6 luglio 2013, fa un caldo infernale. Sarebbe stato meglio non dover rinviare questa terza edizione dell'ormai tradizionale (almeno per noi) Triathlon del Dosso...
Nonostante i 38 gradi, l'umidità folle e il vento fastidioso, ci presentiamo in quattro al ritrovo deciso per le h 15:00.
Carlo, Lele (Er Niato, da poco operato di ernia discale lombare!), Michi ed io.
Carlo farà la sezione di bici, noi altri partiamo per completare questa edizione a distanza olimpica, ovvero 1.5km a nuoto, 40km in bicicletta e 10km di corsa. Nel mio caso purtroppo non potrò terminare la gara...
Andiamo alla piscina di Trezzano che ha ospitato anche le precedenti edizioni.
Ci prepariamo con la scelta dei numeri o nomi da gara. Io non ho avuto idee. Troppi impegni mi han tolto fantasia e ispirazione...decidiamo insieme per un III come la terza edizione della nostra gara personale!
Entriamo in vasca. Ci da il via la Vale che oggi è di turno in piscina...
Michele punta a nuotare 1.5km in 20 minuti. Ce ne metterà 24, Er Niato 45 ed io 48...l'ultimo come sempre ma sono determinato a tirare in bici anche con 24 minuti di svantaggio.
La bici che ho scelto per il triathlon è quella che uso per andare a Milano al alvoro d'inverno.
Non è il massimo ma ci sono affezionato e voglio onorarla un po' con questa prova. In realtà si rivela molto lenta nonostante le gomme lisce, l'ho pulita il giorno prima e il cambio si è sregolato ma riesco a regolare la tensione del filo in corsa nel giro di tre km, a quanto ne so (non uso ciclocomputer da anni), Lele sta volando almeno tre km davanti a me e Michele almeno dieci. Sarà impossibile prenderli.
Come avevo deciso in allenamento non tiro subito al massimo in bici. Vado agile e tranquillo aspettando di sentire le gambe adeguarsi alla pedalata. Dopo qualche km si sbloccano e comincio ad allungare.
Quest'anno, vista la lunga distanza, per restare fuori dal traffico abbiamo optato per un percorso ad anello da ripetere tre volte nelle campagne tra Barate e Tainate. Poco prima di entrare nel circuito vedo Michele che ha un giro di vantaggio e me lo trovo qualche centinaio di metri avanti.
Faccio una fatica pazzesca a prenderlo e superarlo. Dopo il sorpasso resterà 20m dietro di me con una certa facilità...
Io sento che non vado più di tanto nonostante l'impegno e sento uno strano indolenzimento ad alcuni muscoli del fondoschiena. Faccio comunque ancora benino il secondo giro e parte del terzo...
Intorno al km 35 sento aumentare il dolore a livelli insopportabili accompagnato da nausea, vomito e mi devo fermare. Non riesco a mettermi in piedi di fianco alla bicicletta e quasi cado per terra come un salame in un praticello a bordo strada.
Non riesco a rialzarmi e devo stare lì almeno 10 minuti, sdraiato mentre le zanzare pasteggiano allegramente con quel poco sangue che trovano...
Riuscirò a salire in bici ma non a sedermi e a pedalare normalmente. Per arrivare al cambio bici-corsa dovrò usare la forza di braccia per alzarmi tutto e cadere sui pedali in modo da dare una spinta irrisoria...
Incrocio Er Niato che sta gia corricchiando da un paio di km.
E' affiancato dallo Ste in bici che ci fa assistenza sul tratto di corsa con una provvidenziale borsa frigo piena di bottigliette d'acqua...
Spiego dispiaciuto che forse dovrò mollare e alla loro richiesta di andargli almeno incontro devo rispondere che non so se riuscirò a camminare...
A fatica arrivo a casa dopo avere incontrato Carlo che mi è venuto incontro preoccupato per il mio enorme ritardo...
Pensano ad una caduta...in realtà ne ho rischiata una in una curva piena di terra ma quella è stata più una soddisfazione che altro. L'ho presa veloce ed ero distratto. Fortunatamente ero ancora fresco e mi son trovato a fare un numero da free rider per stare in strada e in piedi ma ce l'ho fatta!
Arrivo a casa dove dovrei fare il cambio bici-corsa ma non riesco a stare in piedi e non riesco a sdraiarmi. Rebu mi aiuta a fare le scale e crollo sul divano dove starò fino all'ora in cui dovrebbe arrivare Michele. Scendo le scale (in discesa va meglio!) e aspettiamo il vincitore, poi Er Niato per la seconda volta sul podio e io che stavolta sul podio ci potevo andare visto che eravamo in tre, posso giusto godermi la loro soddisfazione di aver completato questo triathlon olimpico!
Sono abbastanza sereno ma di certo anche dispiaciuto per alcune cose: ad esempio non sono passato per il Dosso, sono dispiaciuto per chi mi ha sostenuto durante la preparazione, per il resto non so.
E' solo la prima volta che mi capita di mollare una gara senza finirla...non so nemmeno io come prenderla...
La prox sarà uno sprint, quindi almeno dovrei finirla...
Nel frattempo, un giorno che mi sentirò bene, mi farò la distanza olimpica per i fatti miei in modo da scacciare il fantasma della gara a metà!!!
Col senno di poi, quando riimparerò a nuotare a stile libero uscirò dall'acqua con le gambe più fresche e riposate, userò la bici più comoda che ho che ha anche una sella diversa.
Ho idea che la sella abbia giocato un ruolo importante nel mio infortunio. I muscoli infortunati sono contratti e sembrano di cemento. La sella potrebbe aver contribuito a irrorarli di meno...
Ora c'è da recuperare entro giovedì che dovrò spostare qualche centinaio di chili o tonn di pellets al brother che vola sulla distanza olimpica ma non può ancora caricare pesi.
Alla sera un ottimo "terzo tempo" con grigliata finale che, appena mi è passata la nausea, ho potuto godere appieno!!!
Grazie a chi ha partecipato e agli amici che anno aiutato.
Alla prossima!