Son sempre stato un fottuto artista e lo dico senza tirarmela ma anche senza modestia. A volte è quasi un insulto più che un complimento...
Se sei un artista e "ti va bene", puoi realizzare grandi cose: fama, soldi, ecc, altrimenti ti resta sempre un po' di insana insoddisfazione e rischio di devastazione interiore (cosa che, a quanto pare, succede anche se "ti va bene")...
Sta di fatto che, comunque, ti rimane un modo di far le cose...
Quando suono suono roba mia, quando tratto con le parole scrivo di mio, quando scalo in palestra invento blocchi miei, quando vado in bici mi invento gli itinerari e, a volte, fatico a percorrere quelli prefabbricati, con lo sci e con l'arrampicata mi piacerebbe fare lo stesso...
Purtroppo non sono così bravo nelle ultime due e per ora mi accontento di discese e giretti già conosciuti ai più...e di vie già percorse e ripercorse...
Qualche anno fa però aprii un modestissimo monotiro alle Placchette del San Martino, una falesia a cui sono molto affezionato. Mi faceva sicura la Roby che lo ripetè da seconda e fu un gran bel giorno di arrampicata!
Non lo aprii a spit o a resinati per rispetto dei vecchi e dei nuovi itinerari sistemati coi resinati ma lo aprii in modalità trad.
Era una giornata di grazia anche se misi una moltitudine di protezioni veloci (cordini, nuts e friends) tra due tiri già esistenti.
L'itinerario percorre uno spigolo e, avendo desiderato per anni di percorrere lo spigolo nord del Badile, lo chiamai così:"Manco fosse il Badile"!
La prima parte del nome sta a indicare con un po' di ironia la grandissima quantità di protezioni che utilizzai per percorrere quei 20 metri di tiro! La seconda parte indica il desiderio...
In effetti fino a un paio di anni fa, soffrivo enormemente l'altezza e l'esposizione e, per potermi muovere, avevo bisogno di sentire le protezioni molto vicine tra loro.
Ma arriviamo agli ultimi tempi e a Ieri...
1 marzo.
Con Silvie mi sono ritagliato un martedì pomeriggio di arrampicata, in tutto cinque ore in falesia!
Ormai le giornate si sono ben allungate un po' e il pomeriggio , insieme al sole caldo, ci sorride.
Direzione Lecco, i soldi da mettere in benzina son pochi e con 15€ si va e si torna giusti giusti!
Benedetta Valsassina!
h 17:30 - Silvie su "Evidenza Solare" VI-
Voglia di fare una via ce n'è, ma fino a ieri ha diluviato e chissà che si troverebbe.
La falesia delle placchette è perfetta per oggi. Prende il sole da stamattina e lo abbiam visto dalle webcam dei Piani di Bobbio...
Mentre saliamo, Silvie mi racconta che l'1 marzo, quando era piccola e abitava ancora nel suo paesello di montagna, a scuola, usciva sempre con la sua classe a chiamare l'erba con i campanelli e i campanacci e a gridare "Fora l'erba che l'è marz!".
Che bello! Peccato che oggi non lo facciano più a scuola.
Credo che queste cose possano far crescere bene...ma chi lo sa? Forse sbaglio. Forse va bene così. Forse va bene tutta questa insensibilità per la terra. Forse va bene ucciderci pian piano che poi "pian piano" si fa per dire...
Fortunatamente qualcuno, qualcuna chiama ancora l'erba per la valle...magari qualcun'altra o altro la odora e la saluta come faccio io quando spunta fresca di primavera e piena di fiori...
Arrivati a toccare la roccia, cominciamo così sulle placche di sinistra, Partiamo dal "mio" monotiro di cui faccio la mia prima ripetizione (sempre che qualcuno negli anni più antichi non ci sia già passato...cosa per altro piuttosto probabile) e Silvie la seconda...
E' lei che mi ha chiesto se la prossima estate facciamo il Pizzo Badile dallo spigolo nord e...sorridendo le ho risposto sì...se ci prepariamo e ci velociziamo!!! Così, ecco che abbiam cominciato a pensarci un po' di più!
Oggi integro circa la metà della prma volta e comunque abbondo che non si sa mai!
...un dado del 3, uno del 5, un firend dell'1 e uno del 3! In cima rinvio ad un resinato più come punto di riferimento che per necessità...
La roccia è rugosa, vergine e stupenda...
Silvie appena prima del brevissimo muretto strapiombante.
L'immagine è girata correttamente.
La relazione del tiro:
L'itinerario percorre lo spigolo tra i tiri "Diedrino" e "Spigolo del Sorriso".
Parte sul muretto a sinistra del pilastro principale per poi piegare a destra percorrendo un corto canalino su muretto leggermente strapiombante IV+/V.
Doppiato lo spigolo, lo si percorre dritti per qualche metro per placca fessurata III+/IV.
Si piega poi in leggera diagonale verso destra, puntando all'ultimo resinato dello "Spigolo del Sorriso" IV+.
Da qui, facilmente III/II fino in cima al tiro dove si dovrà fare manovra per calarsi, in quanto le soste, alle placchette sono tutte con anello chiuso.
La roccia è ottima e il calcare è estremamente aderente.
Il tiro si protegge facilmente con dadi e friends come indicato precedentemente.
E' certamente modesto ma lo trovo molto bello.
Per quanto corto, il monotiro è da interpretare in chiave alpinistica. Ad ognuno/a la responsabilità di proteggersi come meglio crede...
Silvie soddisfatta, appena percorso "Manco fosse il Badile"!
Facciamo altri sei tiri, entrambi da primi e poi ci godiamo le luci del tramonto e i lumi della città, del lago e delle stelle in un crescendo di emozioni...
Bisogna festeggiare!
Bicchiere di Falanghina e Birretta tedesca...sì, ma a casa!!! ...pizza, pasta, ecc, ecc!!!!
Che giornata!!!