Silvy week-end
e la prima domenica di Novembre.



Ci sono date che si ricordano più di altre e, tra queste, una è certamente la prima domenica di Novembre.
Mio padre, la prima di novembre, quando io ero molto piccolo, portava sempre mio fratello in cima alla Grignetta per la messa in suffragio ai defunti della montagna.
Io non vedevo l'ora di potermi unire!
Quando diventai abbastanza grande per camminare su quel terreno in autonomia nonostante la mia paura delle altezze, avevo circa otto o nove anni. Era l'inizio degli anni 80 e cominciarono a portare anche me.
Seguirono anni e anni di prime domeniche novembrine in Grignetta e divenne una vera e propria tradizione famigliare, allargata e perpetrata fino a pochissimi anni fa.
L'ho già scritto ma, non mi stanco di ripetere dell'ammirazione che mi colse fin da subito nei confronti di quegli arditi maglioni rossi che solcavano le pareti dei Torrioni Magnaghi e del Sigaro e, soprattutto della mia neonata voglia di scalare quelle torri!

E' proprio la prima domenica di novembre 2015 che sono d'accordo di andare su una di queste guglie con Silvy!
Non potrebbe essere data migliore e siamo sempre nell'anno del centenario dalla prima salita.
Il meteo è perfetto a livelli imbarazzanti!

Gli accordi son questi:
"E' un po' che non scalo, quindi se la domenica prima, in via al Paretone, mi trovo bene nella scalata, la guglia della Grignetta la scegli tu! ...sennò la scelgo io!".
La domenica su Lo Dzerby va bene e allora Silvy sceglie niente popò di meno che un sogno: IL SIGARO DONES!!!
Ah bene!
Si parte "bassi"!!!

Il giorno prima vorrei andare a fare una prima ripetizione della via "DLG 40 20" aperta dagli amici al Pesciola ma la Roby con cui ero d'accordo non può, allora la lasceremo ai "bocia" Guido e Gianluca che la faranno domenica con esito positivo!
Vabbè!

Silvy che è libera fino alle 15:00 mi dice:"Sabato giro in bici?"
Ed è come sparare sulla croce rossa!!! Ovviamente sì!



Anthem e Bolide a rapporto e via verso il Ticino!
Sono nella situazione migliore, in bici, contento ed euforico che alla prima discesa ripida su un terrapieno dell'Alzaia del Naviglietto di Bereguardo mi fiondo giù a cannone e ...vuole provare anche lei!!!
E via, dalla parte più bassa ma comunque ripida, si lancia in posizione da manuale della mtb già al secondo tentativo!





Mi ricorda un poster che ho appeso in camera!
Dopo proviamo partendo più su, eh?!!!
Arriviamo a Ticino, esploriamo un po' di sentieri, finiamo nei rovi e poi a goderci qualche buon pezzettino di parmigiano seduti sulla sponda di sassi caldi colpiti dal sole!
E' già ora di tornare ma è andata bene e siam contenti!
Bolide è stato onorevole sui sentieri del Ticino e la mia Anthem pure!!!
Di ritorno, ancora esperimenti di discesa ripida perfettamente riusciti, io riesco a fare il mio primo abbozzo di whip di sempre su un piccolo salto e poi finiamo con una bella sgambata che, ora della fine, sarà di una cinquantina di km abbondanti, quasi sessanta... Che gambe la ragazza!!!



Ci salutiamo e durante i miei ultimi chilometri di rientro vado in crisi di fame, furbone!
Vado comunque a perlustrare lo stato della mia nuova pista di allenamento (furbissimo) e a battere un po' la traccia tra l'erbetta tenera appena spuntata!





Il giorno dopo sono un po' stanchino ma ottimista per la scalata! Di sicuro son carichissimo!
Alle 7:00 partiamo e alle 7:10 siamo bloccati in coda in Tangenziale...vabbè, tanto dobbiamo fare solo il Sigaro, niente concatenamenti ...anche se mi sarebbe piaciuto rifare anche oggi la via dei Ciuc ma, sarà per un'altra volta!!!
Di tempo comunque ne abbiamo in abbondanza.
Arriviamo ai Piani Resinelli, ci dividiamo il materiale e partiam su per il sentiero della Senigallia.
Mentre salgo noto una spaccatura piuttosto recente, angolosa e fresca su un piccolo torrione di fianco al sentiero...è il suo destino quello di cadere, ma mi inquieta pensando a quando verrà giù...
Per ora appoggia su un altro piccolo torrione sottostante!



