18 marzo 2017
Fe e Fibra su L3
Una volta a settimana, spesso, mi tengo una giornata libera o almeno una mezza giornata!
Ne approfitto allora per fare un giro in montagna, una scalata coi miei soci, un giro in bici per Navigli con la Saretta o da solo a Ticino. Se invece non ne ho l'occasione, me ne sto a casa, faccio lavori in giardino, poto gli alberelli, spacco e ordino la legna in legnaia, ecc...come mercoledì scorso!
Dopo qualche ora di lavoro però mi suona la campanella in testa come un martello. Mi stordisce e comincia anche a parlare dicendo:"Ste! Vai a fare un giro in bici! Vai in montagna!"...mi vengono le voglie insomma!
E'alle 13:44 di uno di questi giorni che scrivo alla Fe:"...ma sabato ci facciamo Frecce?".
La Fe risponde:"Usti!".
Fabri è ovviamente invitato!
Ne parlavamo già tutti e tre il 29 gennaio sulla via del Tuono a Baiedo...
Ovviamente si sale dal tracciato aperto dal "Don" dico io. E non dalla variante!!!
La verticalità del primo tiro
Anche sulla via del Tuono abbiamo seguito il più possibile il tracciato originale, a parte lungo il primo tiro che è ormai finito dentro i rovi ed è obbligatorio salir per la placca di sinistra.
Pur senza averlo conosciuto, sono abbastanza affezionato alle vie del Don Agostino Butturini e di questo gruppo "Condor".
In più devo anche ammettere che si sviluppano su un grado di difficoltà che per me è duro ma fattibile, quindi ne sto ripetendo qualcuna...diciamo tutte quelle che trovo...anche se questa volta, forse, con le difficoltà ho esagerato un po'!
Mi informo un po' su internet anche dal punto di vista storico e trovo anche una fotografia del Don.
La mostro un giorno a mia madre e dice che se lo ricorda. Lo ha visto di sicuro qualche volta girare per i Piani Resinelli e per il Lecchese...A lei so che piaceva Bonatti, ma anche il Don doveva essere un discreto figaccione ...almeno fisicamente. Per il resto non so!!!
Dopo la dovuta organizzazione, la partenza presto anche se non prestissimo, la colazione insieme ma senza perdere troppo tempo e l'attacco alle 10:20 (un'ora e quaranta prima del nostro solito...) per non trovarsi sotto le "bombe" lanciate dai passanti che dal sentiero soprastante si schiantano in prossimità dell'attacco della via, siamo in pista sul primo tiro!
Attacco io da primo.
L'ultimo tiro lo prenota Fibra sempre che oggi si trovi bene e la Fe oggi vien da seconda che arriva da una settimana dura...
Mentre attacco e raggiungo il primo fittone resinato piuttosto alto, con passi non difficili ma in posizione severa, a Lecco parte il finimondo: un casino mai sentito...Fe si informa online ed è una manifestazione di durata prevista due ore!
Mannaggia! Il tiro si presenta immediatamente duro, verticalissimo, a tratti aggettante e non riesco a concentrarmi molto.
Di solito quando scalo sparisce tutto ma, almeno fino a metà tiro sono oppresso dai passaggi e dal chiasso.
I passaggi riesco comunque a godermeli ma è alla fine del tiro dei miei soci, mentre la Fe e Fabri sono quasi arrivati in sosta che l'Antimedale e i boschi sottostanti ritornano al normale rumore soffuso della città sottostante e torna la pace nell'aria.
In effetti il tiro mi spacca in due e, tra il percorrerlo io da primo in poco meno di un'ora e dieci e i miei soci da secondi in 50 min, ci porta via due ore secche.
E io che pensavo che ce la saremmo cavata in tre ore e mezza per tutta la via...comincio a pensare che non sarà così!
Aggiungo solo che, senza lamentarmi ma godendo appieno della bellezza del primo tiro pensavo spessissimo ridacchiando:"Ma se il mio amico Toso lo ha trovato faticoso, io che ci faccio qui?" - Vedi la sua relazione cliccando qui.
Solo facce belle d'ora in poi!! - La Fe in uscita da L3
Il secondo tiro è riposante e mi fa tirare il fiato.
Si incastra una mezza sotto una lama perchè integro con un friend in posizione infelice ma scendo facendomi calare su un resinato e risalgo facilmente sulla placca lavorata e appoggiata prima di traversare a destra fino in sosta. Il tiro è molto ma molto più facile rispetto al precedente ma è anche molto bello davvero e la roccia è magnifica...
