Ieri sera ho finito un lavoro piuttosto grande!
Piove...
Non si scala.
E' sabato mattina.
Carletto non sarà sulle Grigne o in Val di Mello o chissà a far vie sopra il 7a.
Domani si doveva andare a far due salti alle Rive Rosse ma diluvierà.
Lo chiamo va!
Magari si va in Pialeral insieme!
Ed ecco che dalla voce assonnata del sabato alle 11:30 arriva l'ok.
Andiam sto pomeriggio.
Da Nord mi dicono che c'è un po' di solino, le previsioni danno qualche acquazzone ma miglioramento serale, allora approfittiamone!
Su, in Grigna.
Partenza da casa alle 13:30 e via!
Carletto è alle prime esperienze coi sentieri delle Grigne a pedali, allora si comincia da Balisio per la strada dei Grassi Lunghi che offre la possibilità di scaldarsi man mano che la pendenza aumenta fino a diventare elevatissima nell'ultimo tratto cementato che oggi, bagnato, è tutto un programma.
Anche il tratto precedente è molto carino
Ripido e sconnesso con molti tratti a sassi mobili ma sempre fattibile in sella!
Carletto e la sua bici nuova si comportano molto bene.
E' la prima volta che si porta la Kona in montagna!
Era ora! Che gran mezzo. Ogni volta che lo provo per qualche metro son felice per il suo acquisto.
E la mia Anthem?
Ok. Sapevo che , dalla prima volta con la forcella più lunga, sul Garzirola il 21 marzo 2015, era migliorata già molto rivedendo un po' gli assetti del manubrio e della sella ma,
ora la Anthem ha la sella nuovaaaa!!!
SMP Hybrid gel.
E finalmente la provo in montagna!!!
Dopo numerosi test in pianura ma mai sopra le due ore di sella e comunque superati bene, dovevo vedere come si comportava in montagna, soprattutto in salita ripida e in discese in cui si passa spesso da star sulla sella al fuorisella e in cui la mobilità è estremamente importante.
Salite ripide, discese con sassi e/o tornanti sono un test perfetto.
E' sulla cementata alla fine dei grassi lunghi e su qualche ripartenza in salita ripida con pochissima trazione che mi rendo conto di quanto sia studiata bene questa sella.
Continua a non piacermi un gran che da guardare ma, le mie parti delicate ne sono già entusiaste e non la cambierebbero con una esteticamente più bella.
Preferiscono continuare a funzionare!!!
Nelle partenze in punta di sella si può trasferire una gran pressione alla ruota posteriore senza sentirsi squagliare il perineo e tutto quel che ci sta sotto!
Le partenze in salita quindi son tornate più facili e confortevoli e così anche i lunghi tratti con pendenza al limite.
Di salita ne facciamo, ma poco prima della fine della cementata, deviamo a destra per "Cornisella", lungo un bel single track divertente a mezza costa. Arrivati al praticello nei pressi di una baita, c'è un bivio e non prendiamo per Cornisella ma andiamo a sinistra, sempre a mezza costa ma spesso in lieve salita fino ad uscire all'altezza di meravigliosi prati e baite e ricongiungerci sulla sterrata/cementata che porta da Pasturo al Pialeral.
Qualche tornante, le ultime rampette da guadagnare a suon di sbuffi e siamo in rifugio e piove da poco più di cinque minuti!
Al rifugio Antonietta mi sento a casa e dopo una birretta, quando inizia a diluviare decidiamo di far cena intorno alle 18 ed è un onore quando posso aiutare ad apparecchiare, aprire i cassetti che conosco ancora, prender posate e bicchieri e portarli in tavola.
Mangiamo abbondantemente e brindiamo al bel pomeriggio e alla salita effettuata blillantemente da entrambi.
Ora però ha smesso di piovere, c'è anche qualche schiarita e ci apprestiamo ad ingaggiare la discesa.
Gireremo per la traversata bassa fin quasi al Torrente Pioverna ma, poco prima di questo, devieremo a sinistra dopo i tornanti e in vista di un prato.
Una traccia di sentiero sempre più evidente scende costeggiando questo prato sulla destra fino ad un piccolo casolare.
Qui, andando a destra si torna sulla traversata bassa all'altezza del torrente, andando a sinistra invece si percorrono pochi metri a mezza costa su prato ma con traccia per poi piegare subito a destra in discesa su un ripido sentierino a tornanti col fondo in terra. Una rarità in Grigna.
E' un sentiero che il mio itinerario "Dalle Prealpi alle Alpi" percorre in salita, ma per un neofita può essere difficile anche in discesa data l'abbondanza di curve.
Resta comunque poco pericoloso e molto divertente per imparare a curvare in discesa!
Carletto si destreggia e migliora curva per curva.
Arriviamo di nuovo ai Grassi Lunghi e qui assecondo immediatamente la Anthem fino a raggiunger velocià folli su quel fondo sassoso instabile...
Pochi secondi in realtà, poi mi fermo ad aspettare Carletto che, anche lui, mi dice di non farmi menate ad aspettarlo!!!
Ma è il mio modo di andare in giro!!!
Tanto mi diverto allo stesso modo.
Son finiti i tempi in cui guardavo l'orologio all'inizio e alla fine della salita o della discesa.
Non me ne frega proprio nulla.
Quando sarò da solo spianerò la strada e scenderò come un pazzo!
Ora mi va di farlo così, un tot ogni tanto, aspettarci per fare e guardar due salti, provare il manual insieme...
Il manual...davvero una delle cose più fighe che ho imparato sulla bici negli ultimi anni.
Non sono un Dio del manual. Faccio solo qualche metro, a volte poche decine, ma quando serve lo so fare e...
mammamia se funzionaaaaa!!!
Le velocità di percorrenza su certi ostacoli non subiscono scossoni e rallentamenti, la ruota dietro spiana tutto e poi giù, a cannone!!!
Che bello!
Vedo dalla faccia che anche Carletto, manual sì, manual no, si è divertito una cifra ma poi è sempre così.
Le discese durano quasi sempre troppo poco e il divertimento finisce...e 'sta volta c'è anche da lavar la bici!
...ma quel divertimento resta dentro almeno un po' e le sensazioni non si esauriscono subito, allora, riuscirò a tenere pe un po' questo sorriso sulle labbra!
...poi...
...ne servirà ancora...