Meglio non pensarci troppo prima di salir sul Sigaro!!!
Fa caldo, stiamo proprio bene oggi e camminiamo leggeri, con calma e felici!
Man mano che ci avviciniamo alla rampetta di accesso al canale tra Sigaro e Magnaghi ci dobbiamo accodare ad altre due cordate che però faranno vie diverse.

Oggi la giornata è stupenda e tutti "sparano le ultime cartucce" quasi estive!
Sulla rampetta sto bene, anche se so che mi manca un po' di abitudine alla Grignetta!
All'ombra nel canale è freschino ma bastano quei pochi movimenti per agghindarsi e filare le mezze che ci manteniamo caldi!
Attacchiamo traversando facilmente a sinistra fino alla sosta in comune col Canalino Albertini.
Utilizzo i fittoni di sinistra e lascio libera la sosta più nuova (2003) per la cordata che segue e che percorrerà il canale.
Arriva Silvia veloce senza alcun problema ma so già che la ragazza arrampica forte!
Intanto sotto, dalla parte che sale dal canalone Porta, sta arrivando un'altra cordata che farà il Sigaro e penso che magari gli faremo da tappo ma vedremo poi...
Riparto per quello che è il tiro chiave della via.
Entro nel canale e lo zaino un po' grandino oggi mi dà qualche problema...devo stare più attento a lasciar vuote le tasche laterali che così rimane stretto e in roccia va bene...comunque salgo nel facile camino iniziale.
E' tre giorni che ogni tanto penso se utilizzare il primo resinato in via o lasciar perdere e son più propenso alla seconda soluzione.
Passando nelle vicinanze comunque vedo se riesco ad usarlo e, un poco di tensione dovuta ai due mesi e mezzo e più senza Grignetta, non mi ci fanno arrivare. L'ultima volta ero pure passato di lì con un rinvio rigido da 45cm, oggi invece siam solo braccia e gambe di casa propria, arrivo a quindici centimetri e desisto...
Lo salto.
Un paio di metri sotto avevo messo un dadino nel canale giusto per non precipitare venti metri in caso di volo quindi proseguo ...a fatica, comunque da qui posso solo andare avanti.

La sensazione è puramente di Grignetta che ti avvolge!!!
Difficile, impegnativa e bella.

Oggi tutto qui mi sembra svaso!!! Salgo piano e molto accorto con le braccia che insieme alla testa si ghisano man mano e comunque sempre con una solida e sana opposizione dei piedi tra Sigaro e Magnaghi...
Silvy mi sta facendo una sicura esemplare lunga quanto basta per non sentir la corda...
Metto un dadino che protegge giusto il passo desiderato ma soprattutto il cervello e, subito dopo, un altro dado che invece terrà! Abbandono il Torrione Magnaghi, salgo ancora una cinquantina di cm sforzandomi di combattere la tremolite ai polpacci e rinvio al resinato appena sopra, vicino al chiodo ad anello dove si faceva sosta una volta! Siamo in partita!!! Azzero ed esco a sinistra sul facile.
Proseguo sulla cengia sempre a sinistra.
Ricordavo un resinato che, oltre a proteggere, indicava la via che va su dritta come un fuso ma non lo vedo, non so se per la fatica precedente o per la tantissima luce che c'è di qua una volta arrivato al Sole splendente e caldissimo.
Continuo un po' troppo a sinistra ma comincio ad alzarmi arrivando a un chiodo dove rinvio.
Il primo della cordata sotto di noi, che nel frattempo è arrivata tutta in sosta di fianco a Silvia mi dice che ho saltato un resinato (quello che cercavo prima!) che ora è tre metri alla mia destra. Mi sporgo a guardare e...mannaggia...meglio scendere fin che è facile. Mi si angolerebbe troppo la corda ad andar così tanto a destra e magari non verrebbe.
Scendo con circospezione da un paio di risalti togliendo il rinvio dal chiodo. E' davvero facile ma sto disarrampicando sul Sigaro! E' certamente strano!!!
Giusto qualche metro e sto rientrando in via e rinviando al resinato oggi quasi invisibile ai miei occhi... Grazie davvero alla cordata sotto di noi!!!
Sparo su dritto l'ultimo tratto di quarto (più o meno), metto un cordino in un bello spuntone poco prima di completare la facile rampa che porta in sosta.
Che tiro ragazzi!!!
Parte Silvy!
Non è come dirlo!
Seppur in falesia faccia già il 6a da prima e spesso a vista, è solo la terza via che fa in Grignetta, l'ambiente del camino tra Sigaro e Magnaghi è impressionante e avvolgente ma lei scala come una macchina! Una macchina che però si emoziona e gode di questo





