26 aprile 2016
Continuo a stupirmi delle cose belle.
A Dicembre ero motivatissimo, più in forma e più allenato di adesso ma ho comunque fatto la mia prima (e per ora unica) via in Antimedale alla quale non ho ancora finito di brindare adesso...
E ieri, che mi stupisce ancor più, ho pure portato il Fibra a ripetere questa magnifica via!
"L'ho portato" nel senso che ricordavo ancora quasi tutta la via a memoria e glie l'ho indicata come ha fatto GM con me qualche mese fa.
Fabri ha quasi finito il primo tiro (Via Chiappa).
L'abbiamo divisa tre tiri ciascuno e a lui ho lasciato i più belli e difficili (L2, L3 e L5) indicandogli dove andare, gli ho prestato la mia preziosissima relazione cartacea e poi l'ho visto uscire soddisfatto dalla via in due ore e cinquanta minuti!
Certo, per me era stata un po' la conquista dell'impossibile, in una situazione perfetta e con una dose di emozioni incalcolabile.
Per lui è diverso: ha sempre scalato in via ma, vedere il sorriso del Fabri di fianco alla sosta di uscita, è stato proprio forte.
Avevo una certa non voglia ma soprattutto un pizzico di paura ad andarci, paura di non godermi la via già fatta recentemente e di dovermi solo confrontare ogni secondo con la meraviglia della prima volta, invece sono andato e ho fatto bene!
Appena affrontato il primo passo di arrampicata sul primo risalto del primo tiro da primo di cordata, la scalata per me impegnativa, l'ottima compagnia del Fabri e l'ampia parete mi hanno avvolto appieno, mi hanno accompagnato e offerto buone sensazioni fino all'uscita.
Fabri in uscita dal quarto tiro (Via Chiappa).
Finita la Chiappa, nella fresca giornata tersa e un po' ventosa volevamo poi andare a curiosare (in realtà è qualche mese che la penso) su "Frecce Perdute", un altro capolavoro del famoso Don A.Butturini come "Solitudine" e "Tuono".
...ma proprio la via del Tuono, abbandonata a metà quest'inverno, pende sulla mia testa come una Spada di Damocle e si mostra oggi come un problema da risolvere al più presto...
Allora la testa mi aveva mollato sulla placca fessurata del secondo tiro e, una volta guadagnata la sosta, non me la sentii di proseguire...
In più, forse a causa del vento o di qualche piede un po' pesante o, semplicemente, della forza di gravità, una scarica di sassi nei pressi dell'attacco ci abbassa un po' la voglia di attaccare il meraviglioso e infinito primo tiro di "Frecce"...
Fabri in uscita dalla via (Via Chiappa).
Beh. Ci diciamo:"Mangiamo qualcosa e poi decidiamo"...
La mia voglia non cresce.
Se tutto andrà bene, le "solide" rocce staranno lì ancora un po', anche Fibra la pensa uguale, dunque "Frecce Perdute" sarà per un'altra volta! E magari prima ci infilerò la "Via del Tuono" a Baiedo...
Idea:"Perchè non andiamo in Angelone a far Sole Fiabe e Freud"?
E' anni che la vorrei percorrere. Mi porta ricordi pessimi...ma anche alcuni ricordi belli di persone meravigliose e sono stanco di vederla sulla guida e di non conoscerla ancora. Dovrebbe essere bella. Così pare a vedere l'inizio da sotto.
La placconata iniziale poi è appoggiatissima e dovrebbe essere facile ...3c dice la guida...ricordo solo quello, per il resto so che dice 5c max ma, al momento, non ricordo dove e in che tiro!!!
Vabbè ma è l'Angelone, ci sono i resinati...è tutto un altro impegno psicologico rispetto all'Antimedale, no?
Sarà...
Ci rifocilliamo a Barzio...
