14 marzo 2015
Canalone Caimi - Grigna Meridionale



Oggi voglio sentirmi annientato, sovrastato e sopraffatto. Per ora non voglio vedere nessuno.
Sì, sì! Voglio annichilire i miei pensieri. Voglio che sia qualcosa di vero a farlo.
Penso troppo, respiro a scatti, sono nervoso, preoccupato e incasinato a mille nel cervello. ...e, non ultimo, ho anche una gran voglia di neve e ghiaccio.
Il mio cervello lavora, lavora e, come per molti credo, lavora anche quando non dovrebbe e da un pensiero se ne fa un'altro, poi un altro ancora e poi via via e, spesso, lui lavora e lavora con troppa fantasia e le menate diventano un cane che si morde la coda e ci vuole una secchiata d'acqua per farlo smettere. L'artista potenzialmente depresso che è in me non deve impossessarsi di quello potenzialmente felice. Oggi i due combatteranno all'ultimo sangue!
Essendo inverno con ancora un filo di neve in montagna, ho deciso da un paio di settimane che la mia "secchiata d'acqua" sarà un canalone della Grignetta, più precisamente il Canalone Caimi.
Si fermino un attimo gli alpinisti che dicono:"Vabbè ma il Caimi è facile, ma che secchiata e secchiata, ecc, ecc".
Per me che soffro l'esposizione, qualsiasi cosa delle Grigne che non conosco mette un enorme timore riverenziale e, fino a che non l'ho ultimata ho sempre la domanda nel cervello:"Chissà cosa ci sarà là dietro?" ...e proprio questo volevo!
Il venerdi sera non punto nemmeno la sveglia. Non sono sicuro che andrò.
Sono da solo.
La mia amica non può seguirmi (a parte che avrei cercato di seguire io lei perchè è mooolto più forte di me!!! Se finirò o no il canale la chiamerò a un orario umano per salutarla). Sono due notti che mi sveglio per qualche decina di minuti tra le tre e le quattro e penso che se mi sveglierò anche stanotte e starò bene, mi alzerò, mi preparerò e partirò! Così è. Mi sveglio alle tre meno venti. Lo zaino è già pronto.
Parto!
...non dopo aver dato un'occhiata alle temperature sul web in tempo reale al Pian dei Resinelli (Voglio annichilire il cervello ma non suicidarmi)!
...non dopo l'abbondante colazione.
...non dopo essermi fatto le solite domande sull'intestino alpinistico, ecc, ecc!
A metà strada dei Resinelli, nevischia. Mi chiedo se sia il caso di proseguire e realizzo che oggi, la nevicatina di benvenuto è proprio quel che ci vuole!



Solo un sito web meteo su quattro che ho visitato dava possibilità di un cm di neve in mattinata. Penso al presente e al futuro lavorativo, non tanto per cambiare strada totalmente ma per aggiungere una piccola garanzia di entrate a quelle attuali per potermi permettere qualche giretto in più e, magari, anche un paio di sci, annessi e connessi...o chissà, cambiare proprio strada, ma come, dove, ecc...dovrebbe essere onesto ovviamente, in un bel posto o con bella gente, o entrambe le cose, magari anche un po' utile.
Penso alle proposte che ricevo come pseudoscienziato:"Se troviamo i fondi sei disponibile per...?" Dovrebbero essere vietate. Io comunque dico:"Quando li hai, dimmelo di nuovo. Per ora ci sono, poi vedremo".
Forza! Arrivo su al parcheggio principale ed evito di salire fino in via Caimi dove dicono di andare le classiche relazioni. Camminerò un'oretta di più ma mi risparmierò, nel caso, di montar le catene.
L'orario è perfetto, sono pronto e alle 6:10 mi incammino. L'alba è grigia, grigia e bianca, simile a me oggi.
Penso che oggi non potrò dedicare l'ora giornaliera al mio nuovo progetto estivo come maestro di mtb e allora domani ne dedicherò due, però intanto ci penso qualche minuto, così domani farò magari un'ora e 45'.
Con apparente calma, poco prima delle 7:00 sono all'inizio del canale e faccio uno spuntino. Quella poca neve che ho calpestato è dura come il cemento armato ed è un'ottima cosa.
Quota neve a 900m, zero termico a 1200m e attacco del canale a 1450m, perfetto. Il cervello frulla, non basta!
Alle 7:07 sto partendo ramponi ai piedi e una picozza. L'altra la lascio attaccata allo zaino.
La neve "garantisce" una presa ottimale.
Il canale mi sovrasta ancora poco. Per ora è "solo" bello e non molto inclinato quindi penso troppo.