La sento esultare nei passaggi più belli e in uscita da quelli più duri! E' un piacere godersi tutto dalla sosta!
Arriva su e ci prepariamo velocemente per l'altro tiro, quello più corto ma davvero bello.
Traverso a sinistra, strapiombino ammanigliato in piena esposizione con uscita un po' strana con una maniglietta rotta sulla destra che chissà una volta come era bella da usare ma vabbè, si tratta di cercare qualcosa in più e la si trova, poi facile rampetta/canale fino in sosta.
Parto. Sto molto basso inizialmente ed è facile proteggere con un cordino in una bella clessidra che l'altra volta non ero riuscito ad interpretare al meglio stando troppo alto.
Non si è ancora in piena esposizione.
Salgo leggermente in diagonale a sinistra fino ad un ottimo resinato dal quale fuoriesco ancora più a sinistra sullo strapiombino ammanigliato con la punta del piede sinistro su un ottimo appoggio e il tallone che guarda almeno 100 metri sotto il Canalone Porta! E' nuovamente una sensazione magnifica e me la godo ancora appieno anche se oggi la tenuta delle braccia mi impone di fare in fretta .
Vado su spiegando la difficoltà del passaggio a chi ci segue e che poi purtroppo desisterà. Lo strapiombino è più atletico ma anche più facile del passaggio da Magnaghi a Sigaro, evito la maniglietta di uscita a destra, spiego anche questo a Silvy e all'altra cordata e sparo su a missile fino in sosta!



Arriva Silvy dopo che grida yuhuuu man mano che esce sullo strapiombo con il nulla sotto...lo zaino!!!
Arriva su a missile e ci facciam tanti complimenti a vicenda al punto che quando parto per il quarto ed ultimo tiro, sono troppo emozionato e ...non è luogo quello!!!!!!
In due o tre passi fatti un po' a caso però mi ravvedo, respiro e mi ritrovo bene sui piedi!
Salto con lo sguardo altri due chiodi vicini ma poi mi accorgo. Sarei andato ma ...insomma... rinviando due volte in più, allungandone una con un cordino, si sta più tranquilli.
So che il tiro comunque è lungo e l'ultima rampetta è facile ma molto esposta e l'uscita l'altra volta l'avevo sbagliata e ravanata un po'.
Oggi fila tutto perfetto. Mi riposo un attimo attaccato ad un ottimo resinato e poi i piedi e le mani tornano a fare quel che san fare e sono in cima.



Grido un semplice:"Silvia molla tutto" per lasciarle la sorpresa e, quando Silvy arriverà sarà davvero una bella festa di vetta!





Nel frattempo volevo farle notare perchè bisogna fare attenzione a non far scendere le corde quando si è in sosta in Grignetta, ovvero per evitare che si incastrino, utilizzando per l'occasione una cordata di esempio (negativo!!) sui Magnaghi alla quale potrebbero incastrarsi ma non ce n'è bisogno perchè le corde si son già incastrate e non ce n'è di recuperarle. Ci si può solo calare ma i due secondi della cordata sono due ragazzini e non sanno cosa fare. Fortunatamente, l'ultima cordata sull'Albertini è funambolica, esce 15 metri di via e disincastra le corde ai ragazzi.
La stessa cosa mi era successa anni fa e mi ero dovuto calare in doppia a recuperare la situazione...
Beh, tutto a posto!
Siamo in cima e ci improvvisiamo scenografi e fotografi, facendo un book ad una bottiglia di birra "Scapusc" del birrificio LMB di Premana, amici birrai conosciuti e "usati" alla Sagra delle Sagre di Barzio.
La bottiglia è assicurata da un nodo Prusik che non tiene solo sulle corde ghiacciate ma anche sui colli di bottiglia di vetro.
Non manca la tazza di Pino per l'occasione!





Dopo un'ora a ridere e a far foto inzainiamo il tutto e ci prepariamo per la meravigliosa doppia di discesa.
Scende in sosta Silvy assicurata da un mio mezzo barcaiolo, quando recupera la corda inizia a mandarla giù nel precipizio, poi mi recupera sempre su mezzo barcaiolo.



Procedo come fossi in uscita di corso da manuale. Faccio montare la doppia a Silvy e, solo quando son sicuro che tutto sia a posto, mi calo io e l'aspetto giù, lasciando che se la goda tutta!

Mandiamo giù la corda nel precipizio tra Sigaro e Magnaghi e non sulla via Rizieri anche se scenderemo nel Canalone Porta, perchè la giornata è ancora buona e non vorrei lanciar la corda in testa a qualcuno impegnato sulla Rizieri.
A Paolino e al Caimmi addirittura, anni fa mentre erano sulla Rizieri, avevano fatto pipì in testa!!!







Arriviamo entrambi nel Canalone Porta, le corde non si incastrano e siamo mooolto gioiosi!
Si vede anche già la coda di rientro sulla superstrada che scende dal Lago e noi siamo ancora nel Paradiso delle guglie della Grignetta!



Cominciamo a scendere seguendo i bolli bianchi e rossi che segnalano la "retta" via tra i risalti del Canalone fino al traverso dei Magnaghi, ci dirigiamo verso la Cresta Cermenati superando un grosso masso che pare franato di recente.
Ci uniamo al traffico di uomini donne e bambini che scendono dal famoso e divertente sentiero e, con calma, saltelliamo verso il basso!
Usciamo dal ripido e, poco prima del bosco, dove c'è un bel sasso, è finalmente ora di aprire la nostra birra utilizzando un chiodo da roccia come apri bottiglie!



Il sole sta tramontando e, per un bel po', appena dopo il tramonto, Silvia nota che la luce solare sembra un enorme lago di lava sbarrato da una diga lunga un migliaio di chilometri.
Ci godiamo lo spettacolo, il rosso, la Grignetta infuocata e poi le stelle che compaiono pian piano, la via lattea che si fa sempre più visibile vicina al triangolo estivo che a mezzanotte non sarà più così alto nel cielo, mentre decine e decine di persone ci passano davanti qualcuno dichiarando di invidiarci, qualcuno allegro, brindando alla salute seppur la birra, buonissima, sia finita da un po'!





Dico sempre di non invidiare e di osservare ad un livello più elevato ma ora è uno di quei momenti in cui ci invidiamo anche noi, quindi 'stavolta può andare!!! Invidiateci pure!
E' ora di andare, fa freddo fuori ma è caldo dentro al cuore per questa splendida giornata.
Ci mancano gli ultimi dieci minuti nel bosco e ancora qualche storia da raccontare, una "Leggenda della Grigna" cantata all'unisono ma che ogni tanto diventa già a due voci e siamo alla Pandina che ci porta a casa.
Non mi vien sonno al ritorno!!!
Ci salutiamo augurandoci presto un'altro Silvy week-end e poi a casa.
Doccia, crollo fisico totale, doccia, letto!!! ...anche se a casa mi aspettano dei meravigliosi Porcini in umido che non riesco a non assaggiare!!!
La prima Domenica di novembre è una data indimenticabile da sempre e ora lo sarà anche di più.
Il mio amico Toso dice che è in autunno che si raccolgono i frutti migliori...grande Toso. Quanto hai ragione!
Io dico sempre che ogni giorno bisognerebbe sforzarsi per trasformarlo nel migliore della propria vita...beh! Questa volta non ho dovuto sforzarmi e i giorni meravigliosi mi son piovuti in testa così!
Poi sì, è ovvio: Cadono nel vuoto le pile dalla macchina fotografica sul terzo tiro del Sigaro, mi cade il cellulare nel Naviglio la sera dopo e, soprattutto, dopo la sera.
Son le buone notizie che arrivano!
Grazie, grazie, grazie e al prossimo Silvy week-end!



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