Diario ...ma non proprio tutto! - dal 26 gennaio 2012

2 ottobre 2015

Prima di aprire un'altra pagina del diario che non si chiami "2012" e che magari si rinnovi, è tempo di bilanci.
I miei bilanci, per quanto magari assurdi, non stupiranno di certo per nulla rispetto ai fatti deliranti dei quali sento impotente e a quel che vedo intorno, vicino e lontano da me...così non mi sembra di scrivere nulla di che ma è dal 21 settembre, l'equinozio e, per questo data portatrice di un po' di sconforto, che penso al bilancio dell'anno, soprattutto dell'estate che, nonostante tutto, è stata grandiosa!
Mentre trascorreva, la paragonavo per indimenticabilità a quelle del 1987 e del 2006.
Nell'87 andai per la prima volta in vacanza nel Parco Nazionale del Gran Paradiso...sulle tracce di Dan e di Bouc (da "Scappa Bouc scappa!" di Carmen Petoello Morrone) e fu un sogno.
Nel 2006 seguii il corso di alpinismo alla scuola di Corsico, conobbi il mio fratello di corda, il Toso e scalammo insiemea Monica e a pochi altri tutta quella grandiosa e indimenticabile estate e non solo l'estate.
La fratellanza è viva. Da quando non soffro più l'esposizione in modo così assurdo, non abbiamo ancora scalato insieme in via ma solo qualche tiro in falesia comunque estremamente goduto e ci ripromettiamo prima o poi di farci finalmente una vietta!
Ho scoperto stamattina che l'ultimo tiro che abbiamo ripetuto insieme poche settimane fa, dopo nove anni dalla nostra prima volta, è stato aperto moltissimi anni fa da un amico di mio padre che scalava con lui e dovrò dirglielo prima che lo apprenda leggendo qui!!!
L'estate appena passata, cominciata alla grandissima insieme al Fibra sulle placche del Paretone di Arnad, per me impossibili fino a poco tempo fa e poi a salire da primo o in alternata sulle torri della Grignetta con la mia socia di allora, non posso negare che sia stata un'esperienza altrettanto grandiosa e per questo voglio ringraziare di cuore lei e tutti i miei soci dell'estate!
L'autunno porta novità e le solite robe vecchie già viste...

Lo Ste selvatico non è certo una novità!

Robe vecchie sono anche la irrefrenabile voglia di uscire anche a cento metri da casa, la voglia di scalare e di pedalare, di saltare, di sciare, i dolori di primo mattino che mi fanno sentire un vecchio ma poi, per fortuna, quando la macchina si scalda, ha ancora molto da dire e me la godo al massimo fin che dura...
Lo sapeva già il mio inconscio ed ora anche la parte conscia di me conferma che amo le cose che nascono e crescono pian piano dal niente e non velocemente dall'entusiasmo per poi morire, così come la bici e l'arrampicata in montagna che, dalla normalità e dal nulla, hanno cominciato a premere e così come certi legami che, cominciati in sordina tanti tanti anni fa, ora sono sempre più forti e a cui sono molto grato.
Purtroppo noi umani siamo impostati su una speranza di vita che non sembra sposarsi con i miei tempi ma, essendo vivo al momento, non posso ancora confermarlo con certezza!!!
Quest'estate son tornato ciclista sulle lunghe distanze e anche questo è roba vecchia ma emozionante come la prima volta e forse anche di più, viste le storie passate!
In una zona vicino a casa, un po' strana ma nemmeno più di tanto, sto costruendo un nuovo sentiero di allenamento perchè, oltre ad essere divertente, nonostante io sia inconcludente e del mio diploma di Maestro di MTB non me ne sia fatto nulla per ora, non si sa mai e mi piacerebbe tenerlo.
E' dura e difficile e, se verrà snobbata come l'ultima che ho costruito e ormai ruspata, non mi interessa...
Lo scopo è potermi divertire un po' a 800m da casa quando voglio, tenermi allenato, avere la sfida di qualche passaggio impossibile o quasi e mantenere alcune capacità di guida acquisite con tanta, tanta dedizione in questi ultimi anni.
...anche mantenere un modo di osservare il terreno che ho imparato e acquisito e mi aiuta anche nella scalata...
Non è più primario ma resta sempre come obiettivo di cornice, il far vedere che non serve per forza allontanarsi in auto per divertirsi ma basta un po' di fantasia e di olio di gomito e si trova roba bella da esplorare anche dietro l'angolo...sperando sempre un giorno di trovare la pista occupata da un po' di bocia che se la prendano a cuore!
Anche lavorativamente parlando l'estate è stata grandiosa.
Non ho ancora potuto completare i lavori ma ho curato l'allestimento della sala dedicata ai fossili del nuovo "Museo delle Grigne" di Esino Lario e, se andrete a visitarla, spero che vi piacerà.
Ho compilato i pannelli divulgativi illustrando gli argomenti che ritenevo di base e più interessanti sulla geologia e sui fossili del Gruppo delle Grigne. Recentemente sono stato su a disporre i fossili nelle vetrine. Ora mancano solo i cartellini e poi non resta che attendere l'innaugurazione del Museo.
A Barzio ho lavorato anche quest'anno alla mostra dei fossili delle Grigne durante la Sagra delle Sagre e, complici gli amici del pastificio di Olginate, della Birra della Valsassina, la fine dello stress che mi attanagliava questa primavera, una quindicina di giorni di inattività fisica e i festeggiamenti personali cominciati dalla conquista del Sigaro Dones dalla Via Normale da primo di cordata, sono ingrassato un paio di kg che sto pian piano ricominciando a controllare altrimenti diventano sei!!!
Comincio ad osservare con maggior interesse rispetto agli ultimi anni la quantità di neve che cade sulle Prealpi. Mi sembra di essere tornato agli anni 95-96 in cui percepivo il ruggito dei miei sci adagiati sul piano superiore del mio letto a castello!!!
Quest'anno poi può anche darsi e mi auguro che impari a sciare sulla neve fresca! Non l'ho mai fatto!
Se dovessi imparare, è certo che lo si vedrà sulle pagine di questo sito perchè, in quel caso, scierei tutto l'inverno! Se non dovessi imparare poco male, scierò in primavera sul duro e magari, d'inverno, mi godrò qualche discesa in pista come una volta...seppur meno frequentemente e un poco più piano di allora...oppure pedalerò e scalerò!!!
Da un po' mi piacerebbe anche ricominciare a correre a piedi ma le ginocchia per ora me lo sconsigliano. Vedrò comunque cosa mi diranno appena comperate le scarpe nuove! ...la Maratona di Atene per ora è lontana ma non la dò per persa totalmente!
Dovrei anche attrezzarmi per ricominciare a pubblicare le fotogallery ma per ora sono sempre senza un software adeguato...
In palestra sta per cominciare il corso di arrampicata indoor autunnale e mi impegnerà appieno.
Tra pochi giorni ci sarà lo stage di ghiaccio al Morteratsch del CAI Corsico e l'aggiornamento di ghiaccio per gli istruttori che continuerà poi sulle cascate, inverno permettendo, e via.
Le parti più private del mio lavoro e delle mie relazioni sono delicate e restano tali.
Scalcia sempre di più la voglia di lavoro in montagna che mi manca, magari semplice, duro e in zone innevate, in modo da essere costretto a sciare per andarci o per tornare e quindi in modo da dover reimparare a curvare e passare ovunque, su qualsiasi pendenza come una volta e magari pure su qualsiasi neve...ma vedremo chi la vincerà tra me e la mia pigrizia.
Attualmente, come sempre, lascio che le cose mi piovano in testa e poi cerco di gestirle, a volte facilmente, a volte con difficoltà.
A questo proposito però devo confermare che le scelte di base ti fan piovere in testa certe cose piuttosto che altre e, per ora, nonostante la mia inesistente soddisfazione economica che comunque dipende anch'essa in gran parte dalle mie scelte di base, quel che mi è piovuto in testa mi ha fatto vivere generalmente bene, per quanto a volte capiti di sbandare un attimo anche laddove la strada sembri spianata.
Musicalmente parlando sono riuscito finalmente ad accordare quasi il mio pianoforte e a renderlo almeno ascoltabile e suonabile, pur dovendo essere di bocca buona per goderselo, ma io me lo godo, così ho ricominciato a suonare qualche minuto ogni giorno con grande soddisfazione! ...avrei anche anche già un nuovo pezzo da registrare...
E ora vediamolo e viviamolo al meglio quest'autunno che parte grigio, indolenzito come me al mattino ma vivo quanto mai e pronto a scalpitare per un po' di vita in più.