Alle 16 stiamo bevendo un caffè al bar della funivia di Barzio. Vediamo un uomo e una donna che osservano il primo sperone sulla loro Guida e chiediamo quale sia "Sole Fiabe e Freud" per non confondercela con "Minchia signor Tenente"...e lui ci chiede un parere sul primo tiro: il magnifico sperone di placca appoggiata...
Ci dice che 3c come grado gli sembra un errore e io penso "Sarà questione di testa come sempre su quelle placche anche facili" Gli dico:"Non so! Andiamo a farla adesso!"...però penso anche:"Porcacci! Cominciamo bene!!!"...
La placconata sullo sperone del primo tiro...e il mio friend del 2 ben messo là sotto!
All'attacco dico al Fibra che mi prendo io lo sperone con eventuale sorpresa. Lui è d'accordo!
Fortunatamente parto bello allegro puntando direttamente al terzo resinato (perchè non vedevo i primi due in ombra!) che vuol dire che un po' di benzina nel cervello ce l'ho ancora...
Fibra mi fa notare i primi due e li utilizzo felicemente! E' proprio dal terzo in poi che arriva la botta al cervello e devo riregistrarmi, modificare il modo di scalare, comincio a spostar spalle, tronco e bacino per caricare i piedi in svariati modi...non è impossibile salire, è anche facile a volte, ma consumo benzina ad ogni passo che comunque regala sensazioni totali e bellissime che soffocano appena appena la paura di scivolar via...
Al penultimo resinato non ce la faccio più psicologicamente ma ora non mollerei nemmeno se mi pagassero oro quanto peso (che è poco, ma in oro sarebbe abbastanza...).
Sono troppo disabituato alla placca. Il grado non lo so, potrebbe essere poco, chi se ne frega...
Vedo un buco a sinistra, un metro fuori via, saltando un resinato infilo il mio nuovo friend del 2 e la mano sinistra, poi mi allungo tantissimo bloccando col braccio sinistro e vado su duro a una lama, la rimonto e sono in sosta.
Sticavoli!
Sale Fibra complimentandosi...in sosta non è così convinto di continuare la via. Preferirebbe allenarsi in placca e così dovrei fare anch'io ma ho voglia di questa via e ho voglia di farla oggi.
Provo ad insistere: Andiamo su dai, ancora un pezzetto. Se vuoi vado io...sennò vabbè, scendiamo...ma sono poco credibile.
E invece parte lui!
Partenza delicata bene e poi per facili lame e risalti corre in sosta.
Fibra sul secondo tiro...si noti che il terzo tiro passerà dove la roccia in ombra si verticalizza.
L'uscita del terzo tiro.
Mi recupera e mi lascia la via...
Il terzo tiro va su dritto per dritto, verticalissimo, su quel roccione che interrompe il Primo Sperone nel centro e a metà della sua altezza. Vediamo il primo resinato ed un altro mooooolto alto. In mezzo pare ci siano lame e fessure per proteggere, quindi parto pensando che comunque sarà dura e lo è!
Non riesco ad alzarmi così tanto da afferrar le belle lame grige, gialle e unte là sopra, se non pinzando una piccola rugosità in una piccola rovescia alla mia destra. La prima volta desisto perchè ho i piedi troppo bassi poi, dopo un attimo di riposo, ripeto il movimento utilizzando degli appoggi per i piedi, più alti, meno netti ma buoni. Arrivo così ad un'ottima lama. Appena sopra c'è anche un resinato che era nascosto dalla vegetazione della fessura (che ho strappato per chi ripasserà su ottimo consiglio del Fabri). Rinvio!!! 5b ...mah! Ste, ti devi allenare di più...mannaggia alle tendiniti...
Poi la via sale ancora dritta. I resinati aiutano a trovarla. Dal terzo resinato decido di proseguire in diagonale a destra ma prima mi sporgo all'in dietro e vedo un altro resinato poco sopra. Allora su ancora dritto fino in sosta...sempre più facile...sperando che i pezzi di Angelone stiano tutti su e ben saldi anche oggi...
