Diario ...ma non proprio tutto!
Dall'1 gennaio 2016 ...o poco prima!!!

...Dal 2012 al 2015...

...Dal 2008 al 25 gennaio 2012...

...Dal 2005 al 2007...

Il 2016 è stato un disastro, oggettivamente parlando, per me, ma certamente un po' anche per chi mi ha avuto vicino almeno qualche minuto: affetti, amici, amiche, famigliari...
Nessuna intenzione di lamentarmi. Semmai si potesse bisognerebbe scusarsi e ringraziare chi ha avuto pazienza con me

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continua luglio 2016

Bene! Nuove energie mi posseggono. Era ovvio ed era ora! Questo breve periodo, finalmente tranquillo, pieno di km, di montagne e di gente splendida, ha lavorato per bene... Intanto ho ripreso a scalare, come si vede da qualche relazione e a pedalare duro...anche con la testa! Ho potuto supportare qualcuno, essere d'aiuto facendo da spalla, cosa che non mi riusciva da mesi e mi torna la voglia di fare per fare, perchè mi piace, ...e così, le gambe e la mente hanno ricominciato a girare, anche ma non solo a pedali e a fare progetti. Vogliono girare in compagnia ma anche da soli! E quando voglio andare da solo perchè ho voglia di andare da solo è un ottimo segno e sono anche contento di scriverlo!!! Mercoledì scorso 20 luglio ho assecondato quella vocina che mi diceva di partire in bici per la Val di Rhemes e alle 14:30 sono partito, aiutandomi col treno e ho raggiunto Rhemes Saint Georges emozionato come quando avevo sedici anni! Al rientro invece, di km a pedali ne ho fatti tanti! Avevo prorpio voglia! Ci sarà ancora da "pedalare" per sistemarsi per bene. Le prove e le delusioni aspettano sempre dietro l'angolo ma mi auguro che le energie accumulate mi aiuteranno a superare i momenti di magra e, una volta cresciute abbastanza, possano farmi aiutare ancora chi mi è e mi sarà vicino. E' stato bello poterlo fare di nuovo.

Finisce giugno. E' finita questa primavera 2016, inizia Luglio 2016

Mentre continuo a uccidere con l'elastico i calabroni che in estate, ogni tanto, invadono casa mia (sì, lo so cosa pensate se non mi conoscete abbastanza ma, con l'elastico, se l'elastico è buono, ho da sempre una mira perfetta...studiata in giovane età...) e, mentre le rondinelle sotto al balcone fanno la cova, mentre avevo un formicaio in macchina e la Pandina, da oggi pomeriggio, ha un nuovo odore di "Bayer schiuma per scarafaggi e formiche", molti avvenimenti hanno caratterizzato questo lungo periodo che trovate documentato in modo del tutto insufficiente come sempre qua e là.
La dominazione totale però spetta ai fatti connessi con le scalate.
Scalate fatte, scalate a cui ho dovuto rinunciare, persone a cui ho dovuto rinunciare e persone che ho sentito più vicine, infiammazioni e tendiniti, epicondiliti, una puleggia fracassata pochi giorni fa, il più pesante corso di alpinismo di sempre, lezioni sofferte e lezioni godute con il morale altalenante, tendente al pessimo o carico all'inverosimile. Nottate tristi passate da solo sulle scale di un rifugio e qualche serata piacevole...
...ma sto ripartendo.
Lo Ste fa sempre lo Ste!
E' così che da tempo "gareggio" nel mondo.
Quando una storia d'amore si spegne, anche la più bella, anche un sogno realizzato, diventa spesso una storia pessima e triste. La cosa migliore che ti sia capitata si trasforma nella peggiore. A volte poi ci si fa del male per il solo motivo che non si sa come procedere e perchè non si riesce più a farsi del bene...non perchè ci si voglia male davvero. A volte è proprio il contrario.
E' pazzesco. Gente che pensava che non sarebbe mai riuscita a farsene invece se ne fa eccome, anche tanto, da spezzarsi e spezzare il cuore a chi avevi scelto, e scelto proprio per starci bene insieme...roba da quattordicenni...
Ci si lascia, poi magari ci si riprende, si vaga e si annaspa intorno alle situazioni e ci si fa ancora più male, contraddizioni, lunghi discorsi inutili, si pazienta un po' poi si diventa e ci si sente patetici e l'epilogo diventa scontato...

