Si sta rannuvolando! E' inverno e uno dei miei primi pensieri va alla neve. Subisco ancora il fascino dei fiocchi e mi ricordo quando da bambino passavo ore a guardar fuori dalla finestra i fiocchi che cadevano aspettando il permesso di uscire a giocare, spalare, fare un pupazzo o una montagnetta da cui scender con un sacco sotto il sedere o in stile sciistico.
Il mio umore cambiava in base alla quantità di quegli zuccherini.
Più ne cadevano, più ero felice e quando si abbassava l'intensità della nevicata o peggio si trasformava in acqua, mi intristivo un poco... Anche a scuola guardavo spesso fuori dalla finestra nelle giornate invernali di cielo bianco sperando di vedere quel miracolo della natura ripetersi e di potermelo godere una volta fuori dai muri.
Oggi non è cambiato molto, se non per il fatto che so anche pedalare sulla neve ed è una cosa in più che posso fare quando ce n'è giù un po'.
Abitando nel mezzo della pianura padana però, su questo aspetto mi sento solo o quasi.
Fin che avevo sedici o diciassette anni era facile trovare chi la pensava come me. Oggi però son tutti presi coi loro lavori e le loro famiglie e per di più da queste parti sembra proprio che la neve sia un problema, come l'influenza, le tasse o che so io...
L'altro giorno parlavo con un'amica e mi è scappato di esclamare:"Speriamo che nevichi un bel po'"
E come da un registratore le è uscita la classica frase:"Deve nevicare in montagna!"
Il pensiero che quasi tutti, ormai anche molti bambini, siano convinti che la neve è un problema, mi mette una grande tristezza, ma più che altro rabbia...
La gente delle mie parti, ovvero la maggior parte della gente si è così staccata dalla terra e dai ritmi della natura che crede davvero che la neve sia un problema.
Eppure il grano, il mais, il riso, la terra hanno bisogno della neve che protegge il terreno dal congelamento e lo nutre. Ormai si vive come se il riso nascesse sotto-vuoto sugli scaffali del supermarket e la carne sulle piante, direttamente nella vaschetta...
Ma è la Terra che ci da da mangiare. A volte nemmeno i contadini si rendono conto...
E' la natura che ci governa e noi ne facciamo parte e dobbiamo accettare come un tesoro le grandi nevicate, le grandi piogge e il gran caldo o freddo che sia.
Invece noi sempre a combattere con la natura. Gente che si sente pulita perchè ha pelle sterile e casa asettica e non si rende conto che è sporca e il suo sporco va lontano...
Nei tempi antichi i nostri antenati si collocarono vicino ai fiumi e ai mari per avere risorse di cibo, di acqua e boschi dove cacciare o far legname...
Oggi ci stupiamo del disboscamento dell'Amazzonia e del centro Africa e ci lamentiamo come una vecchia cinghia di trasmissione che striscia e fischia, senza renderci conto che qui il disboscamento lo abbiamo fatto solo duemila anni fa ed ora stiamo finendo il lavoro...
Ci piace nutrirci di macchine, vizi, anche di lavoro e di denaro, ma la terra non si innaffia coi soldi e l'uomo lo sapeva, tanti anni fa, quando cominciò a sfruttarla. Tutti gli esseri viventi la sfruttano e la modificano a loro piacimento mantenendone l'equilibrio, tranne uno forse che viaggia da tempo in equilibrio instabile!
Io ringrazio ancora il cielo bianco e generoso che ci da la neve e, quando c'è, continuo a divertirmi come un bambino, anche sulla strada per il lavoro, a piedi o sulla mia due ruote ...e non è che su quattro ruote non sappia andarci...