva dire di certo finire oltre la terminale ...facendo prima uno strike di cordate che ora sì, stanno salendo copiose...
Parto in diagonale sullo sci buono fino ad un pianetto sulla destra, spello lo sci dimenticato e ricomincio la discesa.
Sono un po' titubante all'inizio, dato il lavaggio del cervello di poco fa ma pian piano riprendo, gli sci si comportano bene, cioè normalmente e ricominciano a girare come si deve facendomi apprezzare la loro tenuta anche sulla neve ghiacciata.
Sul ripiano del ghiacciaio, da vecchio discesista, percorro un ampio cerchio, spostandomi tutto a sinistra del versante senza paura di tagliarlo visto che è una lastra di marmo e poi sempre più verso destra per prendere la velocità sufficiente per non dover racchettare fino al colle...
Arrivo che mi mancano meno di cinquanta metri di lieve salita. Tolgo gli sci e li faccio a piedi.
Troppo caldo per racchettare!
Arrivo sulle piste e ne percorro 500m notando che i miei sci sono un'arma da scodinzolo e girano così tanto che ti capotti! Potevo immaginarlo ma è una bella sensazione. Sotto i seracchi ancora in ombra della Gobba di Rollin decido che il pendio mi piace e lo percorro sbirciando ogni tanto lassù per vedere se sta tutto fermo! Al massimo devierò deciso a destra o a sinistra per uscirne...
Arrivo in un attimo al Plateau Rosà e vedo che la pista del Ventina è ufficialmente chiusa.



Qualche crepaccio in effetti c'è ma ho visto dalla funivia che si passa tranquillamente e c'è ancora la traccia del gatto delle nevi...
Passo sotto alla barriera di corde e sono sulla lingua del ghiacciaio del Ventina con una neve assolutamente perfetta.
Ricordo ancora l'ampio curvone a sinistra con la contropendenza verso destra da quando, in una delle mie ultime sciate, l'avevo percorsa in pochi minuti e poche curve dal Plateau a Cervinia...
E' un godimento assoluto. Sembra quasi di volare come i gracchi acrobati sulla cima del Breithorn!
Oggi sono più lento e circospetto di allora.
La neve pian piano peggiora fino agli ultimi 200m di dislivello in cui sono impegnato in interminabili ma divertenti serpentine a velocità bradipo pennellate nel marciume totale, la neve rossa e qualche distesa di sassi.
Cerco ovunque un po' di bianco e, senza mai togliere gli sci, arrivo al Lago di Cime bianche dopo 1300m di dislivello di sciata magnifica.


Obiettivo: Lago di Cime Bianche!


Il Ghiacciaio del Ventina

La salita e gli ultimi duecento metri (comunque ben sciati) hanno lasciato il segno nel fisico e mi sistemo tranquillamente e con calma ...non dopo aver indossato le mie scarpe da running messe saggiamente nello zaino per un'eventuale completamento di discesa a piedi (magari altri 1000m di dislivello!).
Penso che scenderò a Plan Maison a fare pausa sui prati al Sole.


Qui è troppo un deserto in cui la neve cede il posto ai sassi e alle rocce...
Sulla panchina nel praticello di Plan Maison sotto al Cervino, mi sento radioso e soddisfatto per il mio primo 4000 con gli sci e la visione di un altro nuovo mondo da esplorare!
A presto allora ...o al prossimo "inverno"!

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