10 febbraio 2018
La cittadina di Lecco vista dall'uscita della via "Attraverso il Passato"
Oggi è il giorno: si va da soli!
In realtà ho anche cercato un po' di compagnia tra socie e soci abituali ma questa volta senza troppo successo e, mentre si delineava il week-end, montava sempre più la voglia di andare da solo a fare una breve arrampicata quindi smetto volutamente di cercar compagnia!
In realtà poi ero anche dell'idea di passare a Lecco fra le 15:00 e le 17:00 per rinnovare l'iscrizione al CAI di tutta la family che è storicamente presso la sezione lecchese, come da tradizione famigliare iniziata da mio papà!
E' lui, insieme poi a tutta tutta la mia famiglia ad avermi trasmesso l'irrefrenabile passione per la montagna...
Mio papà all'edicola con la madonnina presso il Rifugio Porta ai Piani Resinelli in Grignetta (anni 50)
E altre passioni trasmessemi! - Mia mamma suona il pianoforte al suo fianco il giorno delle loro nozze!
Ne approfitto così per fare un salto sul Monte San Martino!
E' qualche tempo che, tramite una meravigliosa amica, ho come contatti su fb Angelo, una leggenda dell'arrampicata di zona ed Ennio, un suo amico che, insieme ai loro amici vanno molto spesso a ripetere le vie in Antimedale e ne percorrono due o tre in una mattinata...
Ultimamente vedevo che si spingevano spesso anche sulla destra della parete del San Martino dove, con un grande lavoro di pulizia e attrezzatura, Ivo Ferrari con qualche aiuto ha riattrezzato "Tutto di Traverso" del 1986, la via dei fortissimi Marco Galli (di cui non so ancora molto) e Giorgio Anghileri (fratello di Marco e figlio di Aldo, tutte vite trascorse al massimo seppur, alle volte, mannaggia alla vita stessa e a come se ne va in un attimo...).
Ivo Ferrari, nella stessa zona, ha recentemente aperto anche delle brevi linee.
Una di queste l'ho percorsa ieri in solitaria.
Ho avuto così il tempo di farmi una bella dormita mattutina, di partire tardi, di attaccare più o meno all'ora di pranzo con la parete libera e tutta per me (nonostante fosse sabato) e fare in tempo ad essere giù a Lecco per i miei impegni associativi!
Solita foto di saluto e benaugurale alla base della via!
Il nome della linea finita nel marzo 2017 è azzeccatissimo! Dal blog di Ivo F., ma anche semplicemente facendo una passeggiata, si nota e si sente come il passato del Monte San Martino ti avvolga.
Quando si transita per i suoi sentieri e attraverso le sue pareti si percepisce quasi la voce degli antichi scalatori e il suono dei loro martelli insieme al tintinnio dei chiodi che sale di tonalità fino a dichiararli ben saldi.
La via "Attraverso il Passato" consta di tre tiri di corda che vanno a cercare la roccia più bella della parete e costeggia almeno un paio di "antiche" linee di salita di cui una piuttosto audace che supera uno strapiombo!
La roccia è meravigliosa e rugosa da fare impressione, anche se è incredibile la velocità con cui già si stanno ungendo i primi appigli, soprattutto quelli un po' più obbligati degli altri...
Papà in una settimana di Sci Alpinismo nella zona del Rif Calvi - Pizzo del Diavolo (BG) - anni 50
Arriviamo alla mia modesta salita:
Sono un po' arrugginito nella scalata in solitaria e controllo bene e più volte la mia attrezzatura ripassando a mente le operazioni. Abbandono i bastoncini e un paio di altre cosine alla base della via e attacco circa alle 11:45.
L'attrezzatura della via a chiodi (spesso con cordone ) e clessidre non è a distanza da falesia ma mai troppo lontana e ci si rende conto anche di essere quasi accompagnati dall'apritore lungo questa bellissima linea e si capisce che probabilmente si scalerà sereni fino in cima!
Comunque sia, ho sempre appeso all'imbrago qualche dado assortito e qualche friend medio e piccolo!
La situazione sarà diversa quando i numerosi cordoni verdi per ora in ottimo stato cominceranno a invecchiare e a dover essere sostituiti...
Non macano comunque buchi e fessure per infilar protezioni veloci e nulla vieterà di sostituire qualche cordone in futuro...
L1, III+
Che bello scalareeeee!
Il primo tiro, nonostante la mia ruggine passa via in poco più di 10 min ed è abbastanza facile ma molto divertente e tutto da scalare, intorno al III grado, con un paio di passi più difficili ma ancora molto tranquilli!
Collego i due spit del 10 con una delle mie soste preparate, rigorosamente infilo i miei moschettoni sotto ai cordoni che uniscono gli spit in modo da non usurarli inutilmente, lascio lo zaino poi scendo, risalgo e mezz'ora se n'è andata!