25 agosto 2015

"Le sensazioni di una volta"
E' il titolo di una mia canzone.
Dice che non tornano più, che però ogni tanto mi aspettano dietro l'angolo dei miei momenti fragili...non son mai riuscito a registrarla decentemente ma è una bella canzone e finisce con la sensazione di oggi che, quando la scrissi, era una ragazza...
Le sensazioni di una volta invece tornano e si dipingono di nuovo.
Oggi, dopo non so quanti anni, almeno 18, ho ripercorso la strada che da Bereguardo porta giù al ponte di barche. Ultimamente ci arrivavo sempre per sentieri...
RIvedere quel rettilineo alberato, ripercorrere quelle curve a forte velocita, non certo fortissima come quando i 65 km/h erano roba normale da quelle parti, come quando rischiai la vita e un frontale con una croma i e Turbo blu che tagliava un po' la curva e io l'allargavo a causa di una chiazza di sabbia sulla mia strada...coincidenza fortunata!
Le sensazioni di una volta sono tornate a premere e mi hanno sconvolto la vita oggi.
Percorrere quella strada mi ha fatto tornare in dietro nel tempo e mi sembrava di essere ancora il 17enne che voleva vincere tutto (che poi non ha vinto quasi niente!), ma oggi mi sembrava di passare il traguardo del Giro d'Italia in maglia rosa...
La canzone dice poi:"La paura che poi sia già stato tutto e che nulla sarà più così"...
Non c'è da aver paura.
Si pedala emozionati, ci si innamora, ci si ravvede, si progettano cose serie e cose inutili e insulse anche a 41 anni e ci si sente coinvolti appieno, si accoglie, si scappa, si sogna come a vent'anni.
Non si può mai saper cosa ci riserverà il prossimo secondo di vita. Forse sarà meraviglioso, forse sarà un disastro, ma le sensazioni tornano, si rinnovano, si affievoliscono e si intensificano come quando avevo 3, 8, 10, 12, 16, 20 e 30'anni...
Non ho paura di non sentire più.
Il prossimo secondo, minuto non so se mi stravolgerà il cuore, in bene o in male ma so che è anche probabile che succederà, spero non in male ma chissà.
Io cercherò di fare del mio meglio...
L'apatia però non è male quando capita. E' che la pace interiore non esiste, almeno la mia. La sensazione di oggi comunque è quella, quella che ha battuto tutte le altre, una sensazione di una volta rinnovata e così forte da mettere al tappeto tutte la altre che si fanno sentire ma là sotto, lontane, pessime o meravigliose...

16 maggio 2015

E' sabato sera. Non dovrei scrivere... Il sabato è una serata no, a meno che non sia da qualche parte in cui i giorni son tutti uguali e/o possibilmente in ottima compagnia...
Sto pensando all'arte dell'infelicità.
Ne sono un esperto.
Non so vedere appieno lo Ste felice, se non in troppo brevi momenti.
Sono troppo selvatico e amo la gente selvatica ma mi trovo sempre a perderla o a farmi perdere e poi, stupido, a soffrire.
Vorrei provare un'amore universale, lo percepisco, ci provo ma non ne sono capace e mi libererebbe, forse.
Vorrei provare libertà, un amore libero.
Sentirmi libero di volere solo lei
Sono capace di gioire infinitamente per l'incontro avvenuto ma sono capacissimo di soffrire per quello che non avviene... Ammiro i lupi e li invidio
Sono molto meno selvatici di me in quel senso.
Si trovano senza troppe menate e si tengono, punto.
Vorrei una settimana, un mese, o una vita senza telefono, senza email, senza facebook, il che, nello stato attuale delle cose presuppone di avere a fianco tutto quel che ti serve e ti fa felice.
Vorrei morire senza la connessione accesa, senza farmi aspettare e senza aspettare.
Ecco, ora invece dovrei scrivere un'altra canzone...mannaggia!
Congestione e canzone fan proprio rima con emozione!
Troppe tutte insieme...

2 maggio 2015

Complice un paio di giorni di impegni a curar malanni parentali mi son trovato con del tempo da poter impiegare a scrivere e aggiornare relazioni di montagna e, come sempre, di cuore.
Chi mi frequenta sa che sono tornato sciatore da poco più di due settimane e probabilmente dentro non ho mai smesso di esserlo. Ora spero solo che duri! Chi non mi ha mai conosciuto sciatore non può sapere cosa voleva dire per me...
Ammetto solo che ero/sono un po' esagerato.
E' esattamente come per la bici, sono indemoniato, esaltato e impazzito, solo che fuori casa (per ora e finchè non mi deciderò a trasferirmi) non posso usare gli sci come la bici allora, appena c'è l'occasione, a sciare si va!
La bici è gelosa ma è sempre il mio fedele destriero a cui mi affido soprattutto sulla strada per il lavoro in cui sfido quasi ogni giorno la giungla milanese ma sempre con attenzione verso me e verso gli altri.
Anche lei mi permette di godere la solitudine nonostante spesso viaggiamo in una gabbia di matti e, al tempo stesso, mi regala incontri eccezionali di persone speciali che ti rivoltano il cuore come fosse una zolla di terra magra e sterile in attesa di essere riportata in salute.
Due mesi fa la bici mi ha permesso anche di reincontrare gli speciali medici del pronto soccorso G.Pini di Milano per farmi aggiustare un po'...seguivo "una" scialpinista sulla neve...
La musica preme o premeva, a tratti e, anche se suono pochissimo, qualche pezzo nuovo è saltato fuori come un'eruzione pliniana esplosiva.
So già che domande mi farebbe Daniele bassista...
Per il resto, non son mai riuscito a nascondere niente!
Vi lascio alle news e magari mi metto i pantaloncini da free ride, una maglia e cerco di uscire almeno venti minuti che è quel che purtroppo non posso fare con gli sci...