Che strana è la vita...

E' di pochi minuti fa un contatto con una storia per cui impiegai molto tempo a ricominciare a vivere. Una storia che ormai mi pare così lontana per fortuna...e infatti ci ho sorriso.
Mi son ripreso da quello, ci si può riprendere da molte cose.
Odio dovermi staccare. Odio dover tagliare.
Sembra di perdere tutto. Ho ancora questa sensazione.
Col ragionamento non perdo nulla. Ho avuto mesi ottimi e mesi pessimi che non avrebbero dovuto esserci e pure con un gran sbattimento.
Uno a uno, palla al centro.
Ho conosciuto altre parti di me. Ho imparato qualcosa. Ho conosciuto un po' di più me stesso, inutilmente purtroppo ai fini delle storie passate.
Si cresce, si cambia un po', ci si adatta, si impara o si cerca di farlo, spesso del tutto inutilmente perchè adattarsi e imparare non basta e perchè, purtroppo, le possibilità concesse sono limitate.
Dovresti saper già fare, saper già dire, avere già le risposte...
Quel che non andava bene, va male anche se lo sistemi. Mi chiedo come sia possibile tenersi: tenersi per anni, per sempre intendo.
Non può essere solamente lo scegliersi bene.
Non si può essere sempre perfetti l'uno per l'altra e viceversa...anche venendosi incontro.
Forse è proprio questo il punto.
La perfezione dell'altro/a è un'illusione. Questo lo imparai presto e le cose forse funzionano quando si passa oltre. Dico forse perchè non lo so. Forse bisogna lasciare il tempo per riprendersi dalle "sbacchettate"...fino a un certo punto ovviamente Ho notato che sono molto più paziente sotto certi punti di vista. Roba che anni fa non avrei mai creduto.
Sotto altri invece...vabbè...
Imparo ma, accidentaccio!
Non si finisce proprio mai di imparare e di mettere nel cassetto.
Le discese son sempre troppo corte e non sai mai cosa c'è dietro la curva...a volte c'è la meraviglia per fortuna...durasse di più anche dall'altra parte...

Vabbè, sdrammatiziamo! Se avrò la fortuna di vivere ancora un po' di anni in salute e avrò la fortuna di qualche amore, questi forse mi trasformeranno nell'uomo perfetto!
Beata chi mi troverà...anche se, una volta perfezionato, diciamo fra un'altra trentina d'anni, avrò il bastone e la dentiera e la senilità presenterà presto nuovi problemi sul piatto e mi diranno sei troppo sdentato, ci son cose che non funzionano, ma va? Ad esempio sei troppo zoppo, ecc, ecc, hai la carrozzella troppo lenta...!!!

Non lo so come si fa a tenersi. Non lo so proprio. So solo che io tengo i miei amori nel cuore, per sempre...salvo stronze di prima categoria, ma ne ho conosciute ben poche per fortuna! Però, al di là delle battute...non aspettatevi troppo!!!
Intanto non si scala ancora ma continuo ad andar per monti. Sono in ferie e ci vado per la quarta volta in una settimana e, spero di ritrovare il mio bellissimo caschetto da alpinismo smarrito l'altro ieri al Campelli mentre ero in giro per sentieri sassosi con mio nipote...povero caschetto abbandonato...

...trovatooooooooooo!!!! Storia da pelle d'oca!!!

29 febbraio 2016

Mentre cerco di giorstrarmi tra mille cose, mille chilometri a pedali per lavoro e non, mille pareti, gli sci e altre mille mila cose come una trottola ...che in milanese si dice diversamente...e mentre cerco di non far mancare nulla di buono alla mia vita privata, tra le tante cose, la mia amica Ambra ha invitato me e il mio amico Toso a parlare di montagna e di argomenti che amiamo a radio Cernusco Stereo durante il suo programma "Oltre le Vette".
Ero stato già in quegli studi a suonar coi Cantina!
Ricordo il suono della mia voce e delle due chitarre, mia e di Daniele Marzanatti, mentre Stefano Cucchi scriveva in tempo reale le note da suonare a Daniele in modo che mi seguisse perfettamente come poi ha fatto! Che bello era sato! Questa volta andiamo a far chiacchiera!
Il 27 gennaio io a parlar di cambiamenti dei ghiacciai Alpini.
Il 24 febbraio il Toso, a parlar di cascate di ghiaccio.
Parliamo di due tipi di ghiaccio e, soprattutto, parliamo con passione, aiutati da Ambretta a fare un bel discorso agli amici ascoltatori e ascoltatrici.
Due belle serate.
La prima ho parlato, la seconda me la sono goduta in direttissima, ascoltando le voci dei miei amici direttamente dall'altra parte del tavolo dello studio radiofonico!
Sono davvero orgoglioso dei miei amici e pubblico i due files audio della trasmissione per chi volesse riascoltarli.
A presto