L2, V
Il traverso che porta in sosta S2 è molto bello da scalare. Anche questo è mediamente facile, intorno al IV con qualche singolo decisamente più duro intorno al V grado. La scalata è molto elegante e spesso orizzontale in leggera salita salvo la parte iniziale che sale un po' di più in diagonale verso destra e la breve parete verticale alla fine del tiro...
S2 - Riscalo il traverso in discesa!
Per me, la salita, la discesa e nuovamente la risalita diventano tre tiri effettivi di corda.
Mi impegna più la "discesa" in traverso che non la salita e, soprattutto, la parte finale della discesa che si presenta divertente e un filino spaccadita!!!
Qui il tempo si spreca ma non mi lamento, anzi! E' l'occasione per scalare due tiri in più del previsto su questa roccia magnifica, il tempo è bello e sono sempre in orario per andare in sede CAI e poi sotto di me continua ad esserci nessuno.
Sto attento al recupero della corda che faccio in due tempi, prima a metà tiro poi alla fine.
Ritorno in sosta affamato...ma mi dimentico di mangiare!
Così come nel primo tiro, sostituisco anche alcuni cordini durante la discesa, soprattutto nei cambi di direzione del tiro, in modo da non rovinare quelli in posto nei momenti in cui posso appendermi alla corda.
Ci vuole tempo ma credo sia buona cosa anche mantenere al meglio l'attrezzatura esistente in via!
E' un po' di anni che, grazie anche ad una lezione illuminante del mio istruttore Paolino, grazie a qualche anno di esperienza in più e grazie anche alle parole scritte da uno dei miei nuovi contatti, sono sempre più riconoscente nei confronti di chi apre monotiri e vie a più tiri.
Una volta mi lamentavo spesso della distanza o del luogo in cui venivano messe delle protezioni. Oggi, anche se magari trovo qualche leggerezza, non mi lamento troppo seriamente e ringrazio di avere la possibilità di percorrere una nuova via che, probabilmente io non avrei saputo e/o potuto aprire.
L3
Questo mi dà del filo da torcere!
Arrivo tranquillo ma affamato sotto il risalto verticale, metto un friendino, sfrutto bene le lame e un paio di tacche per alzarmi poi patisco un po' le rinviate ma in qualche modo me la cavo azzerando ben poco ma di sicuro almeno un passo!
In uscita dal breve muro son talmente ghisato e affamato che affido un'eventuale scivolata ad un meraviglioso friend del 2!!!
Fortunatamente non scivolo. Ho ottime mani, la gestisco benino, salgo subito veloce sui piedi e respiro un po'!
La placca lavorata, fessurata, a karren e campi solcati si appoggia, la scalata torna meno dura e riacquisto anche io qualche parvenza di eleganza!!!
Arrivo al cavo d'acciaio che imbriglia l'ennesima solida clesidra, la supero per andare direttamente all'uscita della via dove, infilati in un altra grossa clessidra, un cordone in nilon e un cordino in kevlar compongono la sosta finale.
Metto un mio cordino e utilizzo la sosta già pronta solo come eventuale backup.
Compilo il libro della via (è appena cominciato ma è già il secondo!!) Vedo le firme di Angelo, Ennio e dei loro compagni di cordata e son contento di aver seguito le loro tracce.
Bravo Ivo Ferrari e grazie per questa nuova linea!
Ci porterò amiche e amici e, perdonatemi, ma contribuirò a ungerla anche io!!!
Uscito dalla via, compilo il libricino di via, prima di calarmi a recuperare tutto il materiale
Dovrei mangiare ...ma mi dimentico!
Scendo calandomi facilmente sul tiro, arrivo in sosta, smonto tutto. Nel sacchettino del k-way ho dei fichi secchi. Potrei mangiarli ...ma mi dimentico!!!
RIparto in salita. Arrivo sotto il muro verticale e la benzina è finita!
Lo risalgo in modo imbarazzante aggrappandomi ai cordoni, alla mia corda e a tutto quel che trovo un po' a caso!!!
Vabbè, ne esco e arrivo in cima radioso in mezzo a questo bel sole che sa già di primavera come i fiori tutt'intorno!
Una foto con la scritta che parla di amicizie vere e, vabbè, ciao a tutti
Scendo dal sentiero della Vergella!
Bellissimo!
Non l'avevo mai percorso, volevo farlo in salita per arrivare almeno alla chiesetta del San Martino ma devo andare, scendo dal tratto di ferrata. A tratti è una ferrata non un sentiero ma vabbè, scendo. Per chi volesse star sicuro può fare una o due doppie attaccandosi agli ancoraggi della catena ed è giù in un attimo, oppure si porti un kit da ferrata.
Queste sembran quelle del mio giardino!
"Forse" i miei, oltre alla passione, han portato in famiglia anche qualche piantina!!!
Arrivederci a presto San Martino!
...magari un po' o tutto di traverso!!!
Papà in bici a Bassano del Grappa sul fiume Brenta (anni 50)