6 febbraio 2015

La pagina del diario viene spesso sostituita da altre che si formano, si aggiornano all'interno del sito che, ormai sapete già, fatico a gestire per il poco tempo che gli dedico.
Ora il tempo si è ridotto ulteriormente perchè sono stato ispirato a scrivere la mia storia di ciclista!
Non ho la pretesa che venga letta da più dei miei rarissimi lettori abituali che dovrebbero essere due o tre, quindi è per due motivi che la scrivo: per voi due o tre e per me che ho voglia di ricordarla, sia nei capitoli brutti che ci sono anche se son pochi, sia e soprattutto nei capitoli belli.
Mi dà l'opportunità di ricordare persone, di tornare a pensarle e di tornare a pensare alla strada, asfaltata, sterrata, a forma di sentiero, di rocce, di neve o inesistente e inventata.
La scrittura però si sta dilungando parecchio e mi porta via ancor più dal sito e non solo dal sito.
Chi mi conosce o conosce anche solo questo spazio web troverà delle vecchie storie, qualcuna sarà nuova.
Allora, se vi piace quel che scrivo, abbiate pazienza.
Se avrò fortuna di arrivare alla fine, avrete da leggere altro di me e delle mie fantastiche biciclette.
Io intanto sto rivivendo come fosse ieri certi dettagli e il cuore, per questo, funziona ancora.
Per le persone funziona sempre.
E' barricato e meno disponibile e nemmeno io so come aprirlo, ma vi conservo e vi voglio bene.

Un piccolo estratto del racconto:

In quel periodo mia sorella mi insegnava i vari sentieri e le stradine di collegamento tra le varie cascine e tra i vari fontanili della zona.
Io cercavo di memorizzarli. Con quelli vicini me la cavavo bene ma ero ancora un po' giovincello per quelli lontani e questo portò a simpatiche conseguenze!
Adoravo scoprire posti nuovi a bordo del mio mezzo con la forza delle mie gambe e questo si sarebbe risolto in futuro con qualche decina di migliaia di km di pura esplorazione sia in strada che fuori strada alla fine degli anni 80, i primi anni pionieristici della mountain bike in Italia, senza interruzione fino al 1997!
Anche quella belva rossa cominciò a diventar stretta e quando la sella uscì definitivamente dal piantone, si dovette sostituirla.
Nel frattempo si partiva per la montagna e in legnaia c'era un residuato bellico di mia sorella: una graziella azzurra. Era al limite della piccolezza ma mia andava bene e, in mancanza d'altro e, soprattutto di soldi, i miei in collaborazione con mio fratellone che cominciava a diventare almeno adolescente, la sistemarono e la misero nel caravan pronto per essere portato in Val Veny attaccato alla Fiat 124 special di Papà.
Alla grazziellina non cambiarono gli pneumatici che risentirono dell'età e dell'ambiente di conservazione e scoppiarono irrimediabilmente il primo giorno durante il secondo giro...
Quelli furono i miei primi due giri in bici in montagna!
Ci avevo fantasticato su tutto il tempo del restauro del mezzo creandomi delle aspettative di bellezza infinita.
Quella bici non mi piaceva un gran che, ma pensavo:"Chi se ne importa! Ci vado in montagna!!!".
E fu abbastanza.
In quel giro e mezzo dell'enorme camping, di cui una buona parte a piedi per riportare il mezzo sfortunato capii che quella era una cosa fantastica. Fu un'esperienza meravigliosa che impegnò i miei pensieri per un po' di tempo, fino a che non la potei ripetere...
Le vacanze, anche senza la bici, passavano sempre bene grazie al cielo. Non c'era quasi nessuno che mi prendeva in giro perchè non sapevo giocare a calcio o perchè ero gentile e sincero o perchè non dicevo le parolacce...
In montagna ero sempre più felice e meno antipatico che a casa! Avevo qualche amichetto e cominciavo ad avere anche qualche amichetta.
Ero troppo piccolo per capire le cose che non andavano, c'era da mangiare abbastanza, si camminava, si facevan dighe sui ruscelli, si calpestava la neve, si andava a mirtilli, a prender l'acqua alla sorgente, il latte dalle mucche della signora Giuditta e il tempo era scandito dal fragore dei seracchi del ghiacciaio della Brenva che si schiantavano di fronte a Notre Dame de la Guérison.

23 febbraio 2014

C'è da vergognarsi un po' della frequenza di aggiornamenti!!!
Alcuni amici affezionati al sito mi dicono:"Aggiorna un po' il tuo sito"
e allora scrivo qui un breve riassunto degli ultimi mesi che però richiederebbero nuovi racconti, nuove relazioni, ecc, ecc...

Comincio dalla musica, argomento fin troppo dimenticato ma, vi dirò, preferirei accendere l'ampli e mettemi a suonare piuttosto che scrivere ma sarà per la prossima volta e perdonerete la mancanza di scrittura ma ho ricominciato a registrare alcuni pezzi nuovi con l'altro Ste (tastierista) e forse chissà, tempo permettendo anche il Dan (bassista)...
Suoniamo in un progetto semi-elettronico, il che vuol dire che ancora si suona e si spera prima o poi anche dal vivo o comunque di tirar fuori qualche bel pezzo da ascoltare un po'...
Il tutto ha richiesto una grandissima iniezione di umiltà, in quanto le dita non vanno dove vorrei ed è faticoso tirar fuori qualche ora per studiare e allenarsi in modo da suonare almeno decentemente, però quel che vien fuori ci piace e sta pure migliorando...
Il primo pezzo l'abbiamo battezzato "Reunion" per festeggiare l'inizio di un nuovo progetto!
Questo è il secondo: line-in.
Ora poi stiamo lavorando ad un lento che ci piace molto...e dovremmo lavorare ad un altro che però è molto difficile!!!
Questo qui:



Lavorativamente parlando,

l'università non mi chiama piùS da quasi un anno e ho proprio paura che le mie collaborazioni siano finite. Peccato! Mi piaceva lavorarci.
Comincio a dire che ero un preparatore di fossili e non più che lo sono...
Ora più che altro cerco di mantenere i contatti con alcuni docenti, dottorandi e amici, sia per puro piacere, sia per mantenere vivo il progetto "scienzafacile.it" in cui credo e per il quale mi scrive anche gente che ci vorrebbe lavorare!!!
Si vede che sembra un sito davvero serio!!! Peccato che come sempre, sulle mie cose non ci faccio una lira! Sono un capitore, mica un imprenditore!!!! (che poi capisco solo fino ad un certo punto...).
Ora mi occupo delle mie visite invernali al museo di Storia Naturale di Milano e faccio regolarmente da tutor nelle materie scientifiche...dalla matematica, fisica, chimica, fino all'agricoltura e all'ecologia...un impegno mica da ridere, considerando che voglio anche vivere un po' e non solamente studiare!!! Per ora comunque ce la faccio e con buoni risultati!!! Sto anche imparando un sacco di cose interessanti, non solo riguardo le materie scientifiche ma soprattutto riguardo la scuola dei miei sogni...