Penso che sia inutile cercare di difendere il cuore col cervello, perchè il cervello non capisce nulla del cuore e il risultato è che poi il cuore comunque soffre, allora bisogna lasciarlo andare che tanto si incasinerà comunque a modo suo, in qualche modo, sia che sia difeso sia che sia indifeso. Lo scrivevo già in una canzone qualche tempo fa ma non mi applico...
Lo so, lo so che il cuore non pensa ed è tutto cervello però visto che poi manca l'aria, l'ossigeno e fa male il petto, saranno ben collegati, no?
Supero le reti paramassi.
Povere reti paramassi del Canalone Caimi.
Penso che siano conciate da sbattere via e magari tra poco non pareranno più molto ed entreranno in porta insieme al pallone...
Penso che non ci si debba rifiutare di fare le cose perchè sei rimasto da solo e vorresti essere con qualcuno o qualcuna.
Se è una cosa in cui credi e che ti piace, la fai per farla e non per la compagnia che hai o non hai. Non devi farti abbattere. Bisogna coccolarsi, non abbattersi. Io non ci riesco sempre ma vorrei. La compagnia è un valore aggiunto incalcolabile ...solo se è ottima ovviamente. E mi manca quando è speciale. Sono un vagabondo solitario che adora la compagnia, certa compagnia. Chiaro, eh? Se non avete capito, non scervellatevi perchè altrimenti il cane poi si morde la coda e andate fuori strada!!!
Lo dico sempre che, fin che va tutto bene e per bersi una birra e basta, va bene anche il primo dei cretini ma per il resto no. Allora vorrebbe dire che bisogna che vada male qualcosa per verificare con chi stiamo? Che palle. Non è possibile!
...se chi ho incontrato in cima poi sta leggendo, tranquillo che la nostra birra è molto diversa e molto gradita ma lo sai già!!!
Sono in vista del bivio. Ho deciso che a sinistra ci andrò un'altra volta forse. Prima guarderò la parte destra più facile. Solo 45° circa di inclinazione nel punto più ripido, salvo qualche breve passo ma davvero breve ancora più ripido per uscire sulla Cresta Cermenati.
Al bivio, una traccia ottima va verso sinistra e una schifotraccia va a destra. Penso:"Ste, sei scarso. Faranno tutti la parte sinistra più ripida con le roccette in fondo. Vai a destra".
Costeggio le placche di destra ma mi rendo conto poco dopo di aver fatto un casino. Non c'è abbastanza neve e viene giù tutto. Potrei venire giù anche io insieme al tutto! I ghiaioni mi piacciono tanto ma se poco sotto c'è un salto mi piacciono di meno.
Ritorno sui miei passi e decido di guardare dove porta la traccia di sinistra. Proseguirò solo fino a quando me la sentirò di farla anche al contrario. Ho anche l'altra picca e se andrà tutto ad incasinarsi, la impugnerò e tornerò sui miei passi.
Invece non si incasina. Sale e sale fino al limite superiore del bivio dove una traccia molto attraente e meno frequentata prosegue dritta sempre più ripida e, un tratto di qualche metro di sentiero sopra un grosso masso, traversa a destra comodamente fino alla seconda parte del canale innevato che percorrerò io.
Sto pensando al Canalone Caimi, finalmente, era ora! Ho trovato il passaggio. E' quasi banale se lo conosci e probabilmente cambia secondo le condizioni, come sempre.
Nella seconda parte, a volte per brevi tratti non seguo l'ottima traccia esistente perchè, a causa del caldo dei giorni scorsi, ha perso molta neve ed affiorano i primi sfasciumi instabili e poco dopo vedo l'uscita del canale. Sono pochi metri ma la tiro più dritta che posso perchè a me la neve ripida piace e sono in cresta. Sono le 8:07. Mangio qualcosa...
Il Canalone Caimi, spoglio dalla neve, mi ha sempre impressionato negativamente quando passavo sul sentiero Cermenati, ma innevato è proprio tutta un'altra musica!
Mentre sono negli ultimi tratti vedo due persone che attaccano la base del canale. Oggi sono il primo ad averlo percorso e mi è piaciuto essere avvolto nel silenzio delle pareti di roccia cementate dal ghiaccio.
Non un filo d'aria. Era previsto! Non un rumore tranne quello dei miei ramponi, della mia picozza, le maniche della giacca che sfregano e il mio respiro.
Che spettacolo!
La Grigna è sempre emozionante.
Mi emozionavo a lavorarci e mi emoziono sempre a gironzolarci.
Credevo che non avrei avuto voglia di andare fino in cima, invece...