Quando arrivano Fabri e la Fe mi dicono che c'è una cordata sul primo tiro e riesco comunque a non sentirmi pressato mentre affronto il terzo tiro, considerato come il tiro chiave. C'è chi dice 6a+ anche se non mi pare e, se lo è, non è fisico...
In effetti però, in partenza punto subito a rinviare con un bloccaggio di braccio sinistro e allungamento del destro verso il rinvio. Il movimento mi riesce ma mi tira fuori gli occhi dalle orbite e mi sento un po' come Arnold Svarzenegher in "Atto di Forza"!!! Poi ridiscendo, passo a destra e, mentre risalgo mi viene in mente la relazione che dice di piegare a destra poi risalire!!
Una bella pompata insomma ma è l'unica di tutto il tiro. Il resto è piuttosto morbido, più tecnico che duro.
La chiodatura è lunghetta e un po' psicologica ma si può integrare e non ci si sente mai troppo in pericolo.
Il tiro è magnifico, tecnico, estetico, elegante e il sole di oggi lo fa sembrare ancor più bello! Sono i primi caldi e si soffrono sempre un po' di più! Lo desideravo il caldo ma, alla fine del tiro sono in un bagno di sudore e i piedi esplodono!!!
Il sole sveglia anche una locusta che mi passa in volo radente mentre sono nel centro della placca.
Per quanto sia venuto in macchina, bruciando benzina, producendo smog, utilizzando abiti sintetici e materiale metallico estratto da cave che devastano il pianeta, mi sento molto parte della montagna...
Meraviglie del sole in Antimedale!
Arrivano Fibra e la Fe recitando (ma neanche troppo) sorrisi meravigliosi per le foto di rito!!!
"D'ora in poi solo facce belle, sorridenti e rilassate!" gli dirò giusto per ricordarglielo!!!
La cordata che segue parte per la variante diretta mentre io ho piegato a destra dopo il secondo resinato, in vista della sosta, così Fe e Fabri mi raggiungono in traverso ben protetti dall'ultimo resinato e da una clessidra.
Chiedo a Fibra se vuole portarci fuori lui dalla via come previsto ma lascia a me anche l'ultimo tiro.
Si sta godendo la via ma non è ancora il momento.
Lo ringrazio per il comando della cordata e parto per il muretto verticale che sale dritto, poco a destra della sosta. Forse all'inizio è lievemente aggettante.
Ho fatto l'errore di dare la via per conclusa alla fine del terzo tiro e di sottovalutare le difficoltà del quarto!
Quest'ultimo non è particolarmente difficile ma devo riattaccare il cervello, parte moto verticale e ci sono tre resinati in venti metri.
Su L4, quasi fuori dalla via
Superato di un paio di metri il primo resinato, le difficoltà si abbattono ma preferisco proteggermi ulteriormente con due friends tra i due resinati rimanenti.
Raggiungo la sosta poco dopo il primo dell'altra cordata. Chiacchieriamo un po' di scalate, di sciate in val Bedretto, mentre recuperiamo i nostri soci.
La visuale dalla sosta è davvero vertiginosa e magnifica.
Vorrei fare un paio di fotografie alla Fe e a Fibra da quassù ma hanno tenuto loro la mia macchina fotografica...Ci siamo rilassati un po' alla terza sosta, abbiam bevuto acqua, morsicato una barretta (in realtà ho mangiato tre quarti di barretta al Fabri!), abbiam fatto un po' gli scemi, un paio di foto sceme e vabbè, questa volta va bene a me e mi fanno un po' di fotografie mentre scalo e arrivo in fondo a questa bellissima via!
La mia seconda via data TD- (anche continua a sembrarmi strano che una via sulla Nord-est del Badile sia solo TD e questa TD- però boh! Mi tengo anche questa soddisfazione), la terza che ho ripetuto di quelle del Don...la quinta se considero tutti i "Condor"
Festeggiamenti e brindisi di rigore e alla prossima!
Ora un po' di relax...la prossima vorrei fosse falesia o una via sportiva...
ma molto sportivamente!!
...come settimana l'altra con Mattia alle placchette del San Martino in cui ci siam rilassati e abbiamo anche ripetuto il "mio" tiro "Manco fosse il Badile"...
In realtà, non so cosa mi dirà la prossima scampanata!
Grazie Soci!!!
A presto!
E quanta meraviglia!