E riguardo la montagna che vi dico???

Ne sono sempre attratto ma non è dietro l'angolo e non mi va più di usare la macchina così spesso per andarci...
Però parliamo un attimo di corsi...
Sta per cominciare quello di arrampicata su roccia 2014 a Corsico per il quale farò tre lezioni teoriche:

1-risalita della corda e successiva discesa
2-Ecologia (rapporti alpinismo e ambiente) ed Educazione Civica
3-Cenni di Geologia (ricordando che una delle finalità del CAI è la conoscenza delle montagne di tutto il mondo, ma soprattutto italiane)

Accompagnerò le prime lezioni pratiche poi mi metterò da parte e lascierò campo libero agli alpinisti e alpiniste della scuola cai corsico

Il corso che mi ha più toccato da vicino e punto nel vivo è stato decisamente il corso ombra invernale...
Ora, un corso "ombra" è un corso che facciamo solo noi e tra di noi istruttori della scuola.
Era appena finito quello di arrampicata su roccia (che non ho frequentato), fatto con l'obiettivo di andare a fare/provare vie nuove per i futuri corsi di alpinismo e per aumentare l'esperienza dei nuovi istruttori ed istruttrici ...che qualcuno ha detto:"Sarebbe bello fare un corso ombra invernale!"
Questo disse il Caimmi e Damiano lo prese subito in parola!
E' così che abbiamo cominciato ad aspettare buone condizioni della neve (che non sono ancora arrivate) e del ghiaccio delle cascate...

Eccole qui: le cascate!

Non mi sono mai interessate, non mi hanno mai attirato. Mi hanno sempre fatto paura.
...e invece...

Sono nato per quello!

Ci arrampico bene anche se ho tanto da imparare, non cerco chiodi, spit e viti come un metal detector, come quando arrampico sulla roccia e mi si stringono le chiappe dalla paura di cadere...
Lo so che non dovrebbe essere così. So che il ghiaccio non è "sicuro" come la roccia, ma mettetemi due ramponi e datemi due picche e io vado su! E soprattutto ho una voglia matta di andar su, che sia da secondo oppure da primo di cordata! I posti poi lasciamo stare, sono da sogno...
Sabato scorso ho fatto la mia prima cascata in alternata, facile sì (la Lillaz), ma era solo la seconda volta che andavo sul ghiaccio di acqua (come lo chiamano i glaciologi!) e via! Nessun problema!
Però devo anche ammettere che non era esposta, quindi chissà...vedrò! Di certo non è uno sport a cui riuscirò a dedicarmi, sia per i costi del materiale, lo sbatti degli avvicinamenti in macchina, ecc, ecc...
Però che bello! Bello davvero! Chissà che si torni a far qualche scalata bella davvero con gli amici!

A proposito di ghiaccio e di glaciologi, palrando di ghiaccio (ma di ghiacciaio!) e di università non posso dimenticare l'intervista che ho fatto al prof. Claudio Smiraglia.
E' stato il mio professore di Geografia Fisica nel 1995 ed è stato così emozionante intervistarlo per scienzafacile.it e per il notiziario del CAI di Corsico...
Ecco qui la prima parte. La seconda se vi interessa ve la trovate di certo. Peccato che l'emozione non mi faccia parlare come dovrei e mi faccia muovere troppo e agitare ma la prossima intervista, garantisco, andrà meglio!!!



Avevo anche ricominciato ad arrampicare sulla roccia da secondo, divertendomi ma il tempo atmosferico quest'inverno è stato quel che è stato e mi è toccato rismettere... Arrampicavo da secondo attendendo il momento che mi venisse voglia di farlo da primo e anche perchè i miei soci di una volta ormai partono a scalare dal 6b e dietro riesco anche a starci seppure un po' a fatica, ma davanti certamente no!!!
In palestra non ho mai smesso e finalmente qualche sera fa ho concluso la via di destra in strapiombo senza soste e senza usare l'ultimo rinvio...lo avevo sognato un po' di tempo fa e lo han fatto in tanti tranne me. Ora ci sono anche io!!!
In bici sono stato sul Monte Melma per il secondo Melma day e poi in Grigna al Pialeral a salutare il Dario poi fino ai Piani Resinelli con un giro epico sulla traversata bassa innevata dalle prime nevi dell'inverno...
E ora è proprio il turno di lei...

Si, ormai lo sanno quasi tutte/i che ho ricominciato ad andare in bici...
Ieri ad esempio ci sono andato per 7 ore e mezza, come una volta.
Sono uscito dal cancello di casa con lei. Niente macchina, come mi è sempre piaciuto.
La meta forse non sembra poetica ed estrema ma ne è uscita una giornata strepitosa. Una giornata d'altri tempi.
Parto verso il naviglio. A Corsico, sul Naviglio mi tocca confrontarmi con gli altri (come spesso succede). C'è un divieto alle bici per un sacco di bancarelle. Nessun problema, scendo e spingo con calma. Ebbene come mi aspettavo, mi avranno superato e incrociato un centinaio di ciclisti sulle loro bici, qualcuno anche veloce e, come sempre sostengo, mi si conferma che qui, quasi ognuna/o fa lo stronzo fin che può e poi si lamenta degli altri e pretende pure di essere "diretto" da gente onesta...
Ho inserito questa cosa per rovinare volutamente l'argomento bici, mica che qualcuna/o si ingelosisca troppo!!!!!
Ma continuiamo...
Finite le bancarelle continuo a pedalare verso Milano su un Naviglio sempre meno nebbioso e sempre più caldo e assolato. Sono molti i podisti che si godono una corsetta sull'alzaia ciclo-pedonale...
Sono con la mia bellissima e potrei passare dalla Gio a farle un saluto!
La Gio è la mia amica commessa! Una delle tre persone che mi soccorsero quando mi capottai in bici spaccandomi un polso e tagliandomi un gomito fino al tendine...
Le faccio sempre un saluto quando mi vede attraverso la vetrina del negozio mentre vado e torno dal lavoro e ogni tanto, se non c'è gente esce a salutarmi e dice che vorrebbe comprare una bici nuova!!!
Allora passo. Però non la trovo! Mi vede la sua collega e mi spiega che è andata a fare una commissione e di ripassare tra 10 minuti. Bene!
Allora vado a far due foto alla bici col Duomo sullo sfondo...a dopo!

