Il Monte Melma da casa!

25 novembre 2018,


h 6:07. Si parte!!

Ormai è un po' che sto invecchiando, anche se qua sotto pompa ancora un cuore che non vorrebbe limiti e vorrebbe sempre seguire i sogni.
Gli obiettivi sportivi in questo periodo sono pochi ed offuscati dalla salute che in autunno barcolla un po' (ma questo lo ha sempre fatto) e soprattutto dai lavori impegnativi e deprimenti di questo periodo.
La sistemazione della casa dei miei genitori, ora in particolare dei garage, della cantina e dei magazzini infiniti di mio padre pieni di cose belle ma anche di accumuli vari, mi prende energie fisiche e ancor più energie mentali...
Mi emoziona, mi fa sorridere, mi sconforta e mi aggroviglia i pensieri più del solito.
Quando finirò, se avrò questa fortuna sarà una bella soddisfazione, certamente!
Poi potrei anche godermela un po' ...ma prima bisogna finire e ci vorrà qualche stagione.
Comunque vige sempre la regola che si tiene botta e si fa quel che si può e anche qualcosina di più! Il tempo è poco e va usato bene...o benissimo!
E' qualche anno ormai che fortunatamente ho ricominciato a pedalare e a guidare la mia bicicletta (chi mi conosce o chi sa guidare una bicicletta sa bene che pedalare e guidare una bici sono due cose molto diverse e le amo entrambe!!!).
Grazie ad alcuni periodi di maggiore attività, sono riuscito nuovamente a fare qualche bel giro sia pedalando, sia guidando, sia facendo entrambe le cose!!
Il Melma Day, inventato da una crocchia di matti tra cui l'amico Boris, si presta da ormai sette anni a dei gran bei giri in bicicletta brevi o lunghi che siano!
Ci tengo particolarmente a ricordare che il monte Melma, una piccola cima appena sopra Lecco, è stata la prima cima che ho raggiunto con la mia Anthem nuova fiammante nel novembre 2012 e, da allora, ho avuto la fortuna di essere sempre presente all'evento dell'ultima domenica di novembre in cui ci si trova sul grande Monte!
Nel novembre 2017 fui anche eletto "Amministratore degli Estimatori del Monte Melma" con regolare conclave avvenuto sulla cima.
E lassù ereditai una manciata di terra della Montagna.
Ed è così, da amministratore uscente, che alle 6:07 del 25 novembre 2018, in compagnia di Alessandro e con un sacchetto di terra del Melma nello zainetto, chiudo il cancelletto di casa mia e a cavallo delle nostre bici messe a punto per l'occasione, partiamo verso la montagna!
Non abbiamo ancora percorso 200m e Ale mi dice:

"Un giorno andiamo a scalare in Valsassina partendo da casa in bici?".
"Perchè no, Ale!!!" Dico io!

L'itinerario previsto attraversa Milano, percorre Il Naviglio Martesana poi il fiume Adda fino ai laghi di Olginate, Garlate e Lecco, per poi impennarsi sulle stradine intorno a Montalbano fino a Ballabio e da lì il monte Melma.


Sulla metrò verde verso Gessate


Diciamo subito che l'attraversamento di Milano e la Martesana li scartiamo a causa delle due settimane precedenti che mi hanno debilitato tra virus vari e altre fastidiose vicissitudini.
Percorreremo allora Milano a bordo di una comodissima metrò verde fino a Gessate e da lì pedaleremo per la strada più corta fino a Trezzo d'Adda.
In sintesi pedaliamo poco più di 25Km per raggiungere l'Adda da casa nostra.
Da qui, la ciclabile dell'Adda ci proietta in un ambiente sensazionale che avevo già percorso quando accompagnavo mio fratello che correva la 50Km dell Adda da Lecco a Cassano ma non mi ricordavo che il paesaggio fosse così bello!


Ale sull'Adda


E tutti insiemeee!!!

Poco prima di Paderno c'è un ristoro tenuto da volontari. Ci prendiamo un caffè, una fetta di torta e, lo zainetto che era stato preparato in ogni dettaglio pensando all'assoluta leggerezza, si arricchisce di un salame enorme!!!
I ragazzi ci avvisano anche del fatto che, poco dopo il ristoro, la stradina è interrotta per frana. In effetti l'Adda ha scavato molto in quelle rocce molto poco coerenti che sembrano voler franare in continuazione.
Ci tocca così pedalare fino a Paderno, risalendo una stradina selciata e bagnata fradicia che è ripida come una frustata nei denti!
Prima su e poi giù da un'asfaltata stretta e sempre ripida fino a trovarci nuovamente sul bellissimo fiume.
Man mano che la giornata avanza, il sole si fa vedere sempre più spesso ed è sempre meno freddo.
Le gambe ora girano meglio di stamattina presto, in cui mi chiedevo come avrei potuto coprire tutta quella distanza in bici...
In pianura sul lago di Garlate abbiamo un po' di brezza contraria e Ale si mette a tirare davanti a me aumentando la velocità e ne approfitto per prendere un po' di scia.
A Lecco sono un po' cotto e propongo di salire a Ballabio per la vecchia strada asfaltata della Valsassina piuttosto che affrontando i ripidoni intorno a Montalbano.
Bastano 500m e una curva che l'odore insopportabile di scarico delle auto e la grande quantità fastidiosa delle stesse, mi fa decidere per i ripidoni!
Penso che forse non ce la farò, invece la condizione migliora nuovamente grazie al ritmo tranquillo della salita, ad una pausetta per mangiar qualcosa e ad un paio di soste per dare due consigli ad Ale che è la prima volta che affronta una salita ripida.


Incontriamo Boris e Carletto!

A Ballabio ci riuniamo a Carletto, sempre presente all'ultima di novembre sul monte Melma e a Boris che ha pedalato qualche ora anche lui.
Così, in quattro, arriviamo sul monte con solamente un'ora e mezza di ritardo sulla mia tabella di marcia ottimistica!


Ale passa sotto l'Arco del Melma nei pressi della cima
Siamo quasi arrivati!

Lassù, i nostri amici sono già in festa ed è così che anche noi possiamo unirci a discutere di facezie nella simpatica atmosfera da amici, avvolti da una meravigliosa cornice di monti, di Sole e di Melma!!!
Il conclave elegge il mio socio di Trekking come nuovo amministratore degli Estimatori, ci scambiamo la Terra del Melma e brindiamo all'occasione con del buonissimo liquore.


Tutti i Melmosi in cima!

Ora un goccio posso permettermelo, dopo aver scolato litri di acqua e integratori!
La discesa seguirà il sentiero classico del passo del Lupo, la Gola del Caldone, fino a Versasio per poi variare quest'anno, scendere dall'asfalto, fino ad intercettare le gradinate che scendono dal sentiero del Pizzo d'Erna!







Discesa Epica, Adrenalinica ...e tutta da guidare su un fondo sdrucciolevole che oggi mi piace tanto visto che, con un po' di fortuna, ho azzeccato l'assetto della mia Anthem!


Ultimo saluto al crepuscolo e giù dalle ultime scale!


Ritorno in treno!

Poi giù in stazione, treno fino a Milano e, un po' cotti, un po' esauriti, pedaliamo un'ultima quindicina di Km fino a casa!
Ora possiamo batterci un cinque e farci i complimenti a vicenda e ringraziarci per la bellissima giornata!

E l'anno prossimo?
Chissà cosa ci riserverà il Melma Day 2019?
Carissime Melmose e carissimi Melmosi,
a presto!
Ste!

E ora ...a lavare la bici!!!



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