Oltre le Vette - Ghiacciai

Oltre le Vette - Cascate di Ghiaccio

9 gennaio 2016

Quante cose importanti si rincorrono per un sacco di tempo ...e quante cose si fanno per passione, per uscire dai guai, per non entrarci, per scappare o per vivere appieno...
Quante cose si fanno per questi motivi, per rincorrere un po' di vita che a volte sembra sfuggire o venirti incontro con la forza poderosa di un onda perfetta...
Di solito faccio cose belle, che mi piacciono.
Per me significa spesso: quanta adrenalina...quanta musica...
La bici, gli sci, l'arrampicata che non sono mai andati così bene ...no beh, gli sci non ancora. Ho appena ripreso ad aprile 2015, la neve vicina è arrivata da poco, sta arrivando si spera, quindi sarà tra poco che ricomincerò il mio cercare discese pendii, curve e salti...e ancora, adrenalina...
A volte dimentichi anche i sogni antichi, sogni romantici non solo di luoghi meravigliosi, vittorie, salti perfetti, velocità da brivido, aderenza precaria, compressioni e cambi di pendenza forti come schiacciasassi da uscirne a missile...
Anche domani andrò a caccia di emozioni e adrenalina...
Da un bel po' però, molti anni, non lo faccio per scaricar nulla, per sfogarmi o per scappare...
Lo faccio per il piacere di farlo e basta.
Non ho motivo di scappare, se non dalla confusione...Ho qualche motivo per sfogarmi, per lo schifo, la mediocrità (anche la mia a volte) e le ingiustizie che vedo ma sono innamorato della vita, innamorato dell'amore e non solo dell'amore allora inseguo la meraviglia e riempio tutto me stesso con più ne trovo!!!
Tornano forti le intenzioni di vivere appieno ogni momento, anche i momenti che non sembran perfetti.
Torna forte la determinazione di non sprecare solo un attimo di vita.
L'emozione e la carica che mi regalano la vita oggi, dipingono tutte le cose che faccio.
Domani andrò a scalare, un richiamo irresistibile come quello di poche cose e persone che conosco dalle quali non vorrei separarmi mai.
Leggo di montagna in questi giorni, di personaggi famosi, di persone che non ci sono più, ricordo di amici e li ricordo con un po' di nostalgia, con un filo di dubbio e possibilità e paura di andarli a trovar presto o di dover andare a salutarne qualche altro...
So che è pericoloso, ma il mondo verticale è una meraviglia, giocare con la forza di gravità e con la velocità è strepitoso ed è uno dei miei modi di correre per il mondo che trovo e che cerco attorno a me.
L'amore ne ha sempre fatto parte ed ultimamente mi sorride appieno e riempie ulteriormente la vita.
Domani sarò comunque lassù, attento e totalmente coinvolto.
Sarò sulla Torre Conica allo Zucco Barbisino con le temperature minime a -18°C e le massime a -7°C...un filo di vento è previsto...
Ho voglia ed è parecchi giorni che ci penso.
Molti anni fa, mio padre, insieme a Pierlorenzo Acquistapace e Casimiro Ferrari andarono ad aprire una via sul Barbisino. Mio papà l'ha sempre chiamata "La via del Barbisin"...ci ho messo una vita a capire che il Barbisino era una montagna e non una persona a cui dedicavano la via!!!
La via è caduta nel dimenticatoio generale e anche in quello di mio padre e non so dove sia ma, nel mezzo del corso di noi istruttori d'arrampicata, vorrei andare lassù sul Barbisin a scalare anch'io, ben più di una via ma un emulazione, per ricordare anche da dove nasce la mia passione per la montagna e per l'avventura, ovvero dai racconti di mio padre.
Quando tornerò, se avrò la fortuna di tornare, i miei pensieri si sposteranno e andranno ad abbracciare altre meraviglie che a loro volta vivono appieno...
Questo vuole essere il mio diario 2016, almeno l'inizio...l'origine della passione per l'outdoor e per la vita vissuta...
Vedremo, carissimi miei lettori e mie lettrici.
Vedremo dove la vita mi porterà e accontentatevi del poco tempo che dedico a queste pagine e a internet sia dal punto di vista personale, sia soprattutto da quello scientifico.
Detto questo, vi auguro un meraviglioso anno nuovo e mi auguro di aver presto buone notizie e il tempo per scriverle.