La mia Athem in Duomo a Milano

Ripasso ed ecco la Gio che mi regala sempre un sorriso quando mi vede. Le spiego il programma di giornata e via. Buon lavoro! Riprendo a pedalare e dopo una mezz'oretta sono sotto il Monte Stella!
Ho avuto modo di frequentare questa montagnetta al corso "Accompagnatori di MTB" a marzo dell'anno scorso e mi ha affascinato!
C'è una quantità infinita di drop, di salti e un buon repertorio di passaggi tecnici sia in salita che in discesa, basta saper esplorare e io non saprò far niente ma ad esplorare e soprattutto a gironzolare sono un esperto!!!
Faccio un pranzetto al sacco sulla cima e gironzolo su e giù per quasi due ore.
Incrocio un gruppetto di tre ciclisti di MTB Milano. Stanno provando le bici della Scott e il motivo per cui son venuto qui oggi è anche quello: il test bike della Scott.
Vorrei provare un modello da enduro...ma vorrei anche non provarlo perchè se poi mi piace troppo mi ci innamoro e lo voglio comprare ma non ho soldi abbastanza e poi ho già deciso che quest'anno farò il corso "Maestro di MTB" e mi costerà uno sproposito...
Comunque sia non resisto e un paio d'ore dopo sono su una Scott Genius 920, un missile biammortizzato con telaio in carbonio (la prima in carbonio che abbia mai provato) e ruote da 29 pollici...
Non era quella che avrei voluto provare ma forse è meglio così...Volevo provare una 650b (detta anche 27.5) e forse me ne sarei innamorato davvero ma era occupata e vabbè...andiamo con la 29!
Un bel test! Ho fatto solo gonfiare gli ammortizzatori e ho regolato la sella. Il resto l'ho tenuto così. Gomme molto dure e poca trazione ma sul dritto e nelle curve larghe sembra di poter fare qualsiasi cosa...i gradini in salita diventano una rampa e i drop in discesa, quasi non li vedi nemmeno. Appena ci sei in mezzo, ti toglie anche l'idea del ripido...poi però, sullo stretto, la mia è meglio. Provo a fare qualche pezzetto in manual ma non ci riesco un gran che e su una salita ripida e tecnica che avevo fatto con la mia, non salgo...non per dire che la mia sia meglio ma di certo è più divertente e maneggevole!
Appena tornato sulla mia ho notato quanto è pesante rispetto alla carboniosa e quanto le farebbe bene avere l'ammortizzatore post bloccabile, poi l'ho alzata in manual, due saltini e ...W le ruote piccole e la mia Anthem!!!
Poi, con lei, son tornato di nuovo alla montagnetta e ho provato il tracciato percorso con la 29!
Obiettivamente ci sono pro e contro da ambo le parti...a volte con la 26 pare di capottarti (ma forse è solo la pipa dello sterzo troppo lunga...), con la 29 manco ci pensi... con la 29 non giri e con la 26 invece sembra di essere sulla macchina di automen (telefilm anni '80!)...
Forse per guidare una 29 c'è solo da conoscerla, sgonfiarle le gomme e abituarsi...o essere un po' più grossi, così ci si sente "onnipotenti" come diceva ieri il mio accompagnatore di MTB Milano!!!
Grazie A Scott, al dottor Bike e a MTB Milano per la bella opportunità e la compagnia!
Per ora comunque, W le ruote piccole! Aspettando di provare una 27.5
Di ritorno, sull'alzaia piena di gente in libera uscita, me la son presa con calma e mi son pure fermato a far merenda sul Naviglio quasi al tramonto, in perfetto stile gironzoloide pregustando il mio sabato sera...sul divano, con un film mitico degli anni 80!

Vi ho stressato, eh?
Beh! Almeno non mi direte più di aggiornare il sito, ma in realtà...

DITEMELO! Che mi piace!!!!

Ciao!

25 luglio 2013

Mi sono scassato di nuovo...
Non si passa dalle gobbe del pumptrack di mezzo metro a quelle di due metri in uno step solo, a meno che non si sia di quei pochi eletti dotati di talento di natura...
E io non sono certo uno di quelli, allora ho pagato il tentativo esagerato di salto con qualche slogatura di troppo, sempre che non ci sia qualcosa di microrotto tra costole, spalla sinistra, braccio sinistro al completo e graffietti vari sparsi...
Non avevo tempo di andare in PS ma avevo da lavorare e per tre giorni ho sorriso e fatto su e giù alla "mia" grotta quasi come se niente fosse, non favorendo certo un buon recupero.
Ora eccomi qui a cercare di rimediare con quel poco riposo che si può fare a casa...

La cosa che mi infastidisce è che dico spesso:"Non devo lamentarmi perchè ho fatto tutto da solo e me la son pure cercata",
invece sta roba suona tanto come una lamentela...
Cerco di tenere botta certo, ma suona un po' tutto come una lagna, senza contare il nervoso che monta su dal profondo per l'inattività obbligata nelle mie due settimane di ferie in cui avevo pianificato la conquista di vette, la ripresa dell'alpinismo su ghiaccio, il riallacciamento di alcuni rapporti a distanza e un bel paio di giri seri...
Una lagna! Come il mio gatto che miagola come se stesse morendo di fame quando non fa altro che mangiare e farsi gatte a destra e a manca...

Guardo spesso il mio sito.

A volte per compiacermi, a volte per cercare inutilmente di rivivere emozioni che è impossibile rivivere se non in modo nuovo sul campo o a contatto con le persone...
Uno dei motivi per cui lo guardo è anche per vedere come cambio, se cambio, per fare un confronto e, saranno i 10 giorni di super rottura dovuti al volo in bici ma non noto nulla di buono se non un continuo e inesorabile peggioramento, uno svuotamento, il fuoco che brilla sempre di meno ma la cosa che mi disturba è che non capisco il perchè e non vedo come uscirne...
Una volta un amico mi propose una via d'uscita per una simile situazione e stetti zitto sennò lo avrei dilaniato a furia di insulti...

Mi consolo pensando a Sara di cui mi ero quasi innamorato ma che per sua fortuna ho perso di vista... Sara mi diceva che è presuntoso cercare il senso della vita e io aggiungo:"Sono qui, sono al mondo e in qualche modo devo andare avanti. Ho provato tantissimi modi e ho fallito miseramente.
Salvo qualche caduta, so andare avanti solo con le gambe, niente di più, ed è quello che faccio. E' quello che faccio meglio.
Posso anche insegnarlo, ma non potrei certo insegnare a vivere...