Decido di salire. La cresta Cermenati è un po' pulita e un po' "sporca" di neve ghiacciata. Invento ogni sorta di passaggio per sfruttare ogni centimetro quadrato di ghiaccio e neve. Mi diverto anche un po' a testare la tenuta dei ramponi sui facilissimi passaggi sul calcare. Poco sopra, un alpinista esce dal Canale del Caminetto. Mi precede di qualche decina di metri. Non sarò solo in cima.
Mi capitò solo una volta di essere solo in cima alla Grignetta eppure ci son stato decine e decine di volte... Mi allenavo sperando di fare la gara del "Trofeo Scaccabarozzi" e in uno dei miei improbabili allenamenti ad orari e in giorni altrettanto improbabili, attraversai tutta la cima della Grignetta da solo...incredibile ma vero!
L'alpinista si sta fumando una sigaretta.
Ci salutiamo, E' un tipo calmo e tranquillo.
Mi chiede da dove sono salito. Penso che abbia visto che viaggio imbragato, con un paio di rinvii e il necessario per fare una sosta veloce, e una doppia... In realtà gli piace semplicemente saperlo. Lo chiederà anche a chi arriverà dopo. Si tiene al corrente. Il sabato prima era salito dal Caimi ma passando dalla parte sinistra più difficile. Facciamo due chiacchiere, ci presentiamo, spizzichiamo qualcosa poi arrivano altri due alpinisti dal Canale del Caminetto. Io saluto e vado a vedere se mi va di scendere dalla Cresta Senigallia. E' bella ma tra le nuvole, poi boh. Più in là le catene saran sotto la neve. dovrei cambiare i guanti per tener le catene e la roccia che questi che ho su sono quelli che scivolano, tirar fuori l'altra picca.
Il cervello poi è andato in pappa ancor prima di affrontare il canale di salita, preoccupandosi di quel che avrebbe potuto trovare dopo, invece di pensare solo al passo che stava facendo in quell'istante... Sento anche le voci di chi sale da laggiù. C'è da incrociarsi. Non ne ho voglia.
Niente dai, scendo dalla Cermenati. Oggi son già contento davvero!
Nel frattempo arriva qualcun'altro. La Grignetta torna la montagna iperfrequentata di sempre. Oggi son tutti su presto che poi la temperatura si alza e la neve smolla.
Scendo e, in prossimità del canalone di salita, raggiungo A. che avevo incontrato su in cima. Lui scende da lì. Su in cima mi aveva chiesto come fosse messo il canale per la discesa e a me sembrava ottimo.
Cerco di capire se non disturbo e mi unisco alla discesa. Non mi piace sentire le punte dei ramponi sui tratti di sentiero pulito e ho ancora voglia di calpestar neve.
Facciamo quattro chiacchiere ma solo quattro davvero!!! Chi mi conosce sa che per me è uno sforzo ma cerco di stare zitto e non annegare più le persone di così tante chiacchiere e fatti miei. Mi sforzo di adeguarmi al loro ritmo...con scarsi risultati ma mi sforzo!!!
Incrociamo altre sei persone. La discesa procede tranquilla a parte che in fondo mi finisce un piede in un buco e il ginocchio mi si gira un po' dalla parte sbagliata. Scendo comunque senza problemi, ora è minimamente gonfio ma non fa male.
Arriviamo alla base del canalone, sto per proporre una birra ma non faccio in tempo e la propone lui. Ha anche la macchina qui sotto e mi da un passaggio fino a giù. Accetto volentieri per compagnia. Constatiamo che sono passate da pochissimo le 10 del mattino e per una birra sarebbe presto ma per noi potrebbe essere quasi pomeriggio e allora vai di birra ...e chiacchiere...
A. è un tipo che parla di quel che fa lui, non di quel che fanno o non fanno gli altri. E' una cosa che apprezzo sempre. Vogliamo offrire entrambi ma io arrivo qualche secondo prima. Lui vuol ricambiare e, visto che è presto e siamo a stomaco vuoto, sarà per un altra volta, tra una settimana, un mese, un anno, senza impegno ma non dimentico la buona compagnia, la soddisfazione di una bella giornata.
L'ultima sigaretta di A. e ci salutiamo.
Vado in macchina. Scendo in una zona in cui il mio cellulare "futuristico" prenda. Mi fermo, mi accartoccio con le gambe sotto il volante della mia Pandina, telefono e mi viene un crampo alla gamba...
38 minuti di telefonata non li facevo da almeno dieci anni.
E poi avviso la genitrice a casa che sono vivo e arriverò presto ...mi accoglie con i Pizzoccheri.
Per qualche ora, il respiro è stato fluido. Il pensiero impegnato bene e il cuore leggero.
La secchiata d'acqua mi ha preso in pieno!
Giornata memorabile.
Ora posso tornare a mangiarmi le dita nervosamente.
Che viziaccio... Ciao!

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