Eppure questa è gioia! (27 agosto 2016)
Oggi è il 29 agosto. Fa caldo per il periodo, ma non è per questo che mi sveglio nella notte, nel mio letto, madido di sudore e contratto a partire dalla fronte, dalle palpebre degli occhi, passando dagli addominali alla schiena e dalle gambe fino alle dita dei piedi...
Sono le vecchie paure e me le ricordo ancora benissimo. E' solo un paio di anni che non le sentivo più.
Sono quelle pessime sensazioni di arrampicata e non.
Non incubi come altre volte, o forse sì, ma non me li ricordo...non soste che cedono, corde che si rompono o voli nel vuoto...
Sono solamente pessime sensazioni che ruotano intorno alle scalate.
Non faccio in tempo a scriverlo e a crederci un po', che la versione 2.0 di Ste scalatore ma non solo, mostra subito un bug.
Forse sono le mie nuove e immense paure a farsi strada e a risvegliar quelle vecchie...è un baco al cuore, forse è solo una giornata no...chissà? Spero. Forse...
Sistémati Ste. Guardati come eri e guarda come sei.
Parlando solo di scalate, il resto lasciamolo perdere ora, sono meglio di prima, anche oggi che non vado, che mi presento all'attacco della via Normale alla Torre con i piedi che non vanno dove dovrebbero, che non vanno come al solito (il mio ultimo solito) e con poco margine per affrontare questo schifo di roccia e questo posto così impervio, effimero, pericoloso e inospitale.
Un breve tiro. Lo porto a casa, lo finisco nonostante abbia paura della distanza tra i due resinati. Lo faccio per incoraggiarmi, per dire "Lo sai fare Ste! Fallo!" ...ma che fatica però e come scalo male.
Arrivo in sosta. Per me si può andare a casa o al Porta o al Rosalba, in cima alla Grignetta per sentieri o al forno a berci una birra. Io oggi ho finito.
Se volete vi porto a fare la normale al Campaniletto che l'ho già più o meno fatta, anche se in strane condizioni, e so più o meno com'è, come dovrebbe essere!
Simo dice:"Quella la farei io".
Le ombre delle guglie del Gruppo del Fungo.
E via che torna quell'orgoglio che provo ormai sempre anche nei suoi confronti!
E vai. Portaci su! "Salvaci" e salva la giornata anche ad Ale!
Portaci anche oggi a conquistare l'inutile!
Ed ecco Simo alle prese con l'esposizione del Campaniletto e con la prima via di arrampicata affrontata da Walter Bonatti...
E vien fuori una bella scalata, piena di soddisfazione per Simo e Ale ...e io mi riprendo un po' dalla batosta alla Torre.
Simo e Ale affrontano il famoso passaggio dall'anticima alla cima del Campaniletto
In realtà, la mattina di Domenica 28-8-016 io e Ale arriviamo già dalla Grignetta, dal rifugio Rosalba, attorno al quale abbiam passato la giornata precedente...molto buona e senza paure...
La giornata di sabato 27, tipicamente estiva, parte nelle nebbie...o tra fantasmi in attesa!
Ad esempio io, lì, vedo un cagnolone, una sfinge...
Già! Perchè io e Alessandro, altro ex allievo che tra un po' mi supererà, abbiamo arrampicato sabato 27 sulle classicissime intorno al Rosalba ed è andata pure molto bene:
- Torrione del Cinquantenario, Via Comune
- Torre Cecilia, Spigolo Marimonti
- Campaniletto del Rifugio, Via della Fessura Ovest
Sulla prima ci ho praticamente camminato. Anche sull'ultimo tiro.
Non so dove fosse tutta quella difficoltà che trovavo un tempo. Scalavo tranquillo e sereno mentre un paio di scalatori lanciavano la doppia e mi stupiva mentre succedeva.
Sulla "placca" finale mi sembrava di essere in falesia (pur non sottovalutando i pericoli oggettivi della Grigna) e, mentre salivo, pensavo alla relazione del Toso della nostra prima salita alla Cecilia (che se leggerete, almeno la parte blu, farà tanto piacere sia a me che a lui ...ma leggete anche il resto va!!!) in cui dice "Ricordo l'ultimo tiro, che mi era sembrato così esposto, anche se ben ammanigliato... Non l'ho più ritrovato, quel tiro...".
Sebbene il "mio" tiro fosse sul Cinquantenario, mi son sempre ritrovato in queste parole da un annetto abbondante a questa parte su tutti i tiri che ho ripetuto poi da primo...e soprattutto su questo.