Forse Sara, dedita a curare il prossimo, quella frase la disse per salvare anche me.

17 maggio 2013

E' sempre un periodo troppo impegnato per stare dietro al mio sito internet ma lo conservo e ogni tanto ne approfitto per rileggere qualcosa di me e vedere i cambiamenti in corso...
Continuo a cambiare e a tornare sui miei passi, ultimamente sulle tracce delle 'mie' ruote
Continuo a scalare soprattutto in palestra, mi sto allenando per il terzo triathlon del Dosso e nel prossimo w-end parteciperò ad una 24 ore di nuoto a squadre in cui dovrò nuotare per quattro turni da 15 min.
Mi mancano un po' i momenti tranquilli della mia vita ma spero col mese prossimo di recuperarne alcuni.
Ieri ad esempio sono riuscito a suonare un po' il pianoforte, quasi un'oretta, mentre il caminetto era acceso a scaldare questo freddo e umido maggio 2013...
E' stato un bell'attimo di relax. Suonavo al piano della casa dei miei mentre mia madre cuciva una nuova canottierina per nostra nipote e ho apprezzato di aver condiviso il momento...
Suono molto di rado e mi manca.
In compenso non mi manca la bicicletta che popolava questo sito come un ricordo ed ora è prepotentemente tornata a riempire la mia vita...e anche il sito. Ogni tanto pensavo che il tempo occupato a compilare questo sito e il sito di scienze, in passato era tutto tempo in cui pedalavo ...ed eccomi quasi tornato a quei ritmi.
Avrei un piccolo progetto estivo però: Unire internet e la bicicletta e girare un piccolo film amatoriale sulla mia vita attuale ciclistica, quindi unire bici, piacere e un miniminimo di lavoro, ma vedremo. Più che altro penserò a pedalare in salita, in discesa, sul pumptrack di Mendrisio che sarà vicino al mio posto di lavoro estivo, ovvero la Grotta dell'orso del Monte Generoso che magari già conoscete...
Alla tenera età di 39 anni sto imparando a saltare con la bici...e, come tutte le cose che ho imparato dai 20 anni in su, sciare, nuotare, scalare, me le godo 10 volte di più del normale.
Devo il merito della cosa soprattutto ai maestri di mountain Bike di AMI che durante il "Corso Accompagnatori" hanno notato un mio "piccolo" difetto nelle curve a bassa velocità: in pratica bloccavo lo sguardo a metà curva. La impostavo bene ma non ne uscivo altrettanto bene...
Ebbene ci ho lavorato parecchio e ho notato che ho lo stesso problema sulle gobbe: fisso lo sguardo sulla gobba e al momento dello stacco, mi trovo a guardare il mozzo della ruota anteriore e non il punto di atterraggio come si dovrebbe. Di conseguenza mi sbilancio e perdo il controllo della mia posizione in aria. Me ne sono accorto sulle gobbe più alte del Pumptrak e quando mi son reso conto, ho provato una conduzione classica del salto e l'esito è stato positivissimo: posizione rilassata in aria e pieno controllo della situazione...
Ora il problema è aumentare l'altezza e la lunghezza dei salti e magari cominciare a fare anche qualcosa di carino in aria con la bici ...senza magari sfracellarsi...perchè poi si sa: non ci si accontenta, si esagera e si va in terra...
Sto anche migliorando le curve, che ho sempre fatto forte ma ora forse ancora di più e si ripropone lo stesso problema di cui sopra!!!
Tra poco sarà anche il compleanno della mia bicicletta, la Stumpjumper che ho acquistato il 31 maggio 1990 ma la Anthem (quella velocissima nuova belva) non sarà gelosa dei festeggiamenti.
Ormai anche lei è mia...siamo già caduti qualche volta e ci siam rialzati, è appesa al bilancere della panca piana di fianco al mio letto e spesso diventa anche un appendi abiti, quindi direi che ormai è mia a tutti gli effetti e, come spesso capita in questo tipo di rapporti, più che altro sono io ad essere suo!!!!!

marzo 2013

Mi son preso qualche ora per me.
Un po' ho dormito, mi son fatto doccia, barba, capelli e mi son tirato un po' insieme...
Da un po' di tempo a questa parte non sapevo più che cosa volesse dire.
Il tempo è poco e non va sprecato, va ottimizzato, lo dico sempre ma, ogni tanto il mio fisico e il mio cervello mi ricordano che c'è un limite, allora devo riposare almeno un po'.
Ultimamente ho troppi impegni e sono insostenibili. Ho una vita piena e comunque spesso, arrivato a sera mi sembra di non aver combinato nulla...
Lavoro al museo di St Naturale come guida, sto facendo un inventario in un altro museo, vado alla scuola di alpinismo, riunioni, allenamenti, sito di scienze, avis, cerco di suonare, c'è molta, a volte troppa gente che vuol passare del tempo con me...e poi si perde tutto...
Come qualche anno fa con la musica, sta succedendo la stessa cosa col sito di scienze...ovvero che non ci rimedio un soldo pur facendolo in modo estremamente serio, quindi devo pian piano abbandonarlo perchè l'impegno di parecchie ore a settimana è insostenibile e cosa posso dire? Peccato...
Son tutti capaci di dire vai avanti, finchè loro prendono lo stipendio ma in realtà, il mio motore preferisco spingerlo per andare avanti in bicicletta.
Le Scienze Naturali servirebbero a tutti ma quasi nessuno è disposto ad ammetterlo seriamente perchè costerebbe a tutti in termini di soldi, fatica e sacrifici.
A sommarsi al tutto, sono anche stufo di vivere in un porcile.
Oggi camminavo lungo il Naviglio che sarebbe una bellissima via d'acqua e invece è un raccoglitore di ogni genere di immondizia, prima tra tutte una serie interminabile di bombolette di stelle filanti artificiali e milioni di sacchetti e mozziconi.
E allora ho bisogno di nuove energie, ma ho paura di non trovarle qui intorno. Almeno attualmente non succhio energie da niente e da nessuno. Ho solo voglia di andare in bicicletta, di gironzolare e di non pensare a niente e nessuno...
Mi serve un po' di riposo. Almeno per ora...

25 ottobre 2012

E doveva succedere: E' arrivata la nuova belva, una Giant Anthem X3 che dovrò imparare a guidare e la Stump per ora potrà riposare un po' appesa sopra il letto, non pria di farsi ancora un bel po' di impennate!!!
Mi pare di esser tornato bambino alle prime pedalate senza rotelle qualche mese prima di compiere i tre anni.
Ste, c'è da reimparare ad andare in bici!!!

