Sono stanco mannaggia a me!
Nove giorni a tutta, senza riuscire a recuperare mai.
Un altro chilo in meno di dieci giorni fa e domani dovrei fare i 2100m di dislivello del Braithorn in giornata col Toso partendo da Cervinia con gli sci ai piedi...Peso un chilo e mezzo in più che al secondo anno di università...
Se calerò ancora, saranno quei pochi muscoli che ho in piů ad autodigerirsi...
La discesa del giorno prima mi ha segnato, manco di allenamento e i muscoli delle gambe sono stanchi. Sono solo alla terza sciata dopo troppi anni e vorrei darci dentro come se non avessi mai smesso...
La sua mail mi rincuora: niente Braithorn ma si potrebbe fare un giro tutti insieme con le Laure. Che dici? Glie lo chiediamo?
Per la mia prima sciata col Toso dovrò preparare un bel brindisi e comincio a far zaino con il necessario.
La meta la deciderà Laura.
Sarà ancora la Val Bedretto a fare da cornice ad una giornata strepitosa.
Siamo solo noi quattro con gli sci legati allo zaino nel bosco e, dopo quaranta minuti, gli attacchi scattano intorno agli scarponi.
Saliamo tranquilli, a passo lento.
Laura è la nostra guida di giornata.
La seguo incollato per un po' ma poi la lascio fare, con l'itinerario, con la traccia, decido di non darle fastidio, che la gara finisce e semmai la giocherò occupandomi di fare semplicemente lo Ste e vado a dare una mano dietro insieme al Toso che oggi si trattiene dall'assecondare "il demone".
A volte, mi occupo di chiudere il buco tra le Laure.
Ogni tanto mi allontano dal gruppo, a volte intercetto un bel salto ma ho intenzione di resistere dal farli almeno ancora per oggi...
Oggi avrò tempo di far fotografie e filmati. Passo metà della giornata canticchiando sereno le mie canzoni in quel mondo di fate.
Percorrendo a valle, a destra di Lauretta una valanga in ripido traverso per fermarla in caso di scivolata, apprendo anche che, mesi fa, mi scrisse un messaggio di ringraziamenti su Radar che mai lessi e a cui mai risposi e mi sento mortificato...
Sul ripido del canale per il Colle Narèt, le mie inversioni vanno sempre meglio e oggi faccio io le piazzole per le inversioni dell'altra Laura che ha cominciato da pochissimo a sciare e ci segue a fatica ma stoicamente.
Fatico solo ad uscire dall'ultimo gradino. Mi consigliano di toglier gli sci.
Tolgo quello a monte ma non quello a valle che è scomodo da togliere e mi dà anche sicurezza. Gradino con lo scarpone e così ne esco abbastanza bene. E non tengo lo sci per far vedere che sono un duro, figuriamoci, io!
Facendo le piazzole per l'altra Laura, rompo entrambi gli alza-tacco dei miei nuovi attacchi e sono un po' deluso...
"Sul ripido in diagonale non vanno usati che sono pericolosi" mi ricorda Laura ...e vediamo di mettermi ad ascoltarla!
(Ascoltando Laura, non dovrei più snervarli. Comunque gli alza tacco ora sono riparati grazie a un intervento meccanico felice e fai da te in compagnia dell'amica Giory, ormai canadese, con cui spero di fare qualche sciata il prossimo anno...)
Fortunatamente, sull'ultimo traverso mollissimo in cui si sprofonda mezzo metro nella neve marcia e voglio andare avanti per vedere come si fa a battere traccia e sull'ultima spalla in cui batterà traccia Laura, l'alza tacco non servirà!
In cima, sul pizo Narèt non c'è vento.
E' una festa tranquilla e sono felice di brindare alla mia prima sciata col Toso, che abbraccio fortissimo, augurandomene altre ancora!
Ci facciamo i complimenti, facciamo altri brindisi ed è ora di scendere.
Io ho gia tolto le pelli appena arrivato in cima. Attendo gli altri e poi giù con qualche curvetta decente e qualcuna un po' meno. La neve è un po' così e l'ora è tarda, allora parto a fuoco abbassandomi e poi traversando verso il Passo del Narèt. Cavolo come vanno questi sci...
In due curve e pochissimi secondi sono di là.
Gli altri stanno alti. La neve fa abbastanza schifo (tecnicamente parlando, perchè per me la neve è sempre un sogno e non mi fa mai schifo davvero!) e si stacca una piccolissima valanghina.
Mi preoccupo un po', attenzione ragazzi...ma pare niente di che.
Ripartono, riparto e mentre Laura sgambetta leggera fino al passo, io ho il mio bel da fare a risalire per quei pochi metri in questa neve e a tenere a bada un nuovo/vecchio crampo in arrivo a un adduttore della coscia destra
La discesa dal colle si presenta stupenda. E' un filo ripida ma neanche tanto. Mi offro di andare a vedere come è la neve.
Tasto in tranquillità sia la parte esposta più a nord, ghiacciata, sia quella a nord-ovest con neve migliore. Quattro curve e aspetto gli altri a metà pendio.
Li fotografo, li filmo e quando son tutti giù, parto a condurre curve da sogno che finiranno con un bello sbadabang finale!!!
Laura estrae la macchina di corsa e mi fa uno scatto da lontano. E' il primo scatto di me che scio veramente...
E' la foto di apertura!
Il resto della discesa procede tranquillo, prima per i lievi pendii, poi per traversi in cui infilo sempre qualche curvetta divertente.
Intercetto qualche salto bello davvero, anche uno di alcuni metri di dislivello, ma resisto ancora alla tentazione. Vorrei andare per gradi...
Nel Bosco è ancora Laura ad essere più confidente con le traiettorie.
Arriviamo dove avevamo indossato gli sci al mattino e ripartiamo tranquilli a piedi verso valle nel bosco che sfocia in prati di Colchicum pronto a sbocciare e fioriture di Crocus.
Brava Laura. Grazie. Un bacio e andiamo a casa.
Durante il viaggio, ormai quasi a casa, mi coglie il famoso (ormai per me) vecchio crampo all'adduttore della coscia destra che non passa mai e periodicamente torna a farmi visita. Dovrò dedicarmici seriamente in futuro.
Faccio fermare il Toso appena possibile. Scendo, tiro, premo, ma non riesco a cacciarlo. E' laura che mi agguanta la gamba e me la sistema.
Per un quarto d'ora la gamba sarà in ottime mani e se la godrà.
Poi a casa sua, una birra per tutti e via alla svelta.
Di rientro verso Milano si chiacchiera di gare, di Laura e di sci.
E, come direbbe il mio socio di trekking, "E' un investimento emotivo non idifferente"!!!
Che giornata meravigliosa.
Grazie a tutti.
Ste!
Histats.com END