La Bicicletta
Passo dell'Aprica e del Mortirolo in bicicletta
...con mio fratello e la mia StumpJumper!

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Ieri, ho potuto aggiungere altre due salite tra i miei giri in bicicletta! Non è stato però un semplice giro, e lo ha dimostrato il centimetro di pelle d'oca che avevo costantemente negli ultimi 5 tornanti del Passo del Mortirolo, ovvero il MORTIROLO (che si chiama passo della Foppa).
Non oso immaginare cosa avrei provato passando di lì se il mio sogno (quello di vincere il Giro d'Italia) si fosse avverato...
Già così, nonostante la fatica della salita percorsa molto piano, con la velocità tra i 4 e i 10 km/h, quello che si può fare senza essere allenati ed essendo ormai ciclisti part-time, lo scollinamento ti riempie di emozione...
Ero poi ero anche un po' teso inizialmente perchè era dal 1998 che non percorrevo 75km come quelli che abbiam fatto ieri...ed oggi sono ancora più felice perchè, beh, ho capito che ogni tanto lo posso fare!!!
Una giornata in bici con mio fratello poi non ha prezzo...
Resoconto della giornata più che positivo quindi e sistema nervoso che su quelle salite fa il bravo e si comporta bene, ma ora un minimo di relazione...
Partenza da Edolo, o meglio sulla strada che scende da Ponte di Legno dove ci sono delle belle piazzole...
Montiamo le bici e via... Mi rendo conto subito che la catena che ho montato inevitabilmente la sera prima è molto rumorosa e poi scoprirò che, passandola tra le rotelline del cambio, ho sbagliato e un passaggio l'ho fatto fuori dal carterino del tendicatena, ma me ne accorgerò a metà del Mortirolo e continuerò così!!! Oggi constaterò i danni...
Passiamo quindi da Edolo dove mio fratello carica le borracce ad una fontana. Le mie sono già piene, un litro di integratori minerali, vitamine e zuccheri...
Attacchiamo il passo dell'Aprica che si presenta inizialmente un po' ripido ma mai troppo e poi la pendenza si fa molto lieve, quasi nulla fino al colle. E' nuvoloso ma non minaccia di piovere se non per sera e la temperatura è ideale.
All'Aprica chiedo di fare una sosta piùttosto lunga per prevenire i danni dallo stare troppo sul manubrio e mi fa bene perchè poi avremo una meravigliosa discesa ed altri 15 km in piano o leggera salita per portarci all'attacco del mitico Mortirolo.
La discesa dell'Aprica è veloce, ma le abbondanti automobili ci costringono ad affrontarla con un po' meno libertà... Due piccoli tornanti, poi un lungo mezzacosta piuttosto veloce ma con lavori in corso. Dopo il tornantone a sinistra, si devia a destra per Stazzona. Abbiamo ancora davanti tre auto, una la infilo, ma superare le altre diventa pericoloso dato quanto è stretta la strada, allora mi fermo un paio di minuti in modo da aver davanti strada libera e poterci godere quel pezzettino stupendo, l'asfalto è perfetto.
Arriviamo in paese che abbiamo già ripreso le tre automobili, ma poco importa perchè la discesa è finita.
Siamo in Valtellina e percorriamo la strada a destra del fiume (sinistra idrografica!)fino a Tirano dove poi ci congiungiamo con la statale che percorreremo fino a Lovero (credo) e poi di nuovo per la parallela fino a Mazzo di Valtellina dove c'è la fatidica curva che indica la partenza del Mortirolo...
Da qui in poi è fatica e poesia ...ed un sacco di emozioni che ti passano dentro. Ogni tanto ti fa respirare ma poi ti frusta sempre più forte, fino a che ti ha stremato e poi non ha più bisogno di stremarti così tanto perchè quel che ha fatto prima è già sufficiente. Questo è il Mortirolo... e poi arrivi al limite del bosco, vedi gli ultimi tornanti e uno come me se li immagina pieni di folla da non poterci passare e, una volta arrivato torno sulla terra e scopro che è bello anche così, trovando qualcuno in cima per una chiacchierata, una foto, uno scambio di complimenti col mio fratellone e poi aspettare un attimo che tutti vadano via e restare soli, respirare quell'aria nuova e nostalgica allo stesso tempo
...prima di una nuova picchiata verso valle

La discesa: bellissimo il primo pezzo a tornanti ripidi poi un lunghissimo mezzacosta che conoscendolo e a strada chiusa si potrebbe affrontare a velocità folle. Le curve a sin forse si potrebbero fare quasi tutte a piena velocità, mentre quelle a destra a volte richiedono delle belle staccate e pieghe notevoli.
L'asfalto è quasi perfetto. Ad un certo punto c'è un tornante a sinistra che credo venga segnalato molto in gara, perchè lì se fai un dritto, finisci nel burrone!!
Poi la discesa riprende sempre divertentissima e un po' più facile, fino a sbucare di nuovo sulla statale del Passo del Tonale verso Edolo. Anche gli ultimi Km però sono divertenti, pur essendoci troppe auto e troppi camion... Ne abbiamo approfittato però per vedere quanto sia efficace lo stare in scia continuando a superarci ogni due per tre!!!!!!

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