Un'altra cosa che dovrò reimparare è a suonare un po' la guitar... Sono molto arrugginito ma con Stefano Cucchi, il mio tastierista dei Cantina, ho ripreso a suonare ed abbiamo intenzione di registrare qualcosa di nuovo.
Sono già cominciati i lavori con una bella prova e dopo aver tolto un po' di ruggine, il sound era già forte e di grande potenzialità
Speriamo che i 'lavori' futuri piaceranno al pubblico ma soprattutto che piaceranno a noi in modo da essere sempre pieni di voglia di suonare!!!

Certo, la bicicletta pende come una spada di Damocle su tutte le mie altre attività e non posso negarlo a nessuno, ma la musica pompa dentro così tanto alle volte che bisogna farla uscire o il sacco esplode!!!

19 ottobre 2012

E' lei! L'ho scelta...



Ovviamente avrò presto altre foto sul campo!
Ora potrò ritornare ad occupare il mio tempo nei soliti modi.
In questo periodo ero più insopportabile del solito, nervoso e sempre impegnato nelle mie mille attività e invece di dormire sceglievo la bici...
Sono passato attraverso varie scelte e vari lavaggi del cervello da parte di amici e ciclisti. Ho cominciato pensando di prendere la sorellina giovane della mia Stumpjumper (la fsr) ma si vede che alla fin fine, di Stumpjumper nella mia vita ce ne può essere solo una! Ho optato per l'acquisto online in un negozio rinomato di cui tutti parlano/scrivono bene e che già dal primo contatto mi ha trattato con gentilezza.
Ora quindi aspetto l'arrivo del mezzo da bikextreme e cercherò di adeguare la mia guida alla nuova bici molleggiata
Avrò moltissimo da imparare e, mi auguro, mani meno fracassate!
La definiscono un missile... Io ho preso la versione base che pesa già meno di 12 kg e che comunque si presta ad infiniti upgrades, la stessa cosa che avevo fatto per la mia Stump
Speriamo bene...nel senso che arrivi bene, che funzioni come deve, ecc, ecc.
Prima di riappendere la mia Stump sopra il letto e lasciarla meritatamente riposare, dovrò fare qualche video per mostrare le mie impennate a chi mi ha sopportato in questo periodo di scelta e di allenamento, poi la Stump la userò per qualche salita in asfalto e quando ne avrò voglia
Per ora è tutto! Appena arriva ho già qualche impegno per provarla in giro a zonzo con un po' di amici...
A presto le news...

26 settembre 2012

Lavoro sul Monte Generoso che in questi giorni è generoso in quanto a pioggia e vento fortissimi. La sera sono in un bel campeggio sul Lago di Lugano. Ho la 'mia' roulotte, veranda e qualche amico. Ho passato proprio una bella estate.
Ora il campeggio è vuoto ma per fortuna la compagnia non manca: Felipe, La Rosy coi loro figli mi fanno copmpagnia, ogni tanto si pranza o si cena insieme, ci si scambia una bottiglia di vino o una birra e il tempo passa benissimo...
Oggi ero giù dalla mointagna.
Troppa pioggia e troppo vento, allora non ho preso il trenino che sale e mi porta solitamente al lavoro ma ho comunque avuto il piacere di salutare la dolcissima Iv che avrebbe dovuto portarmi in cima alla montagna...
Tornato quindi al campeggio, ho passato la mattinata a sbrigare un po' di lavoro extra, poi Felipe e la Rosi mi hanno invitato a pranzo.
Oggi han cucinato una specialità portoghese, delle loro terre e con estremo piacere ho potuto mangiare il Baccalà di cui ho sempre sentito parlare ma che non avevo mai mangiato e caspita se è buono...
Nel pomeriggio tranquillo, senza vento e senza pioggia mi sono allenato un po sulla mia due ruote e poi il vento ha ricominciato a soffiare sbattendomi di qua e di là al punto che sono rientrato alla base...
Dopo un paio d'ore, col vento sempre più forte, arriva Felipe che mi chiede:"Stefano! Ti va di rischiare la vita?"
E io:"Va bene! Cosa dobbiamo fare?"
Felipe è una persona semplice e di compagnia. Il primo giorno che arrivai qui già ci chiacchierai un po'. E' un lavoratore serio, gli piace il suo lavoro e lo fa bene e con dedizione anche per tirar grandi i due bimbi...
Nel campeggio lui fa di tutto, come sua moglie del resto e oggi, una barca da 40000 euro sta andando alla deriva e si distruggerà sulle rive del lago poco più a nord.
Un campeggiatore si è accorto e lo ha avvisato e c'è da fare qualcosa...
Le condizioni del lago sono pessime: onde lunghe e vento che spazza via ogni cosa e Felipe lo sa che è estremamente rischioso avventurarsi oggi in acqua con la piccola barchetta da pesca da 8 HP di cui dispone il Camping. In più ci sarebbe da rimorchiare controvento un bestione ad una boa qualche decina di metri più in su...
Il campeggiatore è abituato al Mare del Nord, arriva da lì e il lago gli sembra casa sua. Felipe è abituato all'oceano.
Io? Mah, sto bene, in forma e a me sembra una cosa davvero bella e folle al punto giusto, un'occasione da non perdere e mi spiace non avere con me la macchina fotografica per documentare l'evento e via, siamo già in barca e fatichiamo già ad uscire dal piccolo garage sull'acqua.
Grazie all'abilità di Felipe arriviamo in un soffio alla barca ed è un po' problematico sganciarla.
Sembra un toro imbizzarrito e io mi occupo di non farla sbattere contro la nostra piccola barchetta.
Felipe e Il Campeggiatore sciolgono gli ormeggi mettendoci forza e concentrazione. Il vento è davvero fortissimo e tutto sbatte con furia. Siamo già fradici.
E' fatta. Abbiamo la barca e possiamo tenerla solo a mano. Il campeggiatore tira e cerca di non far sbattere le due imbarcazioni una contro l'altra e io subentro a tirare appena dietro di lui quando l'altra barca lo tirerebbe in acqua.
Arriviamo alla boa fissa e il difficile è attaccarci la barca.
Il vento aumenta e questa volta sono io a tirare la corda e a tenere l'imbarcazione mantre il campeggiatore cerca di non farla sbattere contro e sopra di noi e Felipe con tutta la forza che ha moschettona la barca alla boa.
E' fatta?
No!
Certo la barca è salva ma ora bisogna rientrare e il vento è ancora aumentato...
Ma Felipe è esperto in queste manovre e sa cosa sta facendo e il rientro sembra per lui quasi un gioco da ragazzi!
E i ragazzi adesso son fuori dai pericoli, fradici, scendiamo dalla barca in acqua in modo da spingerla al suo posto e via a bere una birra con quella bella atmosfera di sana complicità dei sopravvissuti a un gesto un po' folle...
Ora sono asciutto e seduto comodamente in veranda mentre il vento imperversa e pensavo al perchè lo abbiamo fatto...
Credo che il valore della barca e la dedizione al lavoro siano stati solo un buon inizio. Era solo una barca ma la scintilla che ha fatto innescare la miccia, secondo me sono state le condizioni del lago proibitive ad attirarci come le sirene di Ulisse e il senso della sfida che muove spesso gli esseri umani in amicizia a far cose sopra le righe come, a volte, semplicemente recuperare una barchetta da "4" soldi e aver poi qualcosa da raccontarsi sorridendo davanti a una birra!!!
Certo che adesso fuori è una furia e non so ...forse la barca poteva andarsene a quel paese!!!