Per me è lo stesso. Fino a poco tempo fa, l'ultimo tiro della via Comune al Cinquantenario lo ricordavo come il mio tiro più bello, più difficile e più esposto di sempre ma ieri non l'ho ritrovato!!!
...comunque sia...
Che bella giornata che è venuta fuori!
Bravo Ale che ha scalato duro!
Un sabato a tutta per tutti!
Arriviamo all'attacco in un'ora secca, anche se questi ex allievi camminano un po' piano e mi rallentano quasi sempre, eh eh!!!!!!! ...si poteva fare in 50min, però con le vacanze di Ale a magnare e bere...!!!
Stella alpina all'attacco della Via Comune.
Comunque sia, a parte gli scherzi, ad averne di gambe e fiato così! Va già bene...e migliorerà anche!
E poi prendiamocela con calma, che la giornata è buona!
In un'altra ora scarsa siamo in cima al Cinquantenario dove sostiamo una cinquantina di minuti a far pranzo mentre aspettiamo che le nuvole si diradino e ci facciano veder qualcosa...e la parete gialla della Cecilia compare immensa dopo aver giocato un po' a nascondino...
Ale sull'ultimo tiro della Via Comune al Cinquantenario
Ale in cima al torrione del Cinquantenario
Scendiamo e sono talmente stranito della tranquillità con cui ho affrontato il Cinquantenario. Continuo a pensarci e dimentico di allungare le protezioni sulla crestina che porta alla Cecilia ed è un bagno di sangue tirarsi dietro la corda...soprattutto dopo la spaccatura.
Sembra che ci sia qualcuno di là che mi voglia tirar giù nel baratro ma so che Ale sta facendo bene il suo e so scalare su quel grado basso, quindi faccio atto di fiducia proseguendo. Devo solo tirare di più e spinger di gambe come se non ci fosse un domani e cercare di non finir giù! ...che sciocco...vabbè!
Ultima paretina sulla cresta di raccordo tra Cinquantenario e Cecilia
In realtà la cosa è andata anche peggio: parto e penso:"Quando arrivo al primo resinato allungo la protezione" e, dopo essermi alzato chiacchierando fino al chiodo, dimentico di farlo... aggiungo una protezione in clessidra e penso:"Alla discesa allungo la protezione", arrivo alla discesa e mi dimentico di allungare...un cretino!!!
Vabbè bis...
Poi il Marimonti...
Lo spigolo Marimonti, dove passeremo tra poco, visto dalla cima del Cinquantenario,
compare tra le nebbie sopra la parete gialla della Cecilia.
Il tiro chiave passa via bene. Faccio un po' più fatica dell'ultima volta sulla lama aggettante perchè ho tre dita delle mani a pezzi.
e non mi alleno da un po' ma che ci vuoi fare?
Non sto lì a cinquantarla, esco veloce dalla lama e poi su!
Poi continua il bel viaggetto e non trovo i fantasmi che avevo salutato l'anno passato...Bene così!
L'ultimo tiro poi è un totale godimento di bellezza e di piacere dato anche dalla rilassatezza con cui l'affronto...sempre mista a totale attenzione per me e per Ale.
Ale in uscita dallo Spigolo.
Ale si gode il tiro come non mai e continuerà a dirlo sia sabato che domenica:"Che bello il tiro dello spigolo" e continueremo entrambi fino a sera a decantarne la panoramicità, la bellezza e il gusto che abbiam provato a scalarlo...considerando che è la prima volta che lo guardo davvero da vicino, nonostante le altre!!!
Altra festa e altre fotografie sulla Cecilia...
E' festa in cima!
Scendiamo.
Siamo a posto.
Possiamo andare in rifugio.
Non abbiamo ancora deciso se fermarci stasera ma la notizia che ci sarà un concerto di musica classica alle 18:30 ci spinge a restare.
Un concerto all'aperto in una serata che si preannuncia con un meteo spettacolare non si può perdere!
E subito dopo l'idea:"Ma Ale? Se ascoltassimo il concerto mentre arrampichiamo?"
Il Campaniletto del Rifugio è proprio qui. Ci informiamo sugli orari di concerto e cena e ci stiamo già imbragando per affrontare la via con la colonna sonora di quattro brave musiciste classiche e moderne...
Faccio mille foto come per portarmi via la musica, il momento ma non si può. Resta "solo" nel cuore.
Attacchiamo insieme la Via e il primo brano!
E' un'emozione particolare.
Conosco tutti i pezzi tranne il primo, sia quelli classici, sia quelli che mi portano sul finale della via...Who wants to live forever dei Queen...Danzo sui passaggi di V su Stairway to heaven dei Led Zeppelin...Sono in cima e sto recuperando Ale mentre suonano Signore delle cime, di non so chi, ma che mi manda quasi in lacrime, lacrime asciutte.