A presto.
Stefano!

30 gennaio 2016

E sì. Il tempo vola come sempre..
Tutto quel che ho scritto si è realizzato tranne la via alla Torre Conica che abbiamo interrotto alla fine del primo tiro per condizioni molto severe, ghiaccio dappertutto, ma soprattutto per un voletto di troppo trattenuto dalle mie spalle, da un bel barcaiolo e da un chiodo di sosta messo magistralmente dal sottoscritto!!!
Scusate se me la tiro un po' ma il chiodo suonava davvero bene e ci son volute delle belle martellate anche per estrarlo, nonostante dopo il volo si muovesse un po'!
Gironzolando per il Campelli, Barbisino e Pesciola, a ritirata conclusa poi ne ho viste un po' di tutti i colori. Tralascio i particolari della salita del primo tiro ma forse è stata la scalata più coinvolgente che abbia mai fatto e mi ha davvero lasciato la voglia di riprovare e tornar presto da quelle parti!
Gente su pendii di neve ghiacciata con la picozza sullo zaino e non in mano, magari pure senza ramponi ai piedi e mi dico:
"Vabbè, la via alla Conica non sarà andata ma son qui a scrivere e un volo, così come è stato, si è fermato o anche una scivolata (che non c'è stata!) nel canale di avvicinamento a 40° l'avremmo auto-arrestato immediatamente con le nostre picche..."
Mi tocca sempre veder sottovalutare insidie e a chiedermi se devo farlo notare oppure no.
Sembra quasi che vogliano sembrare dei duri, invece nella maggior parte dei casi sono semplicemente ignari e non si rendono conto che un pendio ghiacciato a cinque gradi di inclinazione, preso col sedere per terra può essere potenzialmente letale, figuriamoci a 30°, 40° o più...
Si vede che loro non cadono mai e non scivolano mai! Mah!
Ho visto gente scalare con tutte le accortezze ed essere anche i più veloci di giornata e non aver vergogna e ad avere le capacità di fermarsi a estrarre la picozza per affrontare anche solo venti metri di neve ghiacciata...
Cose così...
Peccato.
Ricordo mio fratello che scambiava le mie accortezze per ansia...eravamo in giro in macchina... e allora gli spiegai che in macchina non sono minimamente ansioso ma anzi, mi piace guidare e non ho paura di niente. Mi diverto stando comunque in guardia! Tutto lì!
Lo stesso vale per la montagna. Mi diverto e mi diverto un sacco, a piedi, in bici o scalando, stando comunque attento senza farmi problemi di sorta a indossare un caschetto o a piantare un chiodo o a tenere in mano la picozza quando non serve ma potrebbe servire.
Purtroppo c'è chi paga il primo errore e non è più qui. Per fortuna non capita quasi mai e non succede quasi mai nulla, così, imperterriti, si può continuare a sbagliare. In auto, come in parete, come in bici...
Ecco. Per ora la bici forse è lo sport più pericoloso che faccio tra il viaggiare per Milano quattro volte alla settimana, il che mi avvicina ai "morti che pedalano" come li chiamo io...anche se io cerco di essere sempre visibile, attento e rispettoso del codice della strada... e quando sono in discesa mollo un po' i freni...e non si è bardati come nel motocross...poi, ultimamente qualche saltino lo faccio e vabbè, mi proteggo. Salvo sfighe, la testa non dovrei rompermela ma magari qualcos'altro non è da escludere!!!
Comunque sia, non posso fermarmi.
Sarebbe comunque come smettere di vivere, quindi, che sia col corpo o col pensiero, lo Ste vive tutto a manetta, tranne quando crolla e deve dormire taaaantooooo!!! ...e ultimamente capita un po' spesso anche questo!!!!

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