18 settembre 2012

Il mio pensiero fisso è tornato quello di quando ero un ragazzo di 14/15 anni ed è quello di acquistare una nuova bicicletta ma senza aspettare troppo...questo proprio perchè non ho più 15 anni
Vorrei poi fare il corso per accompagnatore e poi maestro di MTB... Mi sembra di essere come un uomo sposato che deve dire a sua moglie che non potrà più essere presente perchè si è innamorato di un'altra...
Fortunatamente io non dovrò ferire nessuno, salvo chi mi vorrebbe un po' meno ciclista e un po' più qualcos'altro e, al massimo tornerò ad appendere la mia Specialized StumpJumper sopra il letto dietro il pianoforte...
Sento però che la cosa mi toglierà tempo per l'arrampicata, per la corsa, per il cai, l'AVIS, la palestra, ecc ma l'amore è amore e...

...non riesco proprio a nascondere che aver ricominciato ad andare in bici sia stato uno degli eventi più belli, inaspettati ed entusiasmanti degli ultimi 15 anni della mia vita, quindi ecco che lo Ste oggi si è risvegliato quello di sempre ...almeno sotto un certo aspetto!

Il 14 settembre ho fatto gara di downhill (ma più che altro Super D) contro trenino a cremagliera del Monte generoso
Partenza insieme al trenino dalla stazione Vetta alle 17:45, precisamente fuori dai cancelletti che impediscono l'ingresso al bestiame; arrivo alla stazione di Capolago in 39 min e 30 sec, 15 secondi prima del trenino!!!!
La gara però ha il suo tracciato e le sue regole:

Il tracciato da seguire non è quello della cremagliera (vietato ...ma fattibilissimo e noioso!!!) ma è il sentiero che scende a sinistra della cremagliera e poi si infila nel bosco sopra la stazione di Bellavista. Da qui poi ho tagliato sulla sterrata che arriva alla strada asfaltata per San Nicolao-Salorino-Mendrisio e poi per Capolago. Sono 19.3 Km da GPS e li ho percorsi a 29.31 Km/h di media con una massima relativamente bassa di 62.2 Km/h dovute alle nuove gomme da trattore che su asfalto non vanno!!!!

Le regole sono quelle del codice della strada ...salvo forse qualche limite di velocità superato in discesa e dell'etica dei 'vecchi' Moutainbikers, ovvero assoluta precedenza ai pedoni sui sentieri e velocità estremamente moderata nelle zone ciclo-pedonali. Mai uscite in velocità sulle curve cieche e cercare di non slittare con la ruota posteriore sui sentieri...

Il tempo ovviamente è migliorabile e anche di molto perchè io l'ho fatto con una bici rigida del 1990 e, soprattutto nella prima parte di fantastico sigletrack, dei buoni ammortizzatori agevolerebbero il passaggio su delle sezioni sassose un po' impegnative e, nel mio caso, spaccamani e spaccapiedi.
In più ci ho aggiunto un bel volo tra i sassi perchè ne ho preso uno troppo alto con la moltiplica ed ho pure strappato via un dente, accidentaccio, ma fortuna avevo ginocchia e gomiti protetti, oltre ovviamente al casco...

In conclusione un super D entusiasmante e al massacro con l'ultimo pezzo di falsopiano discesa che non finisce più...

Ho raggiunto e superato il trenino al ponticello di Capolago sopra la cantonale con la macchinista e il personale del ristorante bar Vetta che dall'interno dl trenino esultavano per il risultato!

Con strada chiusa sarebbe una bella garetta con dei tempi interessanti che stupirebbero!!!

Chissà? Magari un giorno....

Io la riproverò quando sarò a cavallo di un nuovo mezzo full suspensed!!!

31 gosto 2012

Difficile da tradurre quel che c'è qui dentro queste righe...basti dire che respiro a scatti e ho finito le parti di dita mangiabili ...vizio del cavolo!
Ma vivere un sogno e tornar coi piedi per terra è dura anche se mi dà ancora più gioia che nostalgia, me ne ha data e non ne chiedo ancor di più.
Va bene così.
Non posso esser di più di quel poco che sono.
A volte forse sarebbe meglio convincersi di aver sognato e registrare il sogno nel cuore...

1 maggio 2012

Tutto insieme, tutto così sentito da confondere le emozioni... Il matrimonio dello Ste (il "mio" tastierista. Almeno finchè si suonava coi Cantina) e della Magda e il mio primo triathlon...
Il matrimonio ha la sua storia ed è di Magda e Ste. Anche il mio triathlon ha una storia particolare, allora leggila se vuoi... (Il primo Triathlon del Dosso)

26 gennaio 2012

Chi l'avrebbe mai detto? E' il settimo anno che questo sito è attivo e mi da grandi soddisfazioni. Le visite sono sempre in leggerissimo aumento, complice anche qualche curuioso che scopre l'altro mio sito di divulgazione scientifica www.scienzafacile.it e va a curiosare su di me... Il sito di scienze negli ultimi due anni mi ha impegnato notevolmente facendomi purtroppo trascurare (ma mai abbandonare) un po' la musica e anche un po' la forma fisica...ma mai l'ispirazione! ...e comunque ho già ripreso a correre da un po' e mai abbandonato bici e palestra di arrampicata!!!
Anche scienzafacile (compreso il suo canale video di youtube) mi sta dando grandi soddisfazioni, non certo economiche, ma continuo a preferire i racconti del cuore, di bici, corsa, terra e montagna, piuttosto che di scienze naturali, fossili, geologia che sono comunque argomenti che amo molto divulgare...
Ho aperto una sezione dedicata ai miei racconti, alle mie esperienze passate e non, che in un diario non possono entrare.
Non posso certo aspettare di pubblicarli in un libro...CI vuole fortuna e soprattutto bisognerebbe cercare di farlo!
Il mio amico Toso dice che sto diventando l'epigono di Mauro Corona e la cosa di certo mi fa molto piacere anche se siamo due tipi molto diversi sotto tanti aspetti e, anche lui, credo che sia contento di essere diverso da me!!!
Spero che le novità siano di vostro gradimento! So di parlare a pochi affezionati, ma vi voglio bene e vi ringrazio per questi anni in cui avete curiosato con discrezione nella mia vita! A presto!
Ste!

...Dal 2008 al 25 gennaio 2012...

...Dal 2005 al 2007...

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