Poi...sticavoli!!!!
Sticavoli che bel tirello!
Anche Fabri la pensa così!
Sono sull'enorme terrazzo prima del quarto tiro.
Davanti ai miei occhi vedo la placca iniziale che si impenna sempre di più fino a diventare verticale e bucherellata per poi fratturarsi e diventare leggermente strapiombante.
Mi preoccupa di più il passaggio dalla placca appoggiata a quella verticale che da qui mi pare chiodata lunga e priva di appigli.
Parto comunque:"A noi due!". La prima rinviata è comoda, la seconda un po' meno, in traverso a sinistra ma si fa... poi, dove la placca impenna, salgo parecchio coi piedi raccogliendomi, trovo un paio di mani davvero buone e mi allungo rinviando comodamente. Non era poi così come si dipingeva dalla sosta...
Sto anche recuperando condizione... Salgo più agevolmente questo tiro che i tre precedenti. La guida lo dà 5c. A mio modesto parere è più facile di quello sotto. Io direi 6a quello sotto e 5c questo ma è la solita questione dello stile di scalata più o meno congeniale.
Vada per il 5c, ovvero il grado più insidioso che esista (!!!) ...peggio ancora se ha il + !!!
Non la pensate così anche voi?
Finito lo strapiombo capisco dove sono.
Vedo i roccioni alla mia sinistra, l'alberello, la bellissima placca fessurata e il traverso finale della "Via del Verme" altro bellissimo ricordo. Mi faccio guidare dall'ultimo resinato di Sole Fiabe e Freud verso l'ultima spaccatura aggettante bella da passare e arrivo in sosta con un urlo liberatorio davvero forte che non faccio così spesso...
L'uscita in placca facile prima dell'ultimo piccolo risalto!
Arriva Fibra, lo ringrazio perchè mi ha permesso di finire la via.
Cerco di ricambiare la sua gentilezza scendendo io a disincastrare le doppie.
Parto e scendo 50m fino alla sosta con catena e anello di calata di un monotiro, dritto sotto la S2 del "Verme". Un'altra doppia veloce e siam giù.
Andiamo a farci un panino al taleggio e prosciutto dalla nostra amica di Pasturo e una birretta va! Un po' di brindisi alle Chiappe e ai riscontri strani e simpatici e a "Sole Fiabe e Freud"...
La sosta finale in comune con la via del Verme...e finiscono le batterie della macchina fotografica!
E ora che dire della via e di me?
Comincio dalla via...
Avevo voglia di farla da anni e ho sentito il bisogno carnale di portarla a casa oggi.
Allora forse è per questo che mi è sembrata stupenda!
Nel terzo tiro mi sono reso conto di dove stavo scalando e, riferendomi alla roccia ho detto:"Vabbè, sei stata su fino ad oggi, potresti star su anche stasera", ma questo lo penso sempre un po' dappertutto anche se ora gli do meno peso di un tempo...
Cerco di evitare il peggio, canali merdosi, versanti appena abbandonati dai ghiacci, versanti zuppi d'acqua, frane telefonate con tanto di avviso di chiamata, vento forte, ma comunque siamo dei pazzi...
La via è completa, nè corta nè lunga, offre numerosi stili di scalata, mi piacciono tutti, estremamente, tanto, tantissimo e, secondo me, vale proprio la pena ficcarcisi in mezzo e ripeterla... Oggettivamente è molto bella.
Di me?
Avete già letto abbastanza...e anche troppo!
"Vi va bene a voi"...direbbe il mio amico Toso, contravvenendo al suo perfetto italiano!!!
Comunque non si sa mai come vanno le cose e non finisce lo stupore per quelle belle!
...l'altro ieri è tornato a casa il mio gattone...dopo nove mesi di assenza!!!
Spero sempre bene per tutte e per tutti noi.
Alla prossima!