Mi costringe a pensare a chi è stato preso nella morsa di quest'attività così meravigliosa e allo stesso modo così pericolosa e non c'è più e non si può più far nulla, non si può più condividere niente...che disastro...
E non posso non pensare che siamo appesi a un filo molto più piccolo del diametro della nostra corda, un po' come in tutte le nostre scelte che ci espongono e rendono così vulnerabili la nostra pelle e il cuore.
Scendiamo Ale.
Il concerto finisce, i miei viaggi no.
Scendiamo, ceniamo fuori (a fine agosto...), ordiniamo mezzo litro di vino. Non ci capiamo, Ale ne prende mezzo e la rifugista ne porta un altro mezzo e, vabbè, li pagheremo, li berremo e li offriremo alle musiciste e alla figlia di una delle musiciste che non ne beve e, giovane e stregata dalla montagna, insieme alla violoncellista (che frequenta un corso di alpinismo) ci accompagna all'attacco della via del mattino a recuperar del materiale.
Abbiamo un frontalino in quattro (il mio ovviamente!). Lo lascio a lei, tanto è forte e illumina per tutti ma devo aiutarla comunque nella discesa dissestata tenendola con una forte stretta braccio/mano e mano/braccio.
C'è una stellata magnifica.
Ci fermiamo un po' giù, fuori dal tiro dei sassi, al buio totale e vediamo due stelle cadenti così splendide che mi evocano ricordi meravigliosi, nostalgia ed esprimo l'unico desiderio che fin'ora si è avverato ...ovvero di vederne altre.
Me lo consigliarono anni fa gli amici astrofili di Saronno.
Di solito si avvera infatti, se non muori e hai la possibilità di osservare il cielo...
La giovane ragazza dalla bellezza imbarazzante mi fa un paio di complimenti...sarà il buio!!! E mi dice che desidererebbe andare in Val di Mello... Le dico di andare con un amico!!! Chissà se troverà quelli giusti, se comincerà ad arrampicare e diventerà invasata pure lei? Speriamo per lei! O speriamo di no. Boh!
Arriva dalla danza classica e ha un fisico perfetto ed equilibrato...potrebbe fare grandi cose!
La vedo quasi con fare paterno...e mi sento strano mentre penso che quando guarderò con fare paterno anche quelle di dieci anni più di lei sarà ancora più strano...
La serata si conclude cercando un posticino dove dormire tra i letti a tre piani del rifugio, assistendo a scene imbarazzanti di gente che non sa controllare il suo consumo di alcool e che poi romperà i comesichiamano fino a che, inspiegabilmente ma, in realtà, molto "spiegabilmente" (ma la spiega la tengo per me), cado soddisfatto nell'abbraccio di un sonno profondo e rigenerante nonostante il casino...
La mattina dopo salutiamo il Maurino, i rifugisti tutti, le musiciste, figlie, fidanzati, staff musicante e ci avviamo verso il gruppo del Fungo e verso il mio disastro giornaliero personale che si risolverà comunque in una buona giornata che, vista da poco in dietro nel tempo, sarebbe stata comunque strabiliante e positiva...
Adesso è ora di preparare il corso indoor dell'autunno, di farlo funzionare e intanto di aspettare che le temperature migliorino (cioè che scendano!) per ricominciare ad andare su neve e ghiaccio senza andarci solo perchè si han le ferie ma perchè si può andare davvero.
Aspetto anche di guarire un po' dai dolori alle dita per poter ricominciare ad allenarmi in palestra e in falesia perchè, in via, voglio del margine, altra cosa che non ho più.
La paura invece non l'ho persa! E' tornata! Ce l'ho ancora!!!
E ha urlato forte fortissimo, come aria e acqua impazzite e, nonostante questo, si prende pure le mie attenzioni quando invece dovrei solo snobbarla, farmi forza e coraggio per prendere tutto quel che arriverà prossimamente, che sarà troppo grande per me, sia che sarà gramigna o erba grassa.
E, come sempre, a queste paure dovrò lavorarci, cercando di trasformarle in energia nuova, che non è così scontato, sperando di aver tempo e di continuare la mia esistenza meglio che posso,
come quest'estate partita dal nulla più assoluto, che si preannunciava un disastro e invece, non sarà stata la migliore forse fin'ora ma, certamente, nemmeno la peggiore.
Di certo è stata ricca.
Speriamo continui e finisca bene per me e per tutte e tutti voi.